Inizio oggi a scrivere in merito alla visita di S.S.il Dalai Lama a Milano. Ho atteso che terminassero i vari incontri per potervi informare su quanto da me visto ed ascoltato. Giorni intensi che meritavano un momento di riflessione su quanto accaduto sia dal punto di vista “ politico-diplomatico “ che dal punto di vista degli insegnamenti. Come vi avevo anticipato c’è stata all’inizio la visita ai terremotati a Mirandola. Un incontro in cui li ha sollecitati a reagire , a pensare al futuro e a chi non c’è più. Mi ha colpito la sua semplicità nell’approccio con le persone: è uscito anche dalle transenne della sicurezza ! Poi si è recato a Matera in Basilicata.Qui il sindaco ha conferito la cittadinanza onoraria. Quindi è rientrato a Milano dove il 26 giugno è stato ricevuto a Palazzo Marino. Ormai è noto che Milano gli ha negato la cittadinanza ma non voglio entrare in polemica. Prendo esempio da S.Santità e non mi arrabbio. Piazza della Scala è blindata: ore 10,15 arriva S.S il Dalai Lama seguito dalla Guida Spirituale e Direttore del Ghe Pel ling : Ven. Lama Thamthog Rinpoche e altri monaci. Il pubblico applaude e una bimba si avvicina con un mazzo di fiori. Lui sorride, ringrazia , si inchina al pubblico
( foto 1 ) ed entra. Grande esempio di pace e serenità. Il pubblico , circa 200 persone, può assistere su maxi-schermo dalla sala Alessi , così come alcuni di noi giornalisti che non hanno trovato posto in Consiglio Comunale. Sono in prima fila. A sorpresa arriva il Dalai Lama a salutarci.
( foto 2) Tutti in piedi ! Dopo un colloquio riservato con il sindaco inizia l’incontro con il Consiglio Comunale. Viene ricordato che “ Milano vanta una grande tradizione culturale…che Milano è una città che ama la pace, il confronto tra scienza e religione, ….riconosciamo in Lei una forte identità morale….il Suo messaggio è universale.” Inizia poi il discorso di Giuliano Pisapia.
(foto 3) “ grazie Santità ( il Dalai Lama per 2 volte gli sistema il microfono: tutti sorridono. Versa l’acqua anche al suo traduttore ! )…Lei oggi ci ha fatto un dono e voglio ringraziarla…..oggi io mi sento felice…per la sua presenza in quest’aula….Milano è una città religiosa….aperta…qui convivono cristiani, mussulmani, buddhisti….quello di oggi è un incontro che ci riempie di speranza…S.Santità lei sa che questo è un momento difficile …ma io penso che questa crisi può aiutarci a diventare migliori…io sono innamorato dell’Asia, ho dormito nei templi ( ? ), soprattutto buddhisti, …amo l’India…lì nella povertà ho visto persone capaci di essere felici…”




Foto per gentile concessione-copyright. 1- Massimiliano Cucchi, 2- Vergano-Leaci, 3- Massimiliano Cucchi, 4-5-6-mgt