Scrivere la recensione del libro Elogio del
Muschio ( Casadeilibri Editore ) non è facile. Perché ? Perché questo libro ci “indica la Via alla conoscenza del muschio”.
Immagini bellissime che , forse più delle parole, introducono
al suo uso nella tradizione giapponese. “
Muschi d’un verde profondo , la polvere del mondo è lontana “ Sen no Rikyū (
citazione retro cover copertina ). Conosceremo Il muschio dei templi buddhisti , dei giardini zen,
delle lanterne di
pietra, delle case dedicate alla
Cerimonia del Tè, delle cascate d’acqua fresca. Il muschio che rappresenta pace, silenzio, invita alla
riflessione , a lasciarsi andare all’emozione dei suoi colori e delle forme che
assume. Un tappeto che invita a sedersi, coricarsi. La tentazione è pubblicare solo alcune foto e lasciare a voi la sua lettura ! “ Erano
prima del tempo degli uomini, ben prima di quello degli alberi e dei fiori .. Così inizia il capitolo primo del libro di Véronique Brindeau “….
I monaci in pellegrinaggio vi posano il capo e sognano. I giardini li
accolgono e li accostano a templi. Sulle tettoie di paglia degli eremi, sopra
ogni paletto tarlato, come fiori alla merce del vento lungo il cammino. Il
giardino che porta alla casa del te, dove si reca chi vuole affrancarsi dal
mondo, e tessuto di muschi. Essi sono l’immutabile e unico scenario del teatro nō, dipinti sui rami di antichi pini tutti nuovi, al -
crocevia dei sogni- dove i vivi e i
morti si parlano per mezzo di immagini. Eccoli comparire in una poesia del x
secolo, estratta dal Kokinshū, che il Giappone si
è scelto per inno:
Possa il Vostro regno
durare mille e mille generazioni
fino a quando le pietre
diverran rocce
tutte coperte di muschio
Di quest’epoca che precede la storia, i giardini
giapponesi serbano memoria. Come di tutto ciò che conserva traccia della grande
età, si prendono cura di questo testimone facendogli posto attorno ai templi e
innalzano al rango di tesoro il muschio più
semplice, come noi facciamo per venerabili querce, alberi monumentali e
rose. Cosi a Kyōto, dove vibrano per i giapponesi le più delicate tonalità di una natura nella quale amano riconoscersi,
un Tempio dei profumi dell’Ovest, più
conosciuto come Tempio dei muschi, ha un manto vegetale che si limita a
quest’ordinario ospite dei boschi: il più umile e il meno intenzionale dei
tappeti verdi, dono del tempo che passa, che l’attenzione dei giardinieri
trasforma in un fresco drappeggio di smeraldo disteso tra aceri, canfori e
cedri. Al punto che questo luogo eletto del buddhismo zen, il cui nome
originario ricorda l’orientamento, ad occidente della villa, e la direzione del
ponente, paradiso del Buddha, rappresenta oggi uno degli archetipi del giardino
giapponese, ammirato come i giardini secchi piu celebri e primo nelPantheon
orticolo del Giappone. Poichè e proprio in Giappone, e là solamente, che si ammirano e coltivano questi
muschi modesti, detestati dai nostri giardinieri, intenti al contrario ad
estirparli. Se il Giappone li apprezza, cura e coltiva, l’Occidente di norma li
ignora o li caccia: nemici giurati dei tappeti erbosi, essi deliziano solo qualche
botanico.
Immerso nel pensiero
dei ciliegi in fiore
sopra il muschio
stabilisco il mio giaciglio
e sonnecchio a primavera “
Veronique Brindeau,
insegna storia della musica giapponese all'Institut National des Langues et
Civilisations orientales. è coordinatrice editoriale alla Cité de la
musique. Ha pubblicato delle traduzioni
dei racconti di Ikezawa Natsuki e una raccolta di poesie di Ogawa Shizue e
scritto, con Frédérique Clément, Le
jeu des fleurs, Hanafuda . Elogio
del muschio Pagine 108 illustrato, Foto a colori. Traduzione di Lorenzo
Casadei. CasadeiLibri Editore Collana Porte d’Oriente. Foto © per gentile
concessione Casadeilibri Editore . Ve lo consiglio caldamente : un libro unico
nel suo genere. Vi ricordo che
Casadeilibri Editore ha partecipato al Primo Festival Internazionale delle
Religioni Sublimar, Società Umanitaria, Milano. Il libro è stato esposto tra i rami e l’antico tronco di una
spettacolare glicine. Collocazione perfetta.Foto©mgrazia toniut copyright
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