Personale del fotografo Flavio Gallozzi esperto di cultura
giapponese in occasione di Abbiategusto -Abbiategrasso. “Wagashi,
Chabanà”:un percorso estetico del “gusto” giapponese, alla ricerca della
perfezione dell’arte anche in occasione della preparazione di cibo e bevande,
in particolare per la Cerimonia del tè. In questa occasione vengono offerti
dei piccoli dolci i wagashi o gli higashi. Dal
momento che il tè verde, in matca , è
molto amaro servono per preparare il palato a degustarlo. Tipico nella cultura
giapponese è il bilanciamento degli opposti. Wagashi sono dei piccoli dolci giapponesi specifici della cerimonia del tè. Snow Ball . Preparati
con farina di riso, a volte con ripieno di marmellata di fagioli soia, azuki.
Ci sono anche gli higashi,
piccole tavolette di zucchero e farina di soia bianchi o colorati. Sono sempre
in armonia con la stagione: colori o simboli, rappresentano fiori di
stagione, palle di neve in Inverno: Winter Pink; Winter Red. Foglie rosse in Autunno. Anche le tazze sono scelte vanno scelte dalla maestra – maestro della cerimonia e rispecchiano le stesse
caratteristiche: Vale anche per il il
kimono, gli accessori e i fiori: il chabanà. La famosa arte comporre i fiori detta ikebana.
Nelle foto le composizioni di fiori realizzate
esclusivamente per il chanoyù, la
cerimonia del tè. Hanno piccole dimensioni. I fiori sono solo quelli della regione in cui ci si
trova. Non importa se sono pregiati. Basta un fiore con un filo d’erba . Anche
in questo caso si rispettano le stagioni: crescita in Primavera, freschezza in
Estate. La composizione è anche in
questo caso in armonia con gli accessori : preziosa tazza, piattini, scatola laccata del tè, dolci e l kimono. Sono composizioni eleganti
nella loro essenza e ben si addicono all’ambiente spoglio stanza per la
cerimonia del tè. Nella stanza oltre al chabanà ci sarà una una calligrafia o
un disegno sulla parete del tokonoma, l’angolo sacro della stanza, vicino a cui
siederà l’ospite più importante. Un piccolo paravento delimita lo spazio sacro dell’officiante. La stanza è stile tradizionale: pareti sono quasi sempre
di colore argilla o terra chiaro, e legno naturale, così come prescritto dall’antico maestro Sen No
Rikyu. Finestre nascoste dagli shoji, pannelli
scorrevoli di carta di riso su un telaio di legno, per smorzare la luce diffondendola. Ne risulta un’atmosfera rarefatta , rilassante: una
cerimonia dove emerge il gusto, l’olfatto,
l’udito. Il suono dell’acqua… Tatto
e vista.
Un’esperienza spirituale, meditativa. In Giappone fu introdotta dai monaci Zen
inizialmente come momento rituale. L’ospite è sacro. Il Maestro utilizza un
“frullino” di bambù, chasen, per preparare il tè. Gestualità rituale. “Il Tè è
un’opera d’arte, e solo la mano di un maestro può renderne manifeste le qualità
più nobili”. Okakura Kakuzo Tutte le
fotografie sono state realizzate in Giappone, a Kitakata, prefettura di
Fukushima. Le composizioni di fiori sono state preparate dalla maestra
Takizawa Sokaku. Foto ©Franco Gallozzi
.Mostra fotografica di Flavio
Gallozzi “Wagashi, chabanà…i
dolci giapponesi e i fiori per la cerimonia del tè“.Spazio
eventi Tutta colpa di Ipazia ,Vicolo Cortazza 10, Abbiategrasso. Sabato 28 –
domenica 29 Novembre 2015 . Orari 10-12.30.
15-19 . Abbiategusto
coniuga il gusto per il cibo, arte, convivialità.
Varie location: Castello Visconteo, Ex Convento dell’Annunciata, Palazzo Stampa,
Spazio Fiera.
Le mie segnalazioni che possono essere interessanti per voi. Viaggi, ricette, moda, bellezza, design, cultura,interviste
lunedì 23 novembre 2015
Mostra fotografica di Flavio Gallozzi dedicata al Giappone
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