lunedì 23 novembre 2015

Mostra fotografica di Flavio Gallozzi dedicata al Giappone

                                           
 Personale  del  fotografo Flavio Gallozzi esperto di cultura giapponese in occasione di Abbiategusto  -Abbiategrasso.  “Wagashi, Chabanà”:un percorso estetico del “gusto” giapponese, alla ricerca della perfezione dell’arte anche in occasione della preparazione di cibo e bevande, in particolare per la Cerimonia del tè. In questa occasione vengono offerti dei piccoli dolci  i wagashi o gli higashi. Dal momento che il tè verde, in matca , è molto amaro servono per preparare il palato a degustarlo. Tipico nella cultura giapponese è il bilanciamento degli opposti. Wagashi sono dei piccoli dolci giapponesi  specifici della cerimonia del tè. Snow Ball . Preparati con farina di riso, a volte con ripieno di marmellata di fagioli soia, azuki.  Ci sono anche gli higashi, piccole tavolette di zucchero e farina di soia bianchi o colorati. Sono sempre in  armonia con la stagione:  colori o simboli, rappresentano fiori di stagione, palle di neve in Inverno: Winter Pink; Winter Red.  Foglie rosse in Autunno. Anche le tazze sono scelte  vanno scelte dalla maestra – maestro  della cerimonia e rispecchiano le stesse caratteristiche: Vale anche per il  il kimono, gli accessori e i fiori:  il chabanà. La famosa arte comporre i fiori detta  ikebana. Nelle foto le composizioni  di fiori  realizzate  esclusivamente per il chanoyù, la cerimonia del tè. Hanno piccole dimensioni. I fiori  sono solo quelli della regione in cui ci si trova. Non importa se sono pregiati. Basta un fiore con un filo d’erba . Anche in questo caso si rispettano le stagioni: crescita in Primavera, freschezza in Estate. La composizione  è anche in questo caso in armonia con gli accessori :  preziosa tazza,  piattini,  scatola laccata  del tè,  dolci e l kimono. Sono composizioni eleganti nella loro essenza e ben si addicono all’ambiente spoglio stanza per la cerimonia del tè. Nella stanza oltre al chabanà ci sarà una una calligrafia o un disegno sulla parete del tokonoma, l’angolo sacro della stanza, vicino a cui siederà l’ospite più importante. Un piccolo paravento delimita  lo spazio sacro dell’officiante. La stanza è  stile tradizionale: pareti sono quasi sempre di colore argilla o terra chiaro, e legno naturale, così  come prescritto dall’antico maestro Sen No Rikyu.   Finestre nascoste dagli shoji, pannelli scorrevoli di carta di riso su un telaio di legno, per  smorzare  la luce diffondendola. Ne risulta  un’atmosfera rarefatta , rilassante: una cerimonia dove emerge il  gusto, l’olfatto, l’udito. Il suono dell’acqua…  Tatto e  vista.  Un’esperienza spirituale, meditativa.  In Giappone fu introdotta dai monaci Zen inizialmente come momento rituale. L’ospite è sacro. Il Maestro utilizza un “frullino” di bambù, chasen, per  preparare il tè. Gestualità rituale. “Il Tè è un’opera d’arte, e solo la mano di un maestro può renderne manifeste le qualità più nobili”. Okakura Kakuzo Tutte le fotografie sono state realizzate in Giappone, a Kitakata, prefettura di Fukushima. Le composizioni di fiori sono state preparate dalla maestra Takizawa Sokaku. Foto ©Franco Gallozzi .Mostra fotografica di Flavio Gallozzi “Wagashi, chabanà…i dolci giapponesi  e i fiori per la cerimonia del tè“.Spazio eventi Tutta colpa di Ipazia ,Vicolo Cortazza 10, Abbiategrasso. Sabato 28 – domenica 29 Novembre 2015 .  Orari 10-12.30. 15-19 . Abbiategusto  coniuga il gusto per il cibo, arte, convivialità. Varie location: Castello Visconteo, Ex Convento dell’Annunciata, Palazzo Stampa, Spazio Fiera.

 











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