Loredana Bertè si racconta fin dalla sua infanzia. Una vita
travagliata. Un
libro “ nudo e crudo “. Anche nella scrittura. Ci introduce nel suo mondo senza
mezzi termini, così è stato e così è. Infanzia caratterizzata dal niente. Dal
prologo : “Niente giocattoli .Niente bambole. Niente regali. Niente
ricorrenze. Niente di niente. Da piccola, non mi voleva. Nessuno “. Unico amico il cane Clito. Un padre padrone, violento. Non si
può dimenticare e ti segna per sempre. Da bambina le domandavano cosa avrebbe
voluto fare da grande: “La regina “. Scrive
che aveva già un cuore duro. Ma regina della musica lo è diventata nonostante
tutto: sfiducia, insicurezza, la violenza subita a 18 anni. A pag. 182 “La vita mi ha insegnato a tenere gli occhi
bene aperti, perchè ho incontrato mascalzoni di ogni tipo. Le brutte esperienze
ti insegnano a non affezionarti a niente. Le cose materiali sono materiali e
fanno parte di un altro recinto. Ma il resto, le persone a cui vuoi bene, le
perdi. Se ne vanno. Oggi vivo alla
giornata, senza mai fare progetti a lunga scadenza. Vivo giorno per giorno.
Quello che viene, viene. Se viene qualcosa meglio, se non viene niente almeno
non ci resto male. “. L’incontro con Renato Zero e il sodalizio con lui e la sorella Mimì , come fratelli.
Scorribande, primi lavori anche non pagati. . Alla storia di Loredana si
intreccia quella di Mimì. Poi l’era del Piper, le prime audizioni, il successo
nel 1970 nel ruolo di Janie in Hair. Gli amori : nel 1975 scrive Sei bellissima pensando ad Adriano Panatta. Firmata però da
Claudio Daiano e Gian Piero detto Giampietro Felisatti. Arriva il successo con
tutto quello che comporta. Amore e carriera si rincorrono. Loredana dal 1975 aveva una relazione con Mario Lavezzi.
Compagno e poi amico che in fondo non l’ha mai abbandonata. Musicalmente
vicini. E’ nel periodo di frequentazione
della trattoria Arlati di Milano che ho avuto modo di conoscere Loredana
tramite amici comuni. E vicine di casa quando era in Via Meravigli. La ricordo
solare, onesta e irriverente così come si descrive. Lei è così. Prendere o
lasciare. Loredana viaggia. Al ritorno dalla Jamaica , dopo aver sentito un concerto di
Bob Marley, fa ascoltare dei brani a Lavezzi. Arriva il reggae con
E la luna bussò. Altro
brano storico. Dall’incontro con Ivano Fossati Dedicato
un brano su misura per lei. “A chi non sono mai piaciuta e chissà mai
il perchè”, “Dedicato a chi capisce quando il gioco finisce e non si butta giù
” . Poi Non sono
una signora , Mare d’inverno.
Canzoni che lei canta come le pare ! Loredana
si racconta anche in merito ai suoi abiti nelle esibizioni. Abiti che
hanno suscitato spesso critiche ma che solo lei può indossare. Non manca un capitolo della
sua vita , un passo forse fatto senza convinzione. Il tennista Bjorn Borg : la relazione sfociata in matrimonio . La segnerà moltissimo
.Nella vita e nel cuore. Per una donna un fallimento. Ma non è stata colpa sua.” Non so se sia stato amore vero, me lo
chiedo ancora, ma so che al principio della nostra storia mi feci trascinare dall’idea che
potesse essere per sempre” .Mimi
muore il 12 maggio del 1995. Nel
libro il grido di dolore di Loredana. Forse il rimorso di non aver risposto il
giorno prima al telefono. Il racconto dell’assurda storia della sfiga
che tanto affliggeva la sorella. Un dolore che urla al mondo intero.
Una ferita non ancora rimarginata. E non lo sarà mai. Pag 182 “Le brutte esperienze ti insegnano a non affezionarti a niente.
Le cose materiali sono materiali e fanno parte di un altro recinto.
Ma il resto, le persone a cui vuoi bene, le perdi… Vivo giorno per
giorno “. Loredana scrive
anche il suo dolore per non aver avuto un figlio.” Per poter esprimere il mio punto di vista: Ti diranno tante cose su tua
madre, sappi che non e vero niente. Vieni, te la spiego io la vera storia. Non
e avvenuto ,non e successo, non accadrà più “.Riflette che a sessantacinque anni non riesce a
perdonare, non si fida , è stata offesa, tradita. Ora la rinascita grazie a
Francesca Losappio “ho dimenticato le
cazzate e sono tornata a essere Loredana…. La belva e l’angelo, la fiera e
l’agnellino. Perché io sono un pacchetto completo. Sono la persona complicata,
irrisolta e non di rado disperata che padre e madre hanno contribuito a farmi diventare
“ “Però non passa giorno che non ripensi a Mimi, ai suoi gesti, alle sue parole
“. Un libro su cui riflettere . Loredana
Bertè è un’ interprete e cantautrice tra le più amate e controverse. Una carriera di successi,
collaborazioni con i maggiori artisti italiani e internazionali. Il suo ultimo
lavoro discografico, per celebrare i quarant'anni di carriera, è un'antologia
dei suoi successi reinterpretati in duetto con altre artiste italiane. Editore Rizzoli Saggistica.
pp. 252 Euro 18,00
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