Un libro storico, illustrato, per celebrare i 250 anni di storia della
cristalleria più famosa del mondo: Baccarat. Nata nel 1764 per Re
Luigi XV. Da sempre favorita da re, capi di stato, artisti, celebrità. Questo volume
contiene delle fotografie commissionate appositamente per l’occasione ,
disegni e documenti inediti tratti dagli archivi della Maison, incluse alcune
opere realizzate per le Esposizioni Universali. Foto. 2 “Coupe CDC 53” studio per
candelabro. A 18 candele,
cristallo triplé trasparente, bianco
opalino, rosso e smeraldo, 1855 circa. © Archivi
Baccarat Pagina 40 .4
Studio per lampadario classico LT 132. In cristallo opalino azzurro cielo, decorato da 30 bracci
per le candele in cristallo trasparente ritorto, dagli archivi Baccarat, 1858
circa. Questo progetto corrisponde ad un lampadario in cristallo opalino
azzurro cielo relizzato per il Palazzo di Dolmabahçe, che adorna il salone
delle udienze. © Archivi Baccarat .Pagina 42. 5 Narghilè, 1883. Questo narghilè dal disegno
complesso fu probabilmente realizzato per la corte ottomana. La creazione è
rappresentativa di un’epoca particolare nel corso della quale Baccarat
intrattenne dei legami privilegiati con l’Impero Ottomano. Pagina 43. 6 Visita dello
scià di Persia alla Maison Baccarat in rue de Paradis a Parigi, 1905. La
visita testimonia le ricche e costanti relazioni intrattenute tra Baccarat e il
regno persiano, come dimostrano i numerosi ordini per illuminazione e servizi
di cristalleria. © Archivi Baccarat Pagina 46. 7 Servizio detto “dello Zar”, 1909. Disegnato all’inizio del ventesimo
secolo per Nicola II, il servizio in cristallo trasparente doppiato in
cristallo colorato, con il suo gambo alto, la base smerlata e il decoro a punta
di diamante e palmette, è davvero spettacolare. In 6 differenti colori, questo
servizio eccezionale si è guadagnato l’ammirazione di molti aristocratici e
dell’intera corte imperiale. Fabbricato esclusivamente dai “Meilleurs Ouvriers
de France”, il servizio è ancora oggi in cataogo. Pagina 53. 10 Candelabro
detto “dello Zar”, 1896. © Archivi Baccarat Pagina 94. 11 Esposizione
Universale, Parigi, 1855.
Dopo la serie di Esposizioni nazionali dei prodotti dell’industria francese e
dopo l’Esposizione Universale del 1851 a Londra, l’Esposizione Universale di Parigi del 1855
fu l’occasione per Baccarat di presentare molti pezzi prestigiosi. Tra le
monumentali creazioni in mostra, si nota la presenza di due grandi candelabri
-90 candele e 5,25 metri d’altezza- e di uno spettacolare lampadario a 140
verrine di 4,85 metri di altezza. I due torreggianti vasi in vetro opalino
“pâte-de-riz” con decorazioni vegetali in crisoprasio opaco impressionarono
visitatori del calibro dell’Imperatore Napoleone III. Baccarat ottenne la
Grande Médaille d’onore nella categoria “Vetri e Ceramiche”. © Biblioteca Rakow Pagine 98-99.12 Esposizione Universale, Parigi, 1867. Costruita sul Campo di
Marte, la seconda Esposizione Universale di Parigi si distinse per il fasto dei
padiglioni europei e per la presenza dei paesi di Asia ed Estremo Oriente. La
Manifattura presentò dei pezzi eccezionali in una scenografia ambiziosa:
attorno a un fontana in cristallo alta 7,3 metri svettavano due vasi coperti in
cristallo trasparente doppiato in cristallo rosso rubino, mentre maestosi
candelabri e lampadari rendevano omaggio al genio dei maestri vetrai di
Baccarat. La manifattura attinse all’intero repertorio delle arti decorative
per mostrare le sue migliori creazioni, ricevette il Gran Premio e il suo
direttore, Émile Godard-Demarest, si vide assegnare la Legione d’Onore. ©
Archivi Baccarat Pagine 102-103.13a Coppia di vasi coperti “Simon”,
presentati all’Esposizione Universale di Parigi, 1867. Creati per
l’Esposizione Universale del 1867, “L’Allegoria dell’Acqua” e “L’Allegoria
della Terra” erano vasi gemelli di dimensioni eccezionali (76 cm di altezza) i
cui decori erano ispirati dalle opere del pittore Charles-Joseph Natoire
(1700-1777). Ognuno è frutto di un anno di lavoro, la cui complessità e
raffinatezza valsero al maestro incisore Jean-Baptiste Simon il privilegio
unico di firmare la propria opera. © Patrick Schüttler
Pagine 106-107. 17 Vaso “Harcourt
Fool”, Philippe Starck, 2005. Disegnato da Philippe Starck nel 2005 all’interno
della collezione Darkside, questo vaso monofiore è una reinterpretazione del
vaso “Marie-Louise”, creato originariamente nel 1910. È un perfetto esempio del
taglio a coste piatte, icona del savoir-faire Baccarat. © Adolfo Fiori Pagina 136. 22 Lampadario “Zénith Alvorada”, dalla collezione “Fusion”, 24
luci, in cristallo e bambù, edizione limitata di 50 esemplari, Fernando e
Humberto Campana, 2013. © Yves Duronsoy Pagine 188-189.23b
“Maison de vente” Baccarat, rue de Paradis, Paris -negozio. Illustrazione, 1860 circa,
fotografia, 1898 circa. A partire dal 1832, Baccarat investì negli spazi al 30
bis di rue de Paradis in prossimità della Gare de l’Est. La Maison vi trasferì
la sua sede così come un negozio che comprendeva un’ampia showroom per esporre i
suoi manufatti. Il museo vi fu fondato negli anni ’60. © Archivi Baccarat Pagina 207. 24 Maison Baccarat, Mosca. © Claude Weber Pagina
209. 26 Maestri vetrai, manifattura Baccarat, vista interna
della sala della fornace, 1887. Sin dagli anni ’30 dell’’800, gli amministratori di Baccarat
intrapresero una serie di iniziative che riflettono un senso di paternalismo
industriale e liberalismo cristiano mettendo in atto politiche sociali e misure
sanitarie innovative che valsero alla Maison il Gran Premio all’Esposizione
Universale di Parigi del 1889. Generazioni di artigiani d’élite si sono
succedute di padre in figlio all’interno dei laboratori a caldo della
manifattura, mentre le donne arrivarono nel 1860, esercitando il loro
savoir-faire soprattutto nella lavorazione a freddo. © Archivi Baccarat Pagine 242-243. 27 Vaso “Spirale”, edizione limitata e numerata di 500 pezzi,
Thomas Bastide, 2004. Pagina 361. 28 Vaso “Uttu” della collezione
“Rencontre,” Ettore Sottsass, 2002. Particolarmente massiccio, il vaso Uttu
gioca su tagli geometrici che preservano la purezza del cristallo e donano un
effetto di trasparenza inusuale. E’ surmontato da un collo in cristallo verde o
rosso. © Patrick Schüttler Pagina 370. 30 “Seule la perfection peut se permettre
toutes les audaces” (“Solo la perfezione può permettersi di essere audace”)
pubblicità, 1979. © Archivi Baccarat
Pagina 400. ©
Confidentiel 2013 Baccarat . Fotografie e testimonianze degli esclusivi ordini della Manifattura per re,
emiri, maraja e presidenti, da Luigi Filippo al Sultano Abdülaziz, primo
a venire in Europa, da Edoardo VIII e Wallis Simpson all'Imperatore giapponese
Mutsuhito, dall'Aga Kahn al Presidente Roosevelt fino ad arrivare alla regina
Elisabetta II d'Inghilterra. Solo per
citarne alcune Non mancano pagine
dedicate alla storia recente, con creazioni della Maison - illuminazione, art
de la table, gioielli, design e décor .E le prestigiose collaborazioni con designer di fama mondiale a
cominciare da Georges Chevalier fino ad arrivare a Ettore Sottsass, Philippe
Starck. Un
libro che rende omaggio all’
artigianalità francese, vetrai,
tagliatori, incisori, doratori , ai
progressi tecnologici, alle partnership
artistiche. Un know how esclusivo che è vivo grazie al “Maître d’Art” e dai
ventidue“Meilleurs Ouvrier de France” (migliori artigiani di Francia).La
maison è riconosciuta e apprezzata per la purezza e lo scintillio del suo cristallo, per il design elegante, e la bravura dei suoi
artigiani. Il primo set di bicchieri fu commissionato da Luigi XVIII, i suoi
maestosi candelabri creati per lo Zar Nicola II, poi commissioni dai Marajà,
l’esclusivo set per il matrimonio di Grace Kelly e il Principe Ranieri di
Monaco. Il bicchiere icona Harcourt,
creato nel1841, presente ancora sulle tavole più importanti del mondo. I
manufatti della Maison Baccarat , comprese le lampade, i gioielli, le bottiglie
di profumo sono di rara bellezza. Testi
di: Murray Moss e Laurence Benaïm. 400
illustrazioni a colori, 420 pagine. Rizzoli New York. Del libro esiste una versione deluxe ,cofanetto di lusso, con copertina rossa
e custodia rigida, già in vendita su baccarat.it. Conosciamo
meglio la Maison Baccarat sinonimo di lusso.La Cristallerie nasce nel 1764 e da subito maestri artigiani danno vita al lucente
cristallo che artisti, designer e creatori disegnano e modellano
sapientemente.Ancora oggi si trova in
Lorena, nei Vosgi, nel paese di Baccarat. Possiede archivi e un
patrimonio museale : fonti preziose di ispirazione. Da tempo la chanson
de geste dei vetrai rimanda ai segreti degli alchimisti – il leggendario
forno Athanor, ai misteri della trasformazione, ai miti dei quattro elementi aria, fuoco, terra e acqua.
Importante la “ manualità “ il gesto dell'uomo che crea , grazie alla forza del
suo soffio, un oggetto di cristallo, fragile ma eterno. Baccarat ha mantenuto
una propria politica di conservazione della tradizione e
dell’innovazione : tecnica e design. Forma gruppi di artigiani di élite -
soffiatori, tagliatori, incisori e doratori . Alto e rigoroso il livello di qualità. Artisti e maestri vetrai collaborano per dare vita a oggetti unici, di
valore. Attualmente Baccarat è l’azienda francese del lusso con il più
alto numero di Meilleurs Ouvriers de France, i “migliori artigiani di Francia”
, Oltralpe. Viene premiato il merito delle arti e dei mestieri : un’onorificenza che richiede ai premiati di
dimostrare non solo il valore del lavoro svolto ma anche il fattivo passaggio
delle competenze a giovani apprendisti.
Baccarat vanta anche un Maître d’Art, l’equivalente del tesoro nazionale
vivente per i giapponesi. Purtroppo questo non accade in Italia ! Cenni
storici: dopo importanti committenze
dell’Ottocento per le famiglie reali di tutto il mondo , celebri le creazioni
per la Famiglia Romanov, per la quale ardeva il cosiddetto “forno dei russi” e le
meravigliose creazioni per le
esposizioni universali, in primis quella di Parigi del 1889, Baccarat
inizia le collaborazioni con designer internazionali. La prima nel 1916, con Georges Chevalier,
trentunenne designer, che dà un impulso decisivo alla Cristallerie, guidandola nella diversificazione della produzione.
Negli anni ’70 tre
artisti hanno un ruolo fondamentale nell’evoluzione creativa di Baccarat: lo
scultore francese Robert Rigot, l’italiano Roberto Sambonet, che introduce
forme curve, sensuali e organiche e l’americano Van Day Truex. Gli
anni ‘80 sono segnati dalle creazioni di Thomas Bastide: fantasiosi
bicchieri, vasi e oggetti decorativi, come il cuore rosso
rubino o il vaso Océanie (2001),
ancora oggi un best-seller. Negli anni ‘90, Catherine Noll e Evelyne Julienne
disegnano le prime collezioni di bijoux
Baccarat. Oggi la Maison collabora regolarmente con i più audaci
creatori contemporanei di gioielli come Philippe Airaud e Stefano Poletti, Peggy Huynh Kinh e Elie
Top, designer di successo dei gioielli Lanvin.A partire dal 1992, Marcial
Berro, Andrée Putman, Claude Lalanne, Jean Boggio, Savinel&Rozé e Mathias
collaborano regolarmente con Baccarat creando pezzi eccezionali: la linea Mille Nuits di Mathias, iniziata con i
lampadari, viene oggi declinata in oggetti art
de la table, ed è una delle collezioni emblematiche della Maison. Gli anni 2000 segnano per
Baccarat una svolta decisiva verso la contemporaneità e il design. Nel 2003,
Philippe Starck viene scelto per ideare
la fantastica decorazione della Maison
Baccarat, a Parigi, in Place des Etats-Unis,
leggendaria residenza parigina di 3000 mq,
dimora di Marie-Laure de Noailles, cui seguirà nel 2008 la Maison Baccarat a Mosca. Le due
esperienze hanno segnato l’inizio di una collaborazione che porterà a prodotti come il lampadario Zénith noir nel 2003, alla collezione Darkside nel 2005, al candeliere Our
Fire nel 2006 e all’umoristica sospensione Hic!
Nel 2000 l’incontro con il designer italiano Ettore Sottsass e l’architetto
designer William Sawaya nel 2004 che rappresentano segni di evoluzione. Seguiranno collezioni firmate Kenzo Takada e Arik Levy,
che interpretano liberamente i codici dell’illuminazione tradizionale. Nel
2006, Stéphanie Balini, firma per Baccarat la collezione Damoiselles: bicchieri d’eccezione, che riprendono le linee guida
della creatività della Cristalleria. Nel
2009 il designer spagnolo Jaime Hayon con la collezione Crystal Candy Set: unione di cristallo e ceramica. Nel
2010: inizio di un sodalizio con il
designer olandese Marcel Wanders: l’originale collezione United Crystal Woods. E lo studio iniziale
di una collezione Outdoor/Indoor del designer di illuminazione Yann Kersalé, il
più stretto collaboratore dell’architetto Jean Nouvel. Il
2011 per Baccarat è l’anno della luce: in occasione del Salone del Mobile
Euroluce 2011,, presenta Baccarat Highlights, firmata da Jaime
Hayon, Arik Levy, Alain Moatti‐Henri
Rivière, Yann Kersalé, Philippe Starck, Michele De Lucchi ed Eriko Horiki. Baccarat Highlights è una collezione
corale costituita da sette progetti diversi che scompone la luce come fonte
infinita. Il cristallo si sposa ai materiali più inattesi e la tecnologia LED
risveglia i mitici lampadari: giochi di combinazioni e strutture stupefacenti.
Il 2011 è anche l’anno che segna il 170° anniversario di Harcourt , il più antico bicchiere Baccarat nato nel 1841, da 170
anni in produzione con una grande
esposizione presso la Galerie-Musée Baccarat 11, Place des Etats Unis, Parigi. Nel 2012 per il Salone del mobile, Baccarat presenta in anteprima
collezioni come: Château Baccarat, bicchieri da degustazione ideati
per soddisfare le esigenze dei
sommelier e degli amanti del bere:
perfetti per svelare la quintessenza e la personalità di ogni vino. I bicchieri e i vasi Variations di
Patricia Urquiola, che reinventa i principi dell’intaglio e proietta ogni forma
in colorama; e Crystal Dream, i
lussuosi tavolo o consolle in cristallo nero, firmati da Philippe Starck. Al Salone
del Mobile Euroluce 2013 viene presentata la nuova collezione Baccarat Highlights: collaborazioni
prestigiose con Philippe Starck, Louise
Campbell, Arik Levy, Jaime Hayon, Fernando e Humberto Campana, Jean Marc Gady,
Philippe Nigro.Ne risulta una collezione incredibile e di forte impatto visivo: dall’inedita fusione
del cristallo Baccarat con il vero di Murano per opera di Starck, al connubio
del bambù e del cristallo riciclato dei fratelli Campana, fino ad arrivare al lampadario
“imperfetto” di Louise Campbell e alle pareti luminose di Levy. Il 2013 segna anche l’inizio dei
festeggiamenti previsti per i 250 anni della Maison nel 2014. In giugno,
l’apertura dell’imponente flagship store su Madison Ave a New York e la pubblicazione
del libro che ripercorre i due secoli e mezzo di storia di Baccarat. Il
termine Baccarat fa parte del vocabolario Petit Robert della
lingua francese come sinonimo di “cristallo” con la seguente definizione:
Baccarat n.m. “(1898, da Baccarat, nome
di città): fabbrica di cristallo. Bicchieri in baccarat”. Vi segnalo che il nuovo amministratore
delegato di Baccarat è Daniela Riccardi .La sede di
Baccarat è all’interno di una residenza storica, al n° 11 di place des
Etats-Unis a Parigi.Libro in vendita nei negozi, la versione deluxe ,cofanetto di lusso, con copertina rossa e custodia rigida, già in vendita su www.baccarat.com
Le mie segnalazioni che possono essere interessanti per voi. Viaggi, ricette, moda, bellezza, design, cultura,interviste
martedì 10 dicembre 2013
UN LIBRO UNA STORIA : BACCARAT 1764 TWO HUNDRED AND FIFTY YEARS
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