Oggi pubblico un’antica ricetta ligure : la
pizza sardenaira. E’
tipica della zona di Sanremo. Questa
versione “ originale “mi è stata data da un’anziana signora che la prepara da
più di 50 anni, tramandata fin dalla sua bisnonna . E’ gustosissima,
personalmente ne mangio 4/5 fette per volta. Si digerisce benissimo, l’aglio
non si sente e non crea problemi. Ingredienti:
500 gr farina, 1 e ½ di bicchiere
olio extra vergine oliva ligure, 1 testa d’aglio, 1 pugnetto di capperi sotto
sale ( quelli di Pantelleria ), 1 manciata olive taggiasche in salamoia ( non
sott’olio mi raccomando ) , 30 gr. lievito di birra, 5/6 pomodori cuore di bue liguri, ben
maturi, freschi, sale q.b, origano q.b,
4/5 acciughe sotto sale. Preparazione .
Sugo pomodoro: immergere in acqua bollente i pomodoro, toglierli, incidere
con taglio a croce la sommità, pelarli. Tagliarli a metà e togliere i semi
interni. Tagliare a dadini piccolissimi. Metterli In una teglia , aggiungere un
pizzico di sale, un filo d’olio, 1 cucchiaino ( piccolo da caffè ) di aceto
bianco. Cuocere per 7/8 minuti. Il tempo che rilascino la loro acqua. Pasta. Stendere la farina sul tavolo,
unire sale, metà dell’olio, il lievito ( ben sciolto a parte con acqua), Impastare
aggiungendo acqua tiepida quanto basta fino ad ottenere un impasto morbido.
Preparare una teglia , ( meglio se quelle vecchie in ferro ), ungerla con olio,
e riporre all’interno la palla dell’impasto.
Coprire con un telo di cotone e lasciar
lievitare . ( Lei la mette vicino al forno per acquisire calore. Bisogna però
essere molto esperte ). Stendere la
pasta , sulla stessa teglia , versare il sugo di pomodoro, guarnire con gli
spicchi d’aglio “ vestiti “ ( 1 o 2 per porzione ), le olive ( precedentemente
sciacquate ), i capperi, i pezzettini di acciuga. Irrorare con il resto dell’olio. Sopra
spargere dei pizzichi di origano . Cuocere in forno a circa 200 / 250 gradi per
circa 40 minuti. Dipende dal forno. Segreto: importante la lievitazione, può
essere fatta anche doppia se esperte; il sugo della sardenaira deve essere
“morbido” non secco o asciutto; il forno caldissimo. Si impara con
l’esperienza. La vera sardenaira non prevede cipolla nel sugo, né latte
nell’impasto. Questo secondo “gli anziani
maestri “ che la tramandano. Ringrazio la Signora che me l’ha concessa in virtù
del mio peccato di gola che risale fin da quando ero piccola. Foto
©mariagrazia toniut
Le mie segnalazioni che possono essere interessanti per voi. Viaggi, ricette, moda, bellezza, design, cultura,interviste
mercoledì 16 aprile 2014
MIA RICETTA : PIZZA SARDENAIRA
Etichette:
acciughe,
capperi,
cucina,
liguria,
mie ricette,
olio,
olive taggiasche,
pizza sardenaira,
pomodoro cuore di bue,
ricette,
sanremo,
sugo pomodoro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento