mercoledì 16 aprile 2014

MIA RICETTA : PIZZA SARDENAIRA

                               
Oggi pubblico un’antica ricetta ligure : la pizza sardenaira. E’ tipica della zona di Sanremo. Questa versione “ originale “mi è stata data da un’anziana signora che la prepara da più di 50 anni, tramandata fin dalla sua bisnonna . E’ gustosissima, personalmente ne mangio 4/5 fette per volta. Si digerisce benissimo, l’aglio non si sente e non crea problemi. Ingredienti: 500 gr farina, 1  e ½ di bicchiere olio extra vergine oliva ligure, 1 testa d’aglio, 1 pugnetto di capperi sotto sale ( quelli di Pantelleria ), 1 manciata olive taggiasche in salamoia ( non sott’olio mi raccomando ) , 30 gr. lievito di birra, 5/6   pomodori cuore di bue liguri, ben maturi,  freschi, sale q.b, origano q.b, 4/5 acciughe sotto sale. Preparazione . Sugo pomodoro: immergere in acqua bollente i pomodoro, toglierli, incidere con taglio a croce la sommità, pelarli. Tagliarli a metà e togliere i semi interni. Tagliare a dadini piccolissimi. Metterli In una teglia , aggiungere un pizzico di sale, un filo d’olio, 1 cucchiaino ( piccolo da caffè ) di aceto bianco. Cuocere per 7/8 minuti. Il tempo che rilascino la loro acqua. Pasta. Stendere la farina sul tavolo, unire sale, metà dell’olio, il lievito ( ben  sciolto a parte con acqua), Impastare aggiungendo acqua tiepida quanto basta fino ad ottenere un impasto morbido. Preparare una teglia , ( meglio se quelle vecchie in ferro ), ungerla con olio, e riporre all’interno la palla  dell’impasto. Coprire con un telo di cotone  e lasciar lievitare . ( Lei la mette vicino al forno per acquisire calore. Bisogna però essere molto esperte  ). Stendere la pasta , sulla stessa teglia , versare il sugo di pomodoro, guarnire con gli spicchi d’aglio “ vestiti “ ( 1 o 2 per porzione ), le olive ( precedentemente sciacquate ), i capperi, i pezzettini di acciuga.  Irrorare con il resto dell’olio. Sopra spargere dei pizzichi di origano . Cuocere in forno a circa 200 / 250 gradi per circa  40 minuti. Dipende dal forno. Segreto: importante la lievitazione, può essere fatta anche doppia se esperte; il sugo della sardenaira deve essere “morbido” non secco o asciutto; il forno caldissimo. Si impara con l’esperienza. La vera sardenaira non prevede cipolla nel sugo, né latte nell’impasto. Questo secondo “gli anziani maestri “ che la tramandano. Ringrazio la Signora che me l’ha concessa in virtù del mio peccato di gola che risale fin da quando ero piccola. Foto ©mariagrazia toniut

 

 

 



 

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