Tatsuo Miyajima: KU . Le opere dell’artista giapponese in mostra
alla Lisson Gallery Milan Via Zenale 3, Milano, fino al 9 gennaio
2015. Il titolo della mostra è KU,
termine che in giapponese significa ‘vuoto’, punto di partenza del sistema
numerico ‘zero’. Per la prima volta nella sua carriera di esploratore della
numerologia e del simbolismo, prendendo spunto dalla dottrina buddhista che
illustra la morte come un periodo di riposo e preparazione alla vita futura, Miyajima
si chiede se esista qualcosa di più di questo niente. “Davvero la morte non è niente?” Per lui lo zero rappresenta il
concetto di morte e non è mai menzionato nei suoi lavori che vogliono
essere affermazioni di vita. La mostra :opere che utilizzano la tecnologia in assemblaggi scultorei e
installazioni interattive. Una parete sospesa – costituita da una
miriade di contatori LED, strumenti familiari alla pratica artistica di
Miyajima, che scorrono dal numero 1 al 9 ( foto in apertura ) – illumina lo
spazio con i flash che seguono a ogni scatto. Improvvisamente, e senza
preavviso, tutte le luci si spengono simultaneamente, come se il ‘gadget’ (
Myajima chiama così i suoi sistemi di
computazione indipendenti) fosse stato spento o disconnesso. Questo silenzio, che simboleggia l’idea di
morte o forse il suddetto ‘sonno preparatorio’, arriva inaspettatamente e,
apparentemente, in maniera casuale, risolto solo dal sopraggiungere di un nuovo
visitatore che, apprestandosi all’opera intitolata Life (KU–Wall), la riporta
nuovamente in vita. FOTO Tatsuo Miyajima Life (Corps sans
Organes) No.3, 2013 L.E.D., IC, microcomputer by Ikegami program, Steel,
Plastic cover, passive sensor, electric wire,
LED type; Life D-R(1), Life D-BL(2), Life D-W(0), Life D-PG(2), Life
G-R(4), Life G-BL(4), Life G-W(2), Life G-PG(1) © Tatsuo Miyajima and Lisson
Gallery. Tatsuo Myajima, celebre
artista Giapponese nel campo
della scultura e dell’istallazione,
utilizza materiali contemporanei quali circuiti elettrici, video e computer. Le
opere più importanti sono composte di contatori digital light – emitting diode
(LED). Cultura umanistica, insegnamenti
buddhisti, ed un pensiero ‘cambiamento
continuo’, ‘ogni cosa è connessa’ e ‘avanti all’infinito’. L’utilizzo del
LED si relaziona all’interesse dell’artista
per la continuità, la connessione e l’eternità, riflettendo sullo
scorrere e l’estensione di tempo e spazio. ‘il tempo lega ogni cosa’,
afferma Miyajima, ‘voglio che le persone
pensino all’universo e allo spirito umano’. Vive e lavora a Ibaraki in
Giappone. Tra le personali : ), Fondation Cartier pour l’Art Contemporain
(1996). Ha partecipato alla Biennale di
Venezia (1988, 1999), esposizioni di
gruppo in importanti musei: the Museum of Contemporary Art, Sydney (2012),
Hiroshima City Museum of Contemporary Art (2008). Nel 2006, Miyajima è stato
selezionato per rivestire la carica di vice Presidente della University of Art
and Design di Tohoku. Lisson Gallery
è una importante galleria di arte
contemporanea. Fondata nel 1967 da Nicholas Logsdail, ha sostenuto artisti
esordienti di arte Minimal e
Concettuale, scultori britannici quali Anish Kapoor e Tony Cragg, giovani come
Ryan Gander e Haroon Mirza . Foto Tatsuo Miyajima ©Armellini Filippo . Tatsuo
Miyajima: KU . Lisson Gallery Milan, via
Zenale 3, Milano. Fino al 9 gennaio 2015 Tel +39 02 8905 0608
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