Professore
Aoyagi nella cultura giapponese la tradizione gastronomica viene preservata .
Credo unico Paese al mondo. Possiamo definirla una vera e propria arte. Ritiene
che le future generazioni sapranno mantenerle ? “ Penso che potrebbero
esserci diverse opinioni alla domanda se si può definire «la cultura
gastronomica» come una vera e propria arte, ma di sicuro la tradizione
gastronomica in Giappone è cultura e penso che rappresenti al meglio lo spirito
dei giapponesi. Esiste una «Legge sulla Promozione della cultura e dell’arte» che
stabilisce i canoni della cultura della
vita inclusa quella gastronomica; l’Agenzia degli Affari Culturali, tenendo
fede a questa legge ed ai suoi principi si sta impegnando nella promozione della
«cultura gastronomica». Anche nella «Legge sulla Educazione Gastronomica», è
specificato che lo Stato e gli enti locali devono promuovere la cultura
gastronomica. Per esempio, l’Agenzia degli Affari Culturali, in occasione della
«Festa Culturale e Nazionale» in Akita, ha presentato la cultura culinaria
della Regione attraverso conferenze ed incontri sul tema e ha promosso l’attività
culturale e artistica degli enti locali garantendo l’utilizzo del patrimonio
culturale (tra cui anche la promozione del patrimonio gastronomico). “Ci sono delle scuole dove è possibile fare
pratica ? “In Giappone, ci sono 272 scuole per formare i cuochi e
tantissime persone hanno interesse e stanno imparando la cucina tradizionale.” Per
quanto riguarda, ad esempio, il sushi in
Giappone ci vogliono anni di pratica presso un Maestro , prima osservandolo,
poi pian piano il Maestro affida compiti più elevati. Una formazione che
richiede dedizione e grande impegno. Le nuove generazioni sono disponibili a
questo? “Si, assolutamente. Credo che anche adesso
ci sono tanti giovani che cercano di
apprendere le tecniche dei maestri, dedicandosi con grande impegno alla
trasmissione delle tradizioni.” Washoku
: possiamo dire che anche negli oggetti,
preziosi e non, esprime l’essenza di quanto ci circonda ? E la condivisione?
“Penso che il Washoku, in ogni suo piatto ed a suo modo, esprime lo spirito del
«rispetto per la natura», che è alla base del pensiero giapponese. Per
promuovere in modo capillare questa idea, l’Agenzia degli Affari Culturali si
impegna a mandare all’estero persone
legate alla cultura gastronomica in qualità di «ambasciatori degli scambi
culturali».” Le tradizioni giapponesi
hanno poi altre Vie come la Cerimonia
del tè. Codificata dal Maestro zen Sen No Rikyū. Donare il proprio cuore. Chadō viene ancora
trasmessa con il suo spirito originale ? “La via del tè, l’ikebana e la via
dell’incenso sono prinicipi che regolano la «Cultura della Vita». Ancora adesso
lo spirito della via del tè è sostenuto da tantissime persone, che lo esprimono
nel suo valore tramandato. Per la prossima generazione, l’Agenzia degli Affari
Culturali organizza tanti progetti in cui i bambini possono vivere le
esperienze della cultura della vita. Inoltre, da quest’anno, l’Agenzia ha
intrapreso ricerche sulla Via del tè, dei fiori e della cucina locale per
capire la loro vera situazione attuale.” Per
concludere : questo evento rappresenta un momento importante di conoscenza per
i visitatori di Expo. Non solo per quanto riguarda la tradizione gastronomica
ma anche per l’esposizione di antiche opere d’arte quali i paraventi del XXVI.
Sarà possibile ripeterlo in un futuro con un altro grande evento in Italia ? Grazie
per la Sua disponibilità “ Ora è in
cantiere un progetto per una mostra sull’arte del Buddismo, che terremo in
Italia l’anno prossimo. Vogliamo promuovere una collaborazione più intensa con
gli italiani e poter approfondire gli scambi culturali tra Giappone e Italia.”
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