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mercoledì 14 febbraio 2018

BOLOGNA MOSTRA “GIAPPONE STORIE D’AMORE E DI GUERRA “









    


A Palazzo Albergati, Bologna , dal 21 marzo - 29 luglio 2018, si terrà una importante mostra dedicata al Giappone classico: da Hiroshige a Utamaro, da Hokusai a Kuniyoshi:  grandi artisti dell’Ottocento giapponese.  Foto in apertura : Kitagawa Utamaro (1753-1806) Chōji-ya no uchi Hinatsuru, Hinatsuru della casa .  Chōji . serie: non titolata (Tayū shū). Oltre 200 opere che mostrano il Mondo Fluttuante dell’Ukyo. Yōshū Chikanobu (1838-1912), Tango Ama no Hashidate, Ama no Hashidatenella provincia di Tango, serie Meisho bijin awase, Raffronto di belle donne e luoghi famosi.  In mostra :  geisha e samurai , donne bellissime, mondi visionari e paesaggi bizzarri, attori kabuki, animali fantastici, eroi leggendari.
Andō Hiroshige
(1797-1858). Keiwaizaka Shōshō .serie, Soga monogatari zue . Keisai Eisen (1790-1848), Yoshiwara no yoru no ame, notte di pioggia allo Yoshiwara serie: Edo hakkei, otto vedute di Edo. Opere che si calano per l’occasione nella elegante e raffinata atmosfera del periodo Edo (1603-1868).  Un  percorso  che si snoda tra il  mondo femminile delle Geisha e delle Ōiran (le cortigiane d’alto rango) il racconto della nascita dell’ukiyo-e e le famose stampe Shunga ricche di erotismo, i leggendari guerrieri samurai, le opere che ritraggono gli attori del teatro Kabuki e Nō ,   senza dimenticare quelle che rappresentano il mondo della natura :paesaggi, fiori , uccelli . Esposti anche kimono, ventagli, fotografie, vestiti di samurai. Uno spaccato sulla vita dell’epoca in Giappone. Numerose le attività didattiche e collaterali : la cerimonia del tè, la creazione degli origami,  ecc.  Arte, bellezza, storia del Giappone. Da scoprire. Con il patrocinio del Comune di Bologna la mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e curata da Pietro Gobbi. Sede  Palazzo Albergati, Bologna. Dal 21 marzo - 29 luglio 2018   www.palazzoalbergati.com  www.arthemisia.it  Orario apertura Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00. (la biglietteria chiude un’ora prima) . Informazioni e prenotazioni gruppi Tel  +39 051 030141














venerdì 7 ottobre 2016

Milano moda donna S/S 2017 Lanificio Colombo, Stella Jean, Antonelli Firenze, Eleventy, Piccione Piccione, Cote, Mariù De Sica, L’Arabesque. Libertà di creare un proprio look


Il Lanificio Colombo presenta la Collezione Donna primavera estate 2017 declinata in una serie di modelli , tessuti e colori che fanno risaltare l’immagine che caratterizza il brand. Innovativo lo spolverino verde acido  in tessuto tecnico abbinato al cashmere interno ( può essere anche speculare ).  Linea scivolata. I bottoni trasparenti riflettono il colore. Cappa blu, in un particolare tessuto impermeabile effetto paracadute .Grande  collo sciallato che si  chiude sul davanti con grande fiocco molto femminile.  Trench super leggero in cashmere fleece, stampa Vichy. Linee semplici, accostate al corpo ,  i disegni geometrici che  evidenziano la preziosità del cashmere. I colori spaziano dall’arancio al bianco-nero. Anche per spolverini.   Fino a una tonalità delicata di azzurro-lilla-violetto . Ispirazione ? Marylin Monroe, icona di fascino, femminilità ,eleganza.  Il bianco è protagonista nel capo bianco in tessuto idrorepellente , effetto gilet. Dettaglio sotto collo verde . Trench bianco tecnico accoppiato con cashmere blu. Mantelle-gilet e scialli con motivi a staffa . Sciarpe con nappe fatte a mano. Raffinata la tunica in pizzo bianco. I colori declinano nei toni dell’arancio,  del rosa polvere, dei verdi,  del blu e verde con le loro sfumature. Non mancano tonalità naturali , il bianco e nero. Anche in questa stagione il Lanificio Colombo grazie all’innovazione tecnologica enfatizza le sue  fibre nobili. Stella Jean:  Primavera Estate 2017 : tradizione e futuro si incontrano,  leggerezza.. Partenza del viaggio “Myanmar”. Organza per la  sopra gonna con ricamo di galli e pannocchie , organza rigata con ricamo di aironi abbinata a maglietta con fascia da capitano di calcio ricamata sul braccio. Abiti chemisier e camicie di ispirazione anni ‘40, in seta stampata o ricamata, sopra drappeggi ispirati al sarong. Drappeggi, sovrapposizioni, trasparenze. Linee fluide , ad anfora. Lunghezze  mini ,midi, maxi. Tessuti con stampe della tradizione asiatica : pesci, aironi, cigni, galli. Stampe floreali Hawaii e stampe ispirate ai dipinti del pittore Préfète Duffau. Pitture, ricami sui tessuti anche con applicazioni. Colori che spaziano dal bianco, al verde, al viola, al pastello. Antonelli Firenze basa la sua collezione su essenzialità e  tessuti applicati anche a contrasto. Pantaloni  in seta e top righe verticali e orizzontali  abbinati a giacca in  lino effetto denim. Sete fantasia : righe a contrasto verticali-orizzontali nelle medesime tonalità di colore . Tre colori bianco/nero/sabbia, bianco/ocra/nero, o nelle sfumature del grigio asfalto interrotte dal bianco. Casacche con righe orizzontali , pantaloni con righe verticali. Sete stampate grafiche giallo acido –blu  per la blusa  abbinata al grigio perla del morbido pantalone . Abiti. Bianco assoluto per abiti corti  in cotone seersucker , o  con tessitura rigata. Oppure giallo acido e verde. Antonelli Firenze  - Plissè Capsule Collection:  nella foto Gilet lungo e pantalone. Una linea che inizia dall’Archivio Storico dell’azienda. Viene reinterpretata in chiave attuale la linea plissé di venti anni fa. Esclusivo il procedimento di plissettatura in capo eseguito a mano singolarmente. Crea effetti tridimensionali unici, non realizzabili su pezza di tessuto. Composta da 14 capi abbinabili tra loro. Gilet lungo, giacca  taglio smoking, pantaloni, abiti al ginocchio o alla caviglia, top. . Eleventy per la collezione donna SS 2017 presenta  una linea con volumi, materiali  e dettagli ricercati. Dedicata alla sua vita quotidiana. Pantaloni jogging in fresco di lana o in cady . Giacche di taglio sartoriale in jersey con micro fantasie o in lana stretch. Abiti  femminili  camicie con tagli geometrici in seta stampe a graffiti. In collezione maglie stile t-shirt in seta pura lavorate su telai con finezze 18 per un peso piuma. Pelle e  camoscio, grazie a trattamenti esclusivi, leggeri  :giacche, gilet, abiti. Il lino tinto capo si abbina  alla maglieria : abiti in maglia con polsi in lino,  , camicie. Spolverino di linea a sacchetto,   femminilità nel morbido completo pantalone . In collezione anche una linea  in denim pantaloni, gilet ,camicie, abiti, giacche. Colori: bianco, grigio vengono abbinati a tonalità moove e cipria. Tonalità naturali corda, sabbia, moro e l’immancabile nero. Piccione Piccione  per la primavera estate 2017 presenta una collezione con utilizzo di tessuti di pizzo, ricami, anche su stampe, sangalli.  Tessuti leggerissimi , mescolati tra loro. I pizzi vengono stampati , ricamati con motivi del mondo sottomarino. Giochi di frange applicate. Utilizzo di chiffon e  raso di seta. I colori sono delicati, : rosa, lilla, punte di menta. Colori acidi come il giallo usati anche in abbinamento al bianco, ai rosa, all’azzurro . Linee morbide, femminili.  Cote ,firmata Tomaso Anfossi e Francesco Ferrari, per la primavera /estate  2017 presenta una collezione che rivisita la camicia e le sue declinazioni. Domina il bianco abbinato anche a stampe d’ispirazione botanica. Camice , abiti con tagli geometrici. Giochi di  asimmetrie, pieghe. La gonna plissé si indossa sopra i pantaloni.  Lavorazioni tradizionali come il  tombolo si abbinano al piquet, al popeline. Reinterpretazioni delle classiche rouches per abiti . Femminile l’utilizzo del popeline  a righe tipicamente maschile. Materiali Made in Italy. Mariù De Sica  per la primavera estate 2017 propone femminilità e leggerezza.  Giochi di colore blu-azzurro che ricordano l’acqua degli stagni: lunga gonna e corpino girocollo con doppio volant sul giro manica. Organze in colori delicati come il dusty rose, il verde menta, per abiti di linea più ampia e ruche. Tra i motivi floreali fiori di loto e magnolie. Arabesque  primavera estate 2017 :  “Ritratti”, live contamination performance ,è la collezione di Chichi  Meroni. Delicati  ricami a mano, in jais e seta,su obi e  capi spalla. Motivo ikat per lo  spolverino in seta argento e Rosa di Francia. Jacquard con i fiori di pesco. Grandi fiori su  tulle abbinato alla seta. I tessuti : organza di seta, raso, lamé, canapa grezza, cotone. Colori : nero, grigio, tonalità solari che ricordano il sole dall’alba al tramonto. Arte e natura.

 



































 

 

 

 

 

 

lunedì 11 luglio 2016

MAESTRO ZHIXING WANG : STAGE DI QIGONG al TEMPIO E MONASTERO ZEN SŌTŌ SHOBŌZAN FUDENJI

                              
Il Maestro Zhixing Wang terrà uno stage di Qigong il 17 e 18 settembre 2016 presso il Monastero di Fudenji. Un workshop di due giorni, ma anche un incontro , con il Maestro custode di un'antica conoscenza che accomuna tutti i popoli.  Zhixing Wang inizia a studiare Qigong  all’età di 19 anni per  migliorare la vista , mentre studia all’università Nonostante il successo della pratica si dedicherà allo studio, in modo molto serio,  solo cinque anni dopo. Alla fine degli anni 80 fonda ,con la moglie Zhendi , lo stile Hua Gong che si concentra sugli aspetti della terapia, dell’arte e della spiritualità del Qigong. Il suo è un insegnamento profondo e diretto. Sono migliaia le  persone in Gran Bretagna, Europa ed America che lo seguono dal 1988. Il Maestro Zhixing ha pubblicato numerosi  articoli sul Qigong e studi nel campo della comunicazione.  Laureato in Lingua e Letteratura Cinese - dall’Università di Pechino. Master in Studi della Comunicazione dall’Università Popolare della Cina. Stage : 17 e 18 settembre 2016  presso il Tempio e Monastero Zen Fudenji – Bargone 113 Salsomaggiore Terme ( PR ). Il costo è di 260 Sterline (allo stato attuale è impossibile dare un prezzo in Euro ) . Per maggiori informazioni  e prenotazioni contattare Chantal Quattromini  chantalquattromini@gmail.com  o Catherine Kavanagh del Chinese Heritage (fondazione del Maestro Zhixing). catherine@chineseheritage.co.uk

Per il soggiorno possibilità presso www.albergohotelgarden.it, o www.camping-arizona.it . a Tabiano. Oppure potete chiedere consiglio a Chantal Quattromini per altre esigenze.
http://chineseheritage.co.uk/






giovedì 14 aprile 2016

MILANO FUORISALONE 2016 INTERNI

                          
Aperto ufficialmente il FuoriSalone 2016 11-17 aprile 2016. INTERNI presenta la Mostra-Evento INTERNI OPEN BORDERS. Università degli Studi di Milano via Festa del Perdono 7 11-23 aprile 2016 .AUDI CITY LAB at Torre VELASCA piazza Velasca 5, Milano 11-17 aprile 2016. Orto Botanic o di Brera Università degli Studi di Milano via F.lli Gabba 10/via Brera 28 11-23 aprile 2016.  Iniziamo dalle installazioni presenti Università degli Studi di Milano.  Portale Nord  e Scalone d’Onore Parabolic Stripes progettata  dall’artista tessile giapponese Noriko Tsuiki  e  dall’architetto di Naoyuki Shirakawa ,  realizzazione Kokura Stripes Japan Association.  Una triplice installazione  che  ben interagisce con l’architettura seicentesca del Cortile d'Onore dell’Università, dove è situata la statua di Sant’Ambrogio, patrono di Milano. Tre tre creazioni: un volume scultoreo a sezione rettangolare, composto da 150 strati di tessuto Kokura Stripes di Shima-Shima, che si prolunga in una parabola visiva “ siamo stati influenzati   dalla la mano destra e il  piede sinistro  della statua del Santo “ dichiara in conferenza stampa l’artista Tsuiki.  “ “ Io faccio i fili, li tinteggio, poi faccio la stoffa “ … anche il kimono che indosso l’ho fatto io”.   La  colonna, composta da lunghe pezze intessute a mano da Tsuiki, il cui fusto si quadripartisce alla sommità. Poi un  incredibile lampadario sospeso sulla scalinata e realizzato con 1344 pezze di tessuto con differenti motivi . Leggerezza e plasticità.  L’ordito è la ragione, la trama è l’emozione: l’intreccio creativo che ne risulta dà vita a un tessuto a strisce verticali, il Kokura Stripes, che celebra la  grande artigianalità giapponese . In tal modo si vuole  celebrare il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone in un gioco interattivo e polisensoriale. Utilizzo di  legni profumati e campanelle a vento, che valorizza una lavorazione tessile ancestrale. L’artista tessile Noriko Tsuiki (Kitakyushu, 1952) ,fondatrice dello Yuh Textile Studio,  ha studiato alla Waseda University . Appassionata di  teatro Noh e  suoi costumi, decide di approfondire le tecniche di tintura e tessitura. Avvia  una sua attività creativa in campo tessile. Importanti riconoscimenti: Commissioner for Cultural Affairs Award e l’Asahi Newspaper Award. Nel 1984 ha avviato un’opera di rilancio dei tessuti in cotone Kokura Stripes che erano fuori produzione. Alcune delle sue creazioni fanno parte  delle collezioni del National Museum of Modern Art di Tokyo e del Victoria and Albert Museum di Londra. Kokuraori : tessuti in cotone caratterizzati dai motivi a strisce verticali, frutto del tradizionale processo di tessitura manuale e tintura vegetale. Oltre 400 anni di storia. Si sviluppò a Kokura, antica municipalità oggi aggregata nella conurbazione di Kitakyushu Nel XVII secolo, durante l’età Edo, i tessuti Kokura Stripes erano impiegati per la confezione degli hakama, pantaloni tradizionalmente associati ai kimono, e delle relative cinture,  obi sashes.  Poi il declino, fino al  1984 quando Noriko Tsuiki li ha rilanciati rinnovando colori e i motivi. Cortile d’Onore Invisible Border  :  veli traslucidi che scendono dal loggiato del Cortile d’Onore . Si  la  riflettono  le sfumature del cielo nelle ore diurne, lasciando scorgere i colonnati e le logge. Si muovono nel vento.   Realizzata in polimero Etfr, prodotto da P.A.T.I Progetto MAD ARCHITECTS realizzazione Ferrarelle con P.A.t.i. Towers   torre centrale  progetto Sergeit choban, Sergey Kuznetsov e Agniya Sterligova realizzazione Velko GGroup al centro del Cortile d’Onore. L’installazione si presenta come un volume cilindrico di 4,5 metri di diametro e 12 metri d’altezza, realizzato da Velko-2000 con STFacade Technology. Struttura cilindrica  che assume l’aspetto di un media building costituito dall’assemblaggio di 336 pannelli led montati in sequenza che fungono da tela interattiva per la grafica architettonica. Disegni degli architetti Sergei Tchoban e Sergey Kuznetsov. Un prototipo di torre,  non una torre vera e propria. Un’opera che vuole  far  riflettere sulla natura dell’architettura e sul ruolo delle dominanti nel paesaggio edificato dall’uomo. In/Out progetto Massimo Iosa Ghini Realizzazione Ceramiche Cerdisa. Interpretazione del   materiale ceramico nella sua duplice valenza di pura forma astratta, impalpabile, mentale, e di forma organica, primitiva, corporea. L’installazione di riproduce i volumi di due unità abitative semplici, intese come paradigma dei valori universali dell’essere umano. La superficie ondulata che definisce l’esterno è  costituita da un rivestimento in materiale ceramico. Cromatismo sui grigi. All’interno rivestimento di piastrelle bianche riflettenti. Metaphor    progetto Chen Xiangjing realizzazione Jing  Yi Zhi International Furniture Supply. Il designer Chen Xiangjing  rende omaggio all’artigianato cinese . Lo declina con tecniche, materiali, lavorazioni che ne indentificano la continuità in una dimensione moderna. Nelle due installazioni Metaphor, troviamo la saggezza degli avi:  “La lacca rosso vermiglio non richiede ornamenti, né la giada bianca intagli”. Due collezioni di sedute: una in cui la lacca rossa riveste le linee rette e curve di sedie, poltroncine e sofà. La seconda:  il legno riciclato delle barche fluviali si sposa ad una parziale laccatura di colore bianco giada.  La stanza del vuoto  Aldo Parisotto e Massimo Formenton hanno progettato un padiglione che intende evocare, attraverso una micro-architettura , ispirati da una scena del film La notte (1961) di Michelangelo Antonioni, la capacità del regista di smaterializzare i luoghi,  creare smarrimento , sorpresa e riflessione. Una struttura in acciaio (di Eurometal) fa da scheletro ad un guscio di pareti in vetro specchiante che creano giochi di riflessi ed echi visivi. All’interno  una boiserie in legno bruciato che ricopre la parete (di Italcom), i pavimenti in marmo giocano con i contrasti (di Laboratorio Morseletto). L’atmosfera è in bianco e nero. Si vuole interpretare il concetto della stanza del vuoto del silenzio: un ambiente che acquista significato grazie ad una o più presenze umane. Progetto Parisott o+Formenton Architetti realizzazione Italcom, Laboratorio Morselletto. The Great JJ   installazione luminosa Realizzazione Leucos . La luce intesa  come fonte di passaggio per  superare il buio.  Con The Great JJ (versione over-size della  lampada da tavolo con braccio orientabile a molle) Leucos  accentua il design iconico e rigoroso che diventa protagonista.  In evidenza i pregi applicativi,  le  varie declinazioni di questa lampada iperbolica. Portico Richini Along the Lines of Happiness progetto Laura Ellen Bacon  e Sebastian Cox realizzazione AHEC – American Hardwood Export Council . L’installazione rappresenta un esperimento che mette alla prova la versatilità e le proprietà di alcune eccellenti qualità di legno provenienti dagli Stati Uniti: l’acero soft americano, il ciliegio americano e la quercia rossa americana. Nasce dall’incontro tra la scultrice Laura Ellen Bacon e il designer/maker Sebastian Cox,  E’ uno sviluppo di  un progetto preesistente, The Invisible Store of Happiness, realizzato a Londra nel 2015 in occasione della Clerkenwell Design Week:  lavorare il legno , il piacere di farlo con le proprie mani.  Per Open Borders, la struttura originaria, realizzata con listelli di legno massello, costituita da una sequenza matematica di archi, giunzioni e binari, è stata aperta, allungata e ingrandita. Sul banco di lavoro, accanto alla struttura, si vede la lavorazione del legno curvato per mezzo del vapore, composto e intrecciato in nastri. Un’opera aperta e in progress. Creatività  artigiana , interazione con il pubblico. Sebastian Cox (Kent, UK, 1985) è un giovane designer e artigiano del legno che tutela il patrimonio forestale . Approccio sostenibile sia progettuale che nella selezione della materia prima e processi di fabbricazione rigorosamente manuali. Studio officina a Londra. Con il suo team crea  mobili e oggetti di  un’eleganza semplice e atemporale e funzionali.  Laura Ellen Bac on (Derbyshire, UK, 1976) è un’artista inglese che vive e lavora nel Derbyshire. Nel 2001 ha iniziato  la  sua attività creativa, intrecciando rami e arbusti realizzando  composizioni organiche e sinuose in dialogano con lo spazio circostante. Cortile del 700 Casetta del Viandante : tetto in lamiera, gronda per far defluire l’acqua in una vasca, pannello fotovoltaico che  alimenta una batteria a bassa tensione che fa funzionare tre lampadine. All’interno una cucina e un bagno.  Piccola libreria, due sgabelli, attrezzi da camino in ferro battuto. Due giacigli, un tavolo e due sedie pieghevoli. Quattro moduli abitativi autonomi di circa 9 mq, realizzati prevalentemente in legno. Ciascuno dei quattro moduli è stato allestito e personalizzato con proprie creazioni da Marco Ferreri, Denis Santachiara e Stefano Giovannoni . Michele De Lucchi : “gli  interni delle casette sono tappezzate da foglietti attaccati al muro con le puntine... Sono scritti e disegnati fitti fitti e i viandanti li lasciano come messaggi per ispirare e stimolare alla riflessione.”   Digital Borders . Progetto Felice Limosani Realizzazione East End Studios. Installazione che vuole essere una riflessione sul paradosso dell’era digitale. Immagini in movimento, conversione in pixel- Big Data dei numeri dei fenomeni di migrazione.  Alla conferenza stampa presente Gilda Bojardi Direttore di Interni e Ernesto Mauri Amministratore Delegato Mondadori.  INTERNI OPEN BORDERS :  installazioni interattive, macro-oggetti, micro-costruzioni e mostre. Ambiti vari di ricerca, design, architettura, tecnologia , digitale, fotografia , cinema.vari i paesi coinvolti.  FuoriSalone nasce nel 1990 su iniziativa di Interni-Mondadori . 19° edizione.  Si svolge : l’Università degli Studi di Milano (già Ca’ Granda, XIV secolo), l’Orto Botanico di Brera (XVIII secolo) e – per la prima volta – la Torre Velasca (1958), sede di Audi City Lab, che presenta Untaggable Future, un laboratorio di idee che farà incontrare trend setter ed esperti su quattro temi ‘untaggable’ (People, Cities, Energy, Lights).Foto ©mgrazia toniut


























mercoledì 13 aprile 2016

MILANO FUORISALONE 2016 BACCARAT L’ARTE INCONTRA L’ARTE


Presentate le nuove collezioni Lumières Out of de Box  di Baccarat nella cornice scenografica , storica, dell’Accademia di Brera a Milano. L’arte incontra l’arte . Un contesto perfetto. Entriamo nella Sala Napoleonica. Atmosfera suggestiva, scenografica, magnifica. Le “opere “, così possiamo definirle , della Maison Baccarat sono esposte in modo tale da farci entrare in un mondo che potremmo definire onirico . Un “viaggio” nelle casse di legno, contenitori per i lampadari che hanno viaggiato nel corso dei secoli. 250 anni di storia. Inizio dal Blue Topaz . Scenografia notturna ,fondo blu.  Ecco un vero  gioiello , un capolavoro, unico : il primo lampadario di Baccarat realizzato con pietre preziose. Ben 700 topazi blu ! Si inseriscono con migliaia di ottagoni di cristallo . Dalla collaborazione fra Baccarat e Ostro , casa famosa in tutto il mondo per le gemme blu. Dedicato alla memoria di Max Ostro , appassionato collezionista di Baccarat che desiderava creare questo capolavoro. Alla parete un’applique decorata con 75 gemme ostrotopaz®.Medicis XXL Hans Van Bentem . Un vaso composto da 13.000 ottagoni di cristallo Rivisitazione di un originario vaso marmoreo d’epoca medicea e la versione in cristallo realizzata da Baccarat nel
1909. Perfezione nei dettagli. Spicca un cristallo rosso rubino. Le Roi Soleil  : lampadario sferico che scompone lo storico Baccarat Zénit proposto da Marcel Wanders . Dettaglio cristallo rubino. Table New Antique : Tavolo ripiano in  marmo bianco. Base cristalli.  Giochi di luce riflessa sul marmo. Tuile de Cristal Arik Levy  : modelli e soluzioni architettoniche . Geometrie, giochi di colore. Sulla base  dell’allestimento riflessi di luce. Nella Sala Napoleonica giochi di luce per le
opere esposte. Il Chiostro : sotto i portici lampadari Baccarat perfettamente integrati con il sito storico. Champagne e cocktails : serviti in bicchieri Baccarat. Ça va san dire . Nella foto Daniela Riccardi CEO Baccarat, Luisa Beccaria stilista , Adele Calise direttore generale marketing e comunicazione Baccarat. All’uscita, nell’atrio dell’Accademia , troneggia un magnifico  lampadario Baccarat. Peccato che molti non alzino gli occhi. Accademia di Brera
 
 la  mostra prosegue fino al 17 aprile dalle 10 alle 19, Via Brera 28, Milano