lunedì 16 dicembre 2013

LONDRA: APRE THE BURBERRY BEAUTY BOX


Un nuovo spazio dedicato al “mondo Burberry” apre  presso Covent Garden a Londra . Make-up, fragranze e accessori  . un nuovo concept di vendita al dettaglio. Christopher Bailey, Burberry Chief Creative Officer: “The Burberry Beauty Box riunisce i nostri mondi beauty e moda, permettendo alle persone di esplorare make-up, fragranze e accessori in un modo nuovo e divertente attraverso il quale esperienze fisiche e digitali si fondono insieme”.
http://burberry.it                            http://twitter.com/Burberry_Italy




sabato 14 dicembre 2013

ITALIA: S.S. il DALAI LAMA

                                            
Sua Santità il XIV Dalai Lama sarà presente il 14 e 15 giugno 2014 presso il Modigliani Forum di Livorno. Due  giornate, che permetteranno  di incontrare il leader spirituale di milioni di buddhisti nel mondo e premio Nobel per la pace nel 1989. Un invito che si inserisce nel programma globale dell’Istituto Lama Tzong Khapa e della Fondazione per la preservazione della Tradizione Mahayana (FPMT-Italia) per il 2014: insegnamenti, seminari, e convegni,  incentrati sullo sviluppo della Saggezza Compassionevole. La presenza del Dalai Lama rappresenta il  culmine degli eventi. Già disponibili i biglietti per assistere agli Insegnamenti  sul sito www.dalailama.it:. Primo biglietto possibilità di assistere ai due eventi di sabato pomeriggio e domenica mattina, indirizzati principalmente a un pubblico buddhista: Sua Santità dedicherà infatti questi spazi al commento di un testo di Nagarjuna, il più importante filosofo buddhista vissuto nel I° secolo d.C. (che fornisce in forma laica e poetica una presentazione dell’intera pratica del sentiero buddhista) e a un’iniziazione di Avalokiteshvara, il Buddha della compassione. Secondo biglietto: permetterà di partecipare alla conferenza pubblica che Sua Santità incentrerà sull’importanza dello sviluppo di etica e compassione e della promozione dei valori umani e delle qualità interiori, anche come antidoti alla crisi. Informazioni al info@dalailama.it Foto copyright© visit vasarani




 

 

venerdì 13 dicembre 2013

LIBRO: LA CITTÀ DIPINTA. Il rotolo di Suzhou, il capolavoro della pittura cinese

 Vi segnalo un libro molto interessante e  particolare . Pubblicato da Electa. Si tratta della  riproduzione del rotolo L’età d’oro di Suzhou, un’opera tra le  più importanti del patrimonio artistico della Cina. E’  il capolavoro di Xu Yang, un pittore di corte della dinastia Qing che impiegò ben  24 anni per realizzare l’opera che illustrava la ricchezza economica e culturale della città cinese nel XVIII secolo. Fu  presentata all’imperatore Qianlong nel 1759.Rappresenta l’espressione spontanea , sincera,  della gratitudine del pittore per la prosperità dell’impero Qing. Non venne realizzato per conto imperiale. Da notare che il rotolo  è lungo 1241cm,   largo 36,5 cm. Uno spaccato della vita urbana e riprende le attività quotidiane come viste dall’alto: le persone all’interno di case e palazzi o sui ponti, i rematori sulle barche, le donne che ricamano la seta, gli uomini che trasportano la merce, i negozi e ristoranti. Sono i costumi locali nel periodo d’oro della Cina. Ben 4.600 persone, registrati 1.140 edifici, 40 ponti, 300 imbarcazioni e 200 insegne commerciali. Il rotolo inizia con la “Montagna delle rocce incantate” a sud di Suzhou e termina con il “Poggio della tigre” situato a nord-ovest. Un percorso di  decine di chilometri che attraverso un villaggio Shanqian, una cittadina Mudu, una metropoli Suzhou e un grande viale viale Shantang .Suzhou, città antichissima con oltre 2500 anni di storia,è situata tra il fiume Yangtse e le rive del lago Tai nel sudest della Cina. Fin dalla sua  fondazione nel 514 è stata molto prospera. Nel XVIII secolo nota sia come piazza d’affari che come città colta e sofisticata. Le acque e i monti che la circondavano :   uno straordinario  panorama con i canali e ponti che le valsero il soprannome di “Venezia d’Oriente”. Grazie alla sua posizione ha avuto un ruolo importante per l’agricoltura, l’industria e commercio. Famosa le pagode, i meravigliosi  giardini,   ponti di pietra.  Fu visitata e descritta da Marco Polo come una città grande e nobile durante la dinastia Ming e Quing e diventò la prima metropoli del sud est della Cina. La riproduzione del rotolo è accompagnata da un volume critico: spiegazione del suo valore storico e artistico, ripercorrendo le scene più significative del rotolo, analizzando la storia e i costumi di un’intera popolazione.  Il dipinto, conservato nel Museo provinciale del Liaoning Scheda volume: Sommario. Prefazione. Capitolo I Premessa. La lunga storia della pittura di genere (fengsu hua ) in Cina. Un pittore di fiducia di Sua Maestà. I viaggi dell’imperatore Qianlong nelle regioni meridionali  e la pittura della prosperità .Capitolo II Una città incantevole. Montagne e laghi. Giardini. Ponti e acque. Una sinfonia di bastimenti. Capitolo III Commercio e industria: la chiave del successo di Suzhou. Cibo, vino e tè. Seta e cotone, vestiti e scarpe. Un vasto assortimento di altri prodotti. Contatti con tutto il mondo. Capitolo IV. Vita di città. Studiare per diventare mandarino. Riti matrimoniali tradizionali. Teatro e opera popolare. Vita religiosa. Apparati. Cronologia. Indice. Foto per gentile concessione © LA CITTÀ DIPINTA. Foto . 1: estratto da age 02©Cultural Relics  Press,The Palace Museum, Getty Images, Panorama Stock. 2: estratto da age 03©Cultural Relics  Press,The Palace Museum, Getty Images, Panorama Stock. 3: estratto da age 04. 4: estratto da age 05 copia. 5:image for marketing. 6:secondo estratto da age 02. 7:secondo estratto da age 05. Il rotolo di Suzhou, il capolavoro della pittura cinese. Volume composto da un facsimile e un volume. Pag.  250,illustrazioni:350. Editore  Electa. Prezzo € 120

Conosciamo la città di Suzhou. Famosa come abbiamo detto per i suoi magnifici e splendidi giardini. Gli antichi sono patrimonio  culturale  mondiale  dell’UNESCO. Il più spettacolare è Il Giardino dell’Umile Amministratore. Capolavoro di arte dei giardini cinese,  tra i migliori della Cina. Fu costruito nel 1509.  La parte centrale è  il suo simbolo : la superficie dell’acqua occupa 1/3 della superficie totale. Da visitare la sala Yuanxiang, Xianzhou, il padiglione Hefeng Simian, il palazzo Jianshan, Xiaofeihong e il giardino Pipa. Vi si trovano percorsi d’acqua, laghi, rocce, ponti, pagode, padiglioni.  Vegetazione rigogliosa e un giardino bonsai. Via Dongbei n.178. Il più grande della città.Un altro giardino molto particolare è The Master of Net Garden: rocce ed edifici unici. Vicolo Kuojiatou. Suzhou è anche la città dei canali: si possono vedere ancora le case sulle rive in muratura e  legno,  i ponticelli. Sapori antichi. Da vedere la  Porta di Panmen : su acqua e terraferma .Due passaggi sull’acqua, tre passaggi sulla terra e la porta esterna. Simbolo dell’antica città. Con il ponte ponte Wumen e la pagoda della Luce della Fortuna. Nel centro dell’antica città si trova anche il Monastero Xuanmiao costruito nel 276.  L’edificio principale :  padiglione Sanqing fu costruito durante la dinastia Song meridionale. Esempio di unica architettura conservata di legno della dinastia . Nel vicolo Dinghuisi da visitare la Doppia pagoda: la prima costruzione risale all’ 811. Tre  fratelli della  famiglia Wang, nel 982, costruirono le due pagode di mattoni. Dal 1996, la Doppia pagoda è stata messa sotto la protezione statale. La città è molto pittoresca e gradevole grazie al suo clima temperato. Ottima la cucina. Foto 1,2,3 giardino di Suzhou . 4The Master-of-Nets Garden 4 (2013). Canale 2 :Fotografia di: CNTO. Canale 3 :Fotografia di: CNTO .Foto per gentile concessione Copyright © 2013 Ufficio Nazionale del Turismo Cinese. Tutti i diritti riservati


 

 
 

 
 
 
 
 
 








 
 
 

martedì 10 dicembre 2013

UN LIBRO UNA STORIA : BACCARAT 1764 TWO HUNDRED AND FIFTY YEARS

                                      
Un libro storico,  illustrato,  per celebrare i 250 anni di storia della cristalleria più famosa del mondo: Baccarat. Nata nel 1764 per Re Luigi XV. Da sempre favorita da re, capi di stato, artisti, celebrità. Questo volume  contiene delle fotografie commissionate appositamente per l’occasione , disegni e documenti inediti tratti dagli archivi della Maison, incluse alcune opere realizzate per le Esposizioni Universali. Foto. 2 “Coupe CDC 53” studio per candelabro. A 18 candele, cristallo triplé trasparente, bianco opalino, rosso e smeraldo, 1855 circa. © Archivi Baccarat  Pagina 40 .4 Studio per lampadario classico LT 132. In cristallo opalino azzurro cielo, decorato da 30 bracci per le candele in cristallo trasparente ritorto, dagli archivi Baccarat, 1858 circa. Questo progetto corrisponde ad un lampadario in cristallo opalino azzurro cielo relizzato per il Palazzo di Dolmabahçe, che adorna il salone delle udienze. © Archivi Baccarat .Pagina 42. 5 Narghilè, 1883. Questo narghilè dal disegno complesso fu probabilmente realizzato per la corte ottomana. La creazione è rappresentativa di un’epoca particolare nel corso della quale Baccarat intrattenne dei legami privilegiati con l’Impero Ottomano. Pagina 43. 6 Visita dello scià di Persia alla Maison Baccarat in rue de Paradis a Parigi, 1905. La visita testimonia le ricche e costanti relazioni intrattenute tra Baccarat e il regno persiano, come dimostrano i numerosi ordini per illuminazione e servizi di cristalleria. © Archivi Baccarat Pagina 46. 7 Servizio detto “dello Zar”, 1909. Disegnato all’inizio del ventesimo secolo per Nicola II, il servizio in cristallo trasparente doppiato in cristallo colorato, con il suo gambo alto, la base smerlata e il decoro a punta di diamante e palmette, è davvero spettacolare. In 6 differenti colori, questo servizio eccezionale si è guadagnato l’ammirazione di molti aristocratici e dell’intera corte imperiale. Fabbricato esclusivamente dai “Meilleurs Ouvriers de France”, il servizio è ancora oggi in cataogo. Pagina 53. 10 Candelabro detto “dello Zar”, 1896. © Archivi Baccarat Pagina 94. 11 Esposizione Universale, Parigi, 1855. Dopo la serie di Esposizioni nazionali dei prodotti dell’industria francese e dopo l’Esposizione Universale del 1851 a Londra,  l’Esposizione Universale di Parigi del 1855 fu l’occasione per Baccarat di presentare molti pezzi prestigiosi. Tra le monumentali creazioni in mostra, si nota la presenza di due grandi candelabri -90 candele e 5,25 metri d’altezza- e di uno spettacolare lampadario a 140 verrine di 4,85 metri di altezza. I due torreggianti vasi in vetro opalino “pâte-de-riz” con decorazioni vegetali in crisoprasio opaco impressionarono visitatori del calibro dell’Imperatore Napoleone III. Baccarat ottenne la Grande Médaille d’onore nella categoria “Vetri e Ceramiche”. © Biblioteca Rakow Pagine 98-99.12 Esposizione Universale, Parigi, 1867. Costruita sul Campo di Marte, la seconda Esposizione Universale di Parigi si distinse per il fasto dei padiglioni europei e per la presenza dei paesi di Asia ed Estremo Oriente. La Manifattura presentò dei pezzi eccezionali in una scenografia ambiziosa: attorno a un fontana in cristallo alta 7,3 metri svettavano due vasi coperti in cristallo trasparente doppiato in cristallo rosso rubino, mentre maestosi candelabri e lampadari rendevano omaggio al genio dei maestri vetrai di Baccarat. La manifattura attinse all’intero repertorio delle arti decorative per mostrare le sue migliori creazioni, ricevette il Gran Premio e il suo direttore, Émile Godard-Demarest, si vide assegnare la Legione d’Onore. © Archivi Baccarat Pagine 102-103.13a Coppia di vasi coperti “Simon”, presentati all’Esposizione Universale di Parigi, 1867. Creati per l’Esposizione Universale del 1867, “L’Allegoria dell’Acqua” e “L’Allegoria della Terra” erano vasi gemelli di dimensioni eccezionali (76 cm di altezza) i cui decori erano ispirati dalle opere del pittore Charles-Joseph Natoire (1700-1777). Ognuno è frutto di un anno di lavoro, la cui complessità e raffinatezza valsero al maestro incisore Jean-Baptiste Simon il privilegio unico di firmare la propria opera. © Patrick Schüttler Pagine 106-107. 17 Vaso “Harcourt Fool”, Philippe Starck, 2005. Disegnato da Philippe Starck nel 2005 all’interno della collezione Darkside, questo vaso monofiore è una reinterpretazione del vaso “Marie-Louise”, creato originariamente nel 1910. È un perfetto esempio del taglio a coste piatte, icona del savoir-faire Baccarat. © Adolfo Fiori Pagina 136. 22 Lampadario “Zénith Alvorada”, dalla collezione “Fusion”, 24 luci, in cristallo e bambù, edizione limitata di 50 esemplari, Fernando e Humberto Campana, 2013. © Yves Duronsoy Pagine 188-189.23b “Maison de vente” Baccarat, rue de Paradis, Paris -negozio. Illustrazione, 1860 circa, fotografia, 1898 circa. A partire dal 1832, Baccarat investì negli spazi al 30 bis di rue de Paradis in prossimità della Gare de l’Est. La Maison vi trasferì la sua sede così come un negozio che comprendeva un’ampia showroom per esporre i suoi manufatti. Il museo vi fu fondato negli anni ’60. © Archivi Baccarat Pagina 207. 24 Maison Baccarat, Mosca. © Claude Weber Pagina 209. 26 Maestri vetrai, manifattura Baccarat, vista interna della sala della fornace, 1887. Sin dagli anni ’30 dell’’800, gli amministratori di Baccarat intrapresero una serie di iniziative che riflettono un senso di paternalismo industriale e liberalismo cristiano mettendo in atto politiche sociali e misure sanitarie innovative che valsero alla Maison il Gran Premio all’Esposizione Universale di Parigi del 1889. Generazioni di artigiani d’élite si sono succedute di padre in figlio all’interno dei laboratori a caldo della manifattura, mentre le donne arrivarono nel 1860, esercitando il loro savoir-faire soprattutto nella lavorazione a freddo. © Archivi Baccarat Pagine 242-243. 27 Vaso “Spirale”, edizione limitata e numerata di 500 pezzi, Thomas Bastide, 2004. Pagina 361. 28 Vaso “Uttu” della collezione “Rencontre,” Ettore Sottsass, 2002. Particolarmente massiccio, il vaso Uttu gioca su tagli geometrici che preservano la purezza del cristallo e donano un effetto di trasparenza inusuale. E’ surmontato da un collo in cristallo verde o rosso. © Patrick Schüttler Pagina 370. 30 “Seule la perfection peut se permettre toutes les audaces” (“Solo la perfezione può permettersi di essere audace”) pubblicità, 1979. © Archivi Baccarat Pagina 400. © Confidentiel 2013 Baccarat . Fotografie e testimonianze degli esclusivi ordini della Manifattura per re, emiri, maraja e presidenti, da Luigi Filippo al Sultano Abdülaziz, primo a venire in Europa, da Edoardo VIII e Wallis Simpson all'Imperatore giapponese Mutsuhito, dall'Aga Kahn al Presidente Roosevelt fino ad arrivare alla regina Elisabetta II d'Inghilterra.  Solo per citarne alcune Non mancano  pagine dedicate alla storia recente, con creazioni della Maison - illuminazione, art de la table, gioielli, design e décor .E le prestigiose collaborazioni con designer di fama mondiale a cominciare da Georges Chevalier fino ad arrivare a Ettore Sottsass, Philippe Starck.  Un libro  che rende omaggio all’ artigianalità francese,  vetrai, tagliatori, incisori,  doratori , ai progressi tecnologici, alle  partnership artistiche. Un know how esclusivo che è vivo grazie al “Maître d’Art” e dai ventidue“Meilleurs Ouvrier de France” (migliori artigiani di Francia).La maison è riconosciuta e apprezzata per la purezza e lo scintillio del suo cristallo, per il  design elegante, e la bravura dei suoi artigiani. Il primo set di bicchieri fu commissionato da Luigi XVIII, i suoi maestosi candelabri creati per lo Zar Nicola II, poi commissioni dai Marajà, l’esclusivo set per il matrimonio di Grace Kelly e il Principe Ranieri di Monaco. Il  bicchiere icona Harcourt, creato nel1841, presente ancora sulle tavole più importanti del mondo. I manufatti della Maison Baccarat , comprese le lampade, i gioielli, le bottiglie di profumo sono di rara bellezza. Testi di: Murray Moss e Laurence Benaïm. 400  illustrazioni a colori, 420 pagine. Rizzoli New York. Del libro esiste una versione deluxe ,cofanetto di lusso, con copertina rossa e custodia rigida, già in vendita su baccarat.it. Conosciamo meglio la Maison Baccarat sinonimo di lusso.La Cristallerie  nasce nel 1764 e da subito  maestri artigiani danno vita al lucente cristallo che artisti, designer e creatori disegnano e modellano sapientemente.Ancora oggi si trova in  Lorena, nei Vosgi, nel paese di Baccarat. Possiede  archivi e un  patrimonio museale : fonti preziose di ispirazione. Da tempo la chanson de geste dei vetrai rimanda ai segreti degli alchimisti – il leggendario forno Athanor, ai misteri della trasformazione, ai  miti dei quattro  elementi aria, fuoco, terra e acqua. Importante la “ manualità “ il gesto dell'uomo che crea , grazie alla forza del suo soffio, un oggetto di cristallo, fragile ma eterno. Baccarat ha mantenuto una propria politica di conservazione della tradizione e dell’innovazione : tecnica e design. Forma gruppi di artigiani di élite - soffiatori, tagliatori, incisori e doratori . Alto e rigoroso il  livello di qualità. Artisti e maestri vetrai collaborano per dare vita a oggetti unici, di valore. Attualmente Baccarat è l’azienda francese del lusso con il più alto numero di Meilleurs Ouvriers de France, i “migliori artigiani di Francia” , Oltralpe. Viene  premiato  il merito delle arti e dei mestieri :  un’onorificenza che richiede ai premiati di dimostrare non solo il valore del lavoro svolto ma anche il fattivo passaggio delle competenze a giovani apprendisti. Baccarat vanta anche un Maître d’Art, l’equivalente del tesoro nazionale vivente per i giapponesi. Purtroppo questo non accade in Italia ! Cenni storici:  dopo importanti committenze dell’Ottocento per le famiglie reali di tutto il mondo , celebri le creazioni per la Famiglia Romanov, per la quale ardeva il cosiddetto “forno dei russi” e  le meravigliose creazioni  per le esposizioni universali, in primis quella di Parigi del 1889, Baccarat inizia  le collaborazioni con  designer internazionali.  La prima nel 1916, con Georges Chevalier, trentunenne designer, che dà un impulso decisivo alla Cristallerie, guidandola nella diversificazione della produzione. Negli anni ’70 tre artisti hanno un ruolo fondamentale nell’evoluzione creativa di Baccarat: lo scultore francese Robert Rigot, l’italiano Roberto Sambonet, che introduce forme curve, sensuali e organiche e l’americano Van Day Truex. Gli anni ‘80 sono segnati dalle creazioni di Thomas Bastide: fantasiosi bicchieri,  vasi e  oggetti decorativi, come il cuore rosso rubino o il vaso Océanie (2001), ancora oggi un best-seller. Negli anni ‘90, Catherine Noll e Evelyne Julienne disegnano le prime collezioni di bijoux Baccarat. Oggi la Maison collabora regolarmente con i più audaci creatori contemporanei di gioielli come Philippe Airaud  e Stefano Poletti, Peggy Huynh Kinh e Elie Top, designer di successo dei gioielli Lanvin.A partire dal 1992, Marcial Berro, Andrée Putman, Claude Lalanne, Jean Boggio, Savinel&Rozé e Mathias collaborano regolarmente con Baccarat creando pezzi eccezionali: la linea Mille Nuits di Mathias, iniziata con i lampadari, viene oggi declinata in oggetti art de la table, ed è una delle collezioni emblematiche della Maison. Gli anni 2000 segnano per Baccarat una svolta decisiva verso la contemporaneità e il design. Nel 2003, Philippe Starck  viene scelto per ideare la fantastica decorazione della Maison Baccarat, a Parigi, in Place des Etats-Unis, leggendaria residenza parigina di 3000 mq, dimora di Marie-Laure de Noailles, cui seguirà nel 2008 la Maison Baccarat a Mosca. Le due esperienze hanno segnato l’inizio di una collaborazione che porterà  a prodotti come il lampadario Zénith noir nel 2003, alla collezione Darkside nel 2005, al candeliere Our Fire nel 2006 e all’umoristica sospensione Hic! Nel 2000 l’incontro con il designer italiano Ettore Sottsass e l’architetto designer William Sawaya nel 2004 che rappresentano  segni di evoluzione. Seguiranno  collezioni firmate Kenzo Takada e Arik Levy, che interpretano liberamente i codici dell’illuminazione tradizionale. Nel 2006, Stéphanie Balini, firma per Baccarat la collezione Damoiselles: bicchieri d’eccezione, che riprendono le linee guida della creatività della Cristalleria. Nel  2009 il designer spagnolo Jaime Hayon con la collezione Crystal Candy Set:  unione di cristallo e ceramica. Nel 2010:  inizio di un sodalizio con il designer olandese Marcel Wanders: l’originale collezione United Crystal Woods. E  lo studio iniziale di una collezione Outdoor/Indoor del designer di illuminazione Yann Kersalé, il più stretto collaboratore dell’architetto Jean Nouvel. Il 2011 per Baccarat è l’anno della luce: in occasione del Salone del Mobile Euroluce 2011,, presenta Baccarat Highlights, firmata da Jaime Hayon, Arik Levy, Alain MoattiHenri Rivière, Yann Kersalé, Philippe Starck, Michele De Lucchi ed Eriko Horiki. Baccarat Highlights è una collezione corale costituita da sette progetti diversi che scompone la luce come fonte infinita. Il cristallo si sposa ai materiali più inattesi e la tecnologia LED risveglia i mitici lampadari: giochi di combinazioni e strutture stupefacenti. Il 2011 è anche l’anno che segna il 170° anniversario di Harcourt , il più antico bicchiere Baccarat nato nel 1841, da 170 anni in produzione  con una grande esposizione presso la Galerie-Musée Baccarat 11, Place des Etats Unis, Parigi.  Nel 2012 per il Salone del mobile, Baccarat presenta in anteprima collezioni come: Château Baccarat, bicchieri da degustazione ideati  per soddisfare le esigenze  dei sommelier  e degli amanti del bere: perfetti per svelare la quintessenza e la personalità di ogni vino.  I bicchieri e i vasi Variations di Patricia Urquiola, che reinventa i principi dell’intaglio e proietta ogni forma in colorama;  e Crystal Dream, i lussuosi tavolo o consolle in cristallo nero, firmati da Philippe Starck. Al Salone del Mobile Euroluce 2013  viene presentata la nuova collezione Baccarat Highlights: collaborazioni prestigiose  con Philippe Starck, Louise Campbell, Arik Levy, Jaime Hayon, Fernando e Humberto Campana, Jean Marc Gady, Philippe Nigro.Ne risulta una collezione incredibile e  di forte impatto visivo: dall’inedita fusione del cristallo Baccarat con il vero di Murano per opera di Starck, al connubio del bambù e del cristallo riciclato dei fratelli Campana, fino ad arrivare al lampadario “imperfetto” di Louise Campbell e alle pareti luminose di Levy. Il 2013 segna anche l’inizio dei festeggiamenti previsti per i 250 anni della Maison nel 2014. In giugno, l’apertura dell’imponente flagship store su Madison Ave a New York e la pubblicazione del libro che ripercorre i due secoli e mezzo di storia di Baccarat. Il termine Baccarat  fa parte del vocabolario Petit Robert della lingua francese come sinonimo di “cristallo” con la seguente definizione: Baccarat n.m. “(1898, da Baccarat, nome di città): fabbrica di cristallo. Bicchieri in baccarat”. Vi segnalo che il nuovo amministratore delegato di Baccarat è Daniela Riccardi .La sede di Baccarat è all’interno di una residenza storica, al n° 11 di place des Etats-Unis a Parigi.Libro in vendita nei negozi, la versione deluxe ,cofanetto di lusso, con copertina rossa e custodia rigida, già in vendita su www.baccarat.com


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



lunedì 9 dicembre 2013

REGALI ESCLUSIVI PER NATALE: da SERGE LUTENS, SHISEIDO, CARITA


Edizioni limitate, esclusive per i regali di Natale . Le Vaporisateur Tout Noir di Serge Lutens  che contiene Fourrer Noir e Iris Silver Mist  le fragranze esclusive del Palai Royal  che arrivano per la prima volta in Italia. Metallo nero, linee essenziali, forme geometriche. Ispirato a quello di Nombre Noir, disegnato da Lutens nel 1980.  La confezione di vendita contiene un vaporizzatore interno e una ricarica, entrambi da 30 ml. Edizione limitata. Iris Silver Mist e Fourreau Noir sono due storiche fragranze Serge Lutens .  Iris Silver Mist è un profumo “costruito ricco di iris” con note olfattive di iris,  benzoino cinese, incenso.  Fourreau Noir 2009. Note olfattive di fava Tonka, lavanda, cacao. Curiosità: tonka è una fava scura da cui si estrae la vanillina e cresce in abbondanza su un albero dell’Amazzonia,profumo dolce.
Sheseido: Eau de Parfum  Gold Elixir . Edizione Limitata.  Una fragranza sensuale,  floreale con le note del Gelsomino Sambac e della Magnolia,  ambrata . Packaging che ricorda i giardini zen giapponesi. Note olfattive. Testa: magnolia,Pompelmo, Bergamotto, Pesca, Ananas, Rosa blu. Cuore: gelsomino Sambac, Fresia, Gardenia, Violetta, Giacinto, Mughetto, Fiore di Loto, Rosa Cinese. Fondo: Vaniglia, Patchouli, Legno di Cedro, skin Musk, Muschio Bianco, Note marine, Ambra, Incenso. Maestro profumiere Michel Almairac. La sua ispirazione nasce dal contrasto e dalla sinergia fra le trame di due sontuosi tessuti dorati , organza e  seta in un sensuale intreccio. Ne risulta una fragranza delicata e sensuale, floreale ambrata. Il packaging. Design lussuoso, ispirato all’arte giapponese dei Kare-sansui i giardini zen giapponesi. Presenti nei templi zen dedicati alla meditazione. I Kare-sansui ricreano paesaggi idealizzati in miniatura, con valore simbolico. Si caratterizzano per le  linee curve tracciate con maestria intorno alle rocce per evocare le onde del mare sulla sabbia e sulla ghiaia. Presenti pietre come rappresentazione di montagne. Ne scaturisce un senso di pace .Sul flacone ritroviamo fluenti linee dorate che avvolgono il vetro.  L’artista che lo ha ideato è Marehide Susuki  il Maestro della pittura Sumi-e (la forma d’arte in cui i soggetti sono dipinti con inchiostro nero) e ideatore del packaging della prima fragranza ZEN del 1964. Vibranti le pennellate  che scorrono sul vetro. Carita : per il Natale propone un  prezioso cofanetto  che racchiude  l’eleganza della maison parigina. Coffret  Noël Eau de Parfum. Insieme alla fragranza simbolo della Maison in omaggio l’elegante versione prét-à-porter. Eau de Parfum Carita è una fragranza raffinata, femminile. Il tema floreale  e cipriato,  si sviluppa sulle note di ambra, rosa, violetta e iris. Nel cofanetto Eau de Parfum 100 ml e Purse Spray Eau de Parfum 7 ml














SHISEIDO : LINEA IBUKI

                           
La linea Shiseido Ibuki nasce da una  scoperta scientifica: uno  stile di vita  non idoneo, l’alimentazione,lo stress, causano la contrazione delle cellule epidermiche che favoriscono gli  inestetismi cutanei come  aridità, pori dilatati, brufoli.  Questa  linea comprende  7 prodotti per idratare, perfezionare, prevenire.  Sono prodotti da mixare in base al proprio tipo di pelle. Tra questi :  Ibuki Refining Moisturizer 24 ore. Idrata la pelle per tutto il giorno e la rende uniforme e levigata.  Grazie alla sua formula multiattiva riduce la visibilità di pori evidenti, eruzioni cutanee, segni dell'acne, ruvidità. Ideale contro la disidratazione.
Ibuki eye correcting cream ,
 
texture leggera . Crema indicata per il contorno occhi , molto rinfrescante. Grazie all’ Estratto di Lempuyang contrasta occhiaie, gonfiore e linee sottili. L’ Inner Derma Light Enhancing Powder illumina le zone d’ombra fin dagli strati interni. La vitamina E, v-E Acetato ed Estratto di Houttuynia Cordata riduce il gonfiore. Si applica mattino e sera come ultima fase del trattamento. Da picchiettare delicatamente sulla zona del contorno occhi,  con i polpastrelli delle dita . Alla base dei prodotti Ibuki  c’è il Phyto resist complex : un esclusivo complesso composto da estratti vegetali puri che promuove il ciclo fondamentale di rigenerazione della pelle.  Ha 3 azioni: rinforza la membrana basale, garantisce una resistenza ai fattori esterni; riempie e idrata, previene e  contrasta la contrazione delle cellule epidermiche. Il trattamento quotidiano deve essere fatto  mattino e sera per detergere, riequilibrare, idratare. E’ il “Beauty ritual Shiseido “.Curiosità. Il significato di Ibuki :Come la natura resiste ai rigori dell’inverno per poi rifiorire in tutto il suo splendore in primavera, anche la pelle possiede una forza interiore,un respiro che porta con sé bellezza e perfezione. In Giappone, questo respiro è noto come Ibuki.






sabato 7 dicembre 2013

VIAGGIARE : La PREMIÈR DI AIR FRANCE

                                
Tempo di vacanze : concediamoci il lusso della  Premièr  Class di Air France. Attenzione, raffinatezza, modernità . Sin dall´arrivo all´aeroporto Paris-Charles de Gaulle, terminal  2, godrete di un servizio esclusivo con percorso previlegiato,  proposto per la Première d’Air France. Prima di presentarvela vi introduco subito nell’esclusivo mondo della ristorazione a bordo. La Première :  Una « table » curatissima. Servizio personalizzato per il passeggero . E’ un momento di piacere gastronomico e relax. Si scelgono i piatti quando si desidera. E’ « art de recevoir à la française » : dalla qualità del cibo all’Arte della Tavola .Gastronomia : altissimo livello un ristorante gourmet “in volo “. Alla guida Studio Culinaire Servair, presieduto da Joël Robuchon, chef di fama internazionale 25 stelle michelin, con accanto Guy Martin, chef stellato del Grand Véfour e Jacques Le Divellec,  chef  conseil  Servair   .  De s. a d. : Guy Martin, Joël Robuchon, Bruno Gousseau, Jacques Le Divellec, et Michel Quissac.  Vi propongono un menù creativo con le loro ricette : cucina moderna mescolata alla tradizione dei classici francesi.  Naturalmente si rispetta la missione della gastronomia francese : qualità dei prodotti e stagionalità, loro  sapori  e le denominazioni francesi. Dalle quenelles di papaya alle spezie,  al foie gras de canard au naturel,   alle vellutate. Velouté de cèpes  ( vellutata di porcini ) . Entrée : le rémoulade de céleri et de pommes vertes aux langoustines ( sedano, mela  verde con scampi ).  Rémoulade de langoustines. Tra i piatti principali :  Pintade laquée ( faraona laccata ), e  un prelibato  « filet de boeuf poêlé sur une tranche  d’aubergine acidulée et avocat, accompagné de son jus à la tomate rehaussé au poivre du Sichuan» ( filetto di bue stufato su una fetta di melanzana acidulata e avocado, accompagnato da sugo al pomodoro e pepe di Sichuan. ).  Per quanto riguarda i desserts : alla partenza da Parigi la celebre pasticceria Lenôtre prepara la carta.   Verrine pannacota fruits rouges Lenôtre. Tutti i dettagli gastronomici  vengono curati : dal pane caldo e croccante, ai formaggi di vario tipo serviti su ardesia, insalate, sorbetti e frutta fresca. Corbeille de pain en métal martelé,  Service de fromages sur ardoise, Corbeille de fruits en métal martelé, Assortiment de sorbets. Bar aperto, per consentire ai passeggeri di bere in qualsiasi momento. Arte della Tavola: raffinata. Importante la presentazione dei piatti . Vasellami e accessori  dedicati. Le salse sono servite a parte nelle salsiere.  I piatti sono in  porcellana bianca con un bordo beige esclusivo per la Premier. Tavoli apparecchiati in bianco. Il set di posate sul tavolo è composto da 6 pezzi, racchiusi in telo con nastrino rosso. La cave La Première : una selezione di grandi vini.  Da anni il famoso Sommelier Olivier Poussier seleziona la carta dei vini e champagne "cuvée spéciale".  I vini selezionati  sono idonei anche all’ambiente di una cabina di volo. Vecchie annate che richiedono una preventiva decantazione vengono escluse. Anche i bicchieri sono studiati appositamente per la degustazione. Non mancano  liquori e tè e tisane Hédiard.  Feste di fine anno 2013 a bordo : menù speciali creati dagli chef. Festeggiare in viaggio, in cielo. Dicembre e gennaio : la Premiere  è ancora più esclusiva. Nuove proposte gourmet degli chef . Disponibili su tutti i voli a lungo raggio della compagnia in partenza da Parigi, New York, Los Angeles e Tokyo. Foto piatti :  Entrée de Langouste ( entrée di aragosta ); Dos de bar poêlé, fondue de poireaux ( branzino con fonduta di porri) ; Mignonnettes de porc laquées aux épices ( bocconcini di maiale laccato alle spezie) ; Confit de Canard effiloché à la truffe  ( confit di anatra cotta nel suo grasso, e tartufo); Filet de Barbue poêlée à l'huile de menthe e gnocchi à la ricotta (filetto di pesce Barbue , pesce gatto , all’olio di menta e gnocchi di ricotta). Galette des rois: delle fave Air France firmate da Lenôtre! Per la prossima festa dell'Epifania la pasticceria Lenôtre ha creato 6 fave ( figurine )  inedite in edizione limitata. ). Sono  nascoste alll’interno del dolce tradizionale francese.  Omaggio alla compagnia Air France. Per i collezionisti una confezione particolare. Dal 15 dicembre 2013. Conosciamo ora la Première. Quando arrivate  , all’esterno ,  un addetto si prenderà cura di voi, dei bagagli ,del check-in, e vi accompagnerà nella lounge La Première.  Uno spazio di design,   progettato dall'architetto Didier Lefort , decorato con  opere d'arte contemporanea.  Uno spazio dedicato al relax e alla ristorazione. Già prima di arrivare in aeroporto potrete prenotare il vostro menù. La cucina del ristorante  prevede piatti creati da Alain Ducasse per Air France, vino e Champagne  che includono   annate della cantina Air France. A tavola o a buffet. Prima colazione, pranzo, spuntino, cena .Drink, selezioni di acque minerali. Per il benessere un centro dedicato  per cura viso, corpo e massaggi . Studiati per i viaggiatori. Possibilità di doccia, parrucchiere con prodotti  Biologique Recherche. Il personale vi informerà sulla partenza . Ascensore con accesso esclusivo. Macchina per arrivare all’aereo. Poltrona a bordo. La poltrona assume una posizione letto orizzontale di 2 metri. Automassaggio.  Materasso, piumino, una coperta di lana merino , cuscino piuma  antiallergie,  federe ricamate .Contenitori  per gli effetti personali. Tavolino per pranzare o lavorare. Grande tablet, telefono individuale, luci soffuse e una lettura ottica lampada fibra. Disponibile custodia per le scarpe, pantofole, completo da viaggio, trousse per il viso e per il corpo, per idratarsi e rinfrescarsi , maschera di riposo .Si accede direttamente al corridoio centrale. Servizio discreto del personale attento per ogni esigenza. Un viaggio così può essere considerato “ un regalo “. Foto per gentile concessione copyright Air France.
 
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