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mercoledì 14 febbraio 2018

BOLOGNA MOSTRA “GIAPPONE STORIE D’AMORE E DI GUERRA “









    


A Palazzo Albergati, Bologna , dal 21 marzo - 29 luglio 2018, si terrà una importante mostra dedicata al Giappone classico: da Hiroshige a Utamaro, da Hokusai a Kuniyoshi:  grandi artisti dell’Ottocento giapponese.  Foto in apertura : Kitagawa Utamaro (1753-1806) Chōji-ya no uchi Hinatsuru, Hinatsuru della casa .  Chōji . serie: non titolata (Tayū shū). Oltre 200 opere che mostrano il Mondo Fluttuante dell’Ukyo. Yōshū Chikanobu (1838-1912), Tango Ama no Hashidate, Ama no Hashidatenella provincia di Tango, serie Meisho bijin awase, Raffronto di belle donne e luoghi famosi.  In mostra :  geisha e samurai , donne bellissime, mondi visionari e paesaggi bizzarri, attori kabuki, animali fantastici, eroi leggendari.
Andō Hiroshige
(1797-1858). Keiwaizaka Shōshō .serie, Soga monogatari zue . Keisai Eisen (1790-1848), Yoshiwara no yoru no ame, notte di pioggia allo Yoshiwara serie: Edo hakkei, otto vedute di Edo. Opere che si calano per l’occasione nella elegante e raffinata atmosfera del periodo Edo (1603-1868).  Un  percorso  che si snoda tra il  mondo femminile delle Geisha e delle Ōiran (le cortigiane d’alto rango) il racconto della nascita dell’ukiyo-e e le famose stampe Shunga ricche di erotismo, i leggendari guerrieri samurai, le opere che ritraggono gli attori del teatro Kabuki e Nō ,   senza dimenticare quelle che rappresentano il mondo della natura :paesaggi, fiori , uccelli . Esposti anche kimono, ventagli, fotografie, vestiti di samurai. Uno spaccato sulla vita dell’epoca in Giappone. Numerose le attività didattiche e collaterali : la cerimonia del tè, la creazione degli origami,  ecc.  Arte, bellezza, storia del Giappone. Da scoprire. Con il patrocinio del Comune di Bologna la mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e curata da Pietro Gobbi. Sede  Palazzo Albergati, Bologna. Dal 21 marzo - 29 luglio 2018   www.palazzoalbergati.com  www.arthemisia.it  Orario apertura Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00. (la biglietteria chiude un’ora prima) . Informazioni e prenotazioni gruppi Tel  +39 051 030141














martedì 24 ottobre 2017

Y KIMONO NOW al Filatoio di Caraglio





Prorogata fino al 19 novembre 2017 la Mostra al Filatoio di Caraglio – Via Giacomo Matteotti, Caraglio (CN).  Y KIMONO NOW PERCHÉ KIMONO OGGI. Centinaia di kimono originali, per far conoscere la cultura, l’estetica del Giappone. Kimono dal 1868/1964 provenienti dalla collezione dell’artista e textile design americana Nancy Stetson Martin.  “…In Asia il decoro parla” afferma Nancy Martin Stetson. La mostra si snoda in  4 sezioni . La 1 sala dedicata alle stagioni : il ciclo della natura . L’armonia dell’uomo con essa. Anche il decoro del kimono la rispetta. Rugiada notturna,  piante, fiori, foglie, animali. Un racconto su stoffa . Il poeta Kenkō nel XIII secolo descrisse come “la struggente bellezza del mondo”.  Anche la tintura ne diventa testimone.  Sala 2 il paesaggio. La rappresentazione dei paesaggi si ispira a  racconti e miti della letteratura classica.  L a letteratura vi introdurrà in sala. Il mondo rurale leggendario, la poesia, le canzoni tradizionali. Particolari le fodere interne di alcuni kimono:  dettagliati dipinti a china sono  testimonianze rare perché l’ inchiostro nel tempo spesso  provoca la polverizzazione della seta. Sala 3 dedicata all’acqua. Prevalgono fluttuanti sfumature di indaco .   L’elemento acqua  in Giappone rappresenta un culto. Non solo per il decoro e l’arte ma anche per pratiche rituali. Sala 4  kimono, arte, moda. Il kimono ha suggerito spunti creativi in Giappone e nel mondo. Anche artisti occidentali dalla fine del 1800 a oggi. Tra le opere in mostra o. Le dolci  figure femminili  dell’  artista Yoshiyasu Tamura. L a struttura del kimono nasconde le forme femminili con estrema grazia. Importanti creatori   giapponesi tra cui Issey Miyake, Yohji Yamamoto e Rei Kawakubo di Comme des Garçons ne hanno indagato l’estetica. Nel corso della mostra vengono  accostate immagini, suggestioni, sfilate, video. Nancy Martin Stetson ha raccolto e selezionato i kimono nei mercati tradizionali giapponesi per oltre 40 anni.  Il Filatoio di Caraglio,  antico setificio in Europa ancora esistente, è stato recuperato come museo e spazio espositivo. Una scelta quindi non casuale. Nel 1868 , con la restaurazione Meiji i setaioli italiani erano  già in Giappone  per l’approvvigionamento dei bachi giapponesi. Furono i semai, i setaioli italiani in Giappone, i primi ad instaurare un importante rapporto di fiducia e conoscenza con questo paese. Tra i semai piemontesi, uniti nella “Società Bacologica Torinese”, alcuni erano proprio di Caraglio.Ricordiamo che a fine Ottocento molti artisti vennero influenzati dall’estetica giapponese. Vincent Van Gogh , Gustav Klimt, Claude Monet, fino a Mondrian e Maria Lai.  “Il linguaggio del decoro va studiato – sostiene Nancy Martin Stetson – il suo luogo di esposizione privilegiato è il kimono che ci fa intravedere un mondo ordinato e forse felice, raccontato in segniÈ questo mondo, attraverso i suoi motivi, i suoi pattern e i suoi colori, che vogliamo raccontare”. I kimono esposti provengono da una preziosa collezione privata, composta da oltre 700 kimono quotidiani e destinati alle cerimonie familiari del periodo Meiji (1868-1912), del breve periodo di pace Taishō (1912/1926) e del primo ventennio del periodo Shōwa (1926/1945). Catalogo a cura di Paola Gribaudo edizione Gli Ori. Informazioni: Fondazione Filatoio Rosso - tel. 0171 610258, 0171 618300  e-mail: info@fondazionefilatoio.it Mostra promossa e realizzata da FONDAZIONE FILATOIO ROSSO, COMUNE DI CARAGLIO. Foto per gentile concessione ©. Foto in apertura Nancy Stetson Martin @gianni pezzali.Kimono03;  Foto 2 collage Nancy  Martin Stetson Kimono 4 -5; Foto 3 Nancy  Martin Stetson Kimono1; Foto 4 Zembu collage











venerdì 5 luglio 2013

PARIGI MUSEO GUIMET : TSUTSUGAKI Arte Tessile INDIGO Giapponese

                                 
Sempre  al  Musée des arts asiatiques Guimet di Parigi inizierà  il 10 luglio 2013 un’esposizione molto particolare  « Tsutsugaki , Textiles indigo du Japon »:  direttamente dal Giappone, per la prima volta , vere opere d’arte tessile, 筒描 tsutsugaki, provenienti da una collezione privata giapponese e  una dozzina di pezzi del prestigioso fondo Riboud che appartiene  al Museo Guimet. Foto in apertura: 14. Kimono pour la nuit (yogi), motif Baku (tapir mangeur de mauvais rêves), Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Shinichi Yamasaki. Il Tsutsugaki (de tsutsu, « tubo » et de gaki, « disegno») è una particolare tecnica di tintura indaco che viene utilizzata con decorazioni  realizzate con pasta di riso. Le più antiche testimonianze  risalgono al XVI secolo. La sua fama deriva da come sono state realizzate: quasi invisibili i tessuti, la forza dei loro colori e la qualità dei loro disegni. Come una firma degli artisti . Si crede che i più  famosi abbiano creato dei loro motivi particolari con questa tecnica.  Il tsutsugaki nasce in epoca Muromachi (1337-1573),  e raggiunge l’apice nel periodo Edo (1603-1868). 09 Utagawa Kuniyoshi, Saito Oniwakamaru (Oniwakamaru de la région de Saito, temple d’Enryakuji), Japon, fin du Bunsei, années 1820, estampe, photo : Shinichi Yamasaki. Considerata una forma d’arte popolare è però un processo creativo complesso che coinvolge disegnatore,  artigiano e  tintore.   Motivi.  Ogni motivo di decoro dei tessuti  rappresenta un valore simbolico: di buon auspicio augurando lunga vita e prosperità per i proprietari.  Si differenziano in base alle regioni:  a  nord-est del Giappone  troviamo una dominanza  di scimmie. 18 Tissu recouvrant la croupe d’un cheval (shirigake), motif de Singes attrapant des pieuvres, Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Yasuhiro Kobayashi;17 Tissu recouvrant la croupe d’un cheval (shirigake), motif de Singes attrapant des pêches, Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Yasuhiro Kobayashi.  Nel Kyushu, a sud-est dell'arcipelago, shishi , leone giapponese 10.Tissu pour la danse du lion chinois, motif de la Chevelure de lion chinois, Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Yasuhiro Kobayashi. E il drago : 13 Dessus de lit (futon), motif Dragon et nuages, Bashou (bananier japonais), trésors et bijoux bouddhiques, pivoines, Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Yasuhiro Kobayashi. che richiedono  colori particolarmente vivi. Uso. Inizialmente riservato per eventi  e cerimonie importanti  collettive e familiari: nascite, matrimoni, decorazione degli altari per le cerimonie religiose. Poi diviene  simbolo della vita quotidiana : Kimono: 05. Long costume pour enfant (nagagi),

motif de Pins, fleurs de cerisiers, panier de fleurs et garçons chinois, Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Shinichi Yamasaki.07 Veste de pompier (kajibanten), motif Jorougumo (Femme démon et araignée Joro), Japon, toile de coton, tsutsugaki, , photo : Shinichi Yamasaki.08.Veste de pompier (kajibanten), motif Saito Oniwakamaru (Oniwakamaru de la région de Saito, temple d’Enryakuji), Japon, toile de coton, kakie (motifs peints au pinceau et à la teinture), photo : Shinichi Yamasaki.15Guimet. 15 Kimono pour la nuit (yogi), motif Sotestu (arbre japonais) et chiens occidentaux, Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Yasuhiro Kobayashi. 33. Veste de pêcheur (maiwai), motif du Festin de trois des sept divinités du Bonheur (Shichifukujin), Japon, période Meiji, fin du xixe-début du xxe siècle, tsutsugaki et katazome (peinture par réserve au pochoir), musée Guimet, legs verbal Krishnâ Riboud, 2003 – MA 11614 (AEDTA 3767). Presenti coperture per dorsi di cavalli : 16 Tissu recouvrant la croupe d’un cheval (shirigake), motif de Carpes remontant le courant, Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Yasuhiro Kobayashi. Dettaglio del motivo « carpe » . Per il letto ”futon” : 03 Dessus de lit (futon) monté sur paravent, motif Kikujidou (page aux chrysanthèmes), Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Yasuhiro Kobayashi. 01.Dessus de lit (futon), motif Mont Horai, Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Yasuhiro Kobayashi. 02.Dessus de lit (futon) monté sur paravent, motif Urashima Taro, Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Yasuhiro Kobayashi. 11.Dessus de lit (futon) monté sur paravent, motif du Mont Fuji, faucon et aubergines, Nouvelles années, meilleurs rêves, Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Yasuhiro Kobayashi. 12. Dessus de lit (futon), motif Hô-ô (phénix chinois), paulownia, trésors et caractères chinois de la Chance, Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Yasuhiro Kobayashi .06.Dessus de lit (futon), motif Yamanba (la Dame de la montagne) et Kintaro, Japon, toile de coton, tsutsugaki photo : Yasuhiro Kobayashi. Tessuti che si utilizzano per confezionare pacchetti « furoshiki “:04.Tissu d’emballage (furoshiki), motif
Shoujou (démon de la mer), Japon, toile de coton, tsutsugaki, photo : Yasuhiro Kobayashi. Tsutsugaki è la vera espressione della cultura giapponese
. Scompare alla fine della seconda guerra mondiale. In esposizione “opere “ meravigliose  della collezione privata.  Unico il tsutsugaki  appartenuto a Léonard Foujita. Presenti anche opere della collezione Riboud del  Museo  Guimet. Da non perdere perché rappresentano delle opere d’arte tessile grazie alle decorazioni , agli incredibili colori, a quanto esprimono .L’esposizione è organizzata  dal musée national des arts asiatiques Guimet et Ueki et Associés Pubblicazione :  Tsutsugaki, textiles indigo du Japon. Coedizione di Editions Hermann, de Ueki& Associés et du musée Guimet. Ilustrazioni a colori .Foto per gentile concessione © Musée Guimet. CopyrightDR  Dal 10 luglio al 7 ottobre 2013. Musée Guimet . 6, place d’Iéna - 75116 Paris ; Tel : 01 56 52 53 00 Président du musée Guimet : Olivier de Bernon
 www.guimet.fr        www.franceguide.com      www.rendezvousenfrance.com