Durante la
visita al Museo , una sosta d’obbligo è
al ristorante le Saut du Loup des
Arts Décoratifs che si è rinnovato.
Bellissima la terrazza panoramica affacciata sui giardini du Carrousel. Ora, sei anni dopo l'apertura,
Stanislas Dewynter ha rinnovato il “
concetto” del ristorante invitando un
grande chef per creare una “carte” specifica,
valevole per un periodo di un anno. Il primo a partecipare è Marc Meneau 2 stelle Michelin
che si caratterizza per la sua ricerca dedita alla perfezione. Marc
Meneau, assistito da Jérôme Aubert, ha creato per il ristorante due carte. La "Côté
jardin" è destinata alla terrazza e allo spazio
inferiore : l’accento è sui prodotti stagionali e la loro valorizzazione. I piatti seguono questa tendenza. Tutto in sintonia con il luogo del Le Saut du Loup. Foto per gentile concessione Le Saut du
Loup © DR. Ristorante : Le Saut du Loup. Restaurant , terrasse, bar . 107, rue de Rivoli – 75001 Paris.
O accesso da les jardins du
Carrousel. Telefono +33 01 42 25 49 55
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quiete nel giardino zen di Fudenji
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martedì 9 luglio 2013
PARIGI : RISTORANTE LE SAUT DU LOUP
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PARIGI MUSEO DES ARTS DĖCORATIFS: la mécanique des dessous

Restiamo sempre a Parigi. Vi segnalo un’esposizione “La
mécanique des dessous, une histoire indiscrète de la
silhouette » in corso
al Musée des Arts Décoratifs.. Oltre
duecento pezzi di collezioni pubbliche e private francesi e straniere . Sono gli
artifizi utilizzati dalla moda per
sottolineare il corpo, la silhouette , di uomini e donne, dal XIV secolo ai giorni
nostri.
Per la
prima volta in mostra: corsetti, bustini, anche quelli “estremi” che
procuravano costrizioni fino quasi allo svenimento.Strutture realizzate con stecche di balena, cerchi per
far risaltare gonne. Stringhe ,
cuciture, cerniere, tessuti , “coulotte”, crinoline, 'push up' . Altro
che sotto il vestito niente ! 1(foto in apertura). Panier à coudes articulé, vers 1770, et corps à baleines, vers 1740-1760, Paris, Les Arts Décoratifs, collection
Mode et Textile et dépôt du musée de Cluny © Patricia Canino. 2.
Faux-cul dit « strapontin », 1887,
Paris, Les Arts Décoratifs,collection UFAC © Patricia Canino. 3.
Corset, vers 1860-1870, Vancouver, collection Melanie Talkington ©
Patricia Canino 4.
Tournure cage, modèle « papillon », vers 1872, Paris, collection Falbalas © Patricia Canino. Particolari
le vertugadins (gonne con cerchi di rattan o metallo rinforzato). Dopo il
1870, la sottoveste di balene scompare e viene sostituita dal 'fauxcul',
'coda di Gambero' che dona alle donne un profilo sinuoso “ a oca”. Nel
‘900 la biancheria intima si evolve con materiali e
tecniche di lavorazione per sottolineare il corpo : aumentare i seni,
comprimere la pancia, i fianchi. Poi
grazie a Nicole Groult, Paul Poiret e Madeleine Vionnet la moda ritorna alla linea «naturale». Nell’esposizione
anche reggiseni, e guaine: capi che possono
soddisfare requisiti di bellezza senza chirurgia ediete. La storia del
corsetto, della crinolina è stata ripresa da grandi stilisti come Thierry
Mugler
:9. Thierry
Mugler, Prêt-à-porter, printemps-été 1992 © Guy Marineau, Jean
Paul Gaultier : 10. La mariée, Jean Paul Gaultier, Gaultier Paris, Haute
couture,automne-hiver 2008-
2009, collection « Les Cages »© Guy Marineau., Rei
Kawakubo
per Comme des Garcons, : 5. Comme des garçons,
Prêt-à-porter, printemps-été 2012, Paris, Les Arts Décoratifs, collection Mode
et Textile© Patricia Canino. Oltre a Christian Lacroix e Vivienne Westwood,
ecc che hanno “progettato” capi particolari. Tra i capi
esposti : 6. Soutien-
gorge, vers
1925, Paris, Les Arts Décoratifs, collection
Mode et Textile © Patricia Canino. 7.
Corps à baleines, 1770-1780,
Paris, Les Arts Décoratifs, dépôt du musée de Cluny © Patricia Canino. 8.
Lejaby, Guêpière « Irrésistible », 1951-1952,
Valenciennes,Association
de Préfiguration du Musée du Sous-Vêtement ©Patricia Canino. Oltre ai vestiti anche manichini con
ricostruzioni particolari delle strutture, ma identiche al passato . Catalogo : 256 pag., 200 illustrazioni. Édition Les Arts
Décoratifs. Foto di Patricia Canino
Pubblicato sotto la direzione di Denis Bruna.
Nuovo direttore. In accordo
con il Ministro de la Culture et de la
Communication Madame Aurélie Filippetti, Jean-Jacques Aillagon, Président des
Arts Décoratifs, è stato nominato
Olivier Gabet, come conservatore del patrimonio e direttore del Musées
des Arts Décoratifs. Dal 2 septembre
2013 succederà a Béatrice Salmon. (Olivier Gabet, Directeur des musées des Arts
Décoratifs © Les Arts Décoratifs, Photo Erika Da Silva) Il
Museo delle Arti Decorative, fondato nel XIX secolo, si prefigge di
esporre la bellezza attraverso le arti decorative, dal medioevo al XXI secolo.
Gioielli, mobili, ceramiche, giocattoli,
dipinti religiosi, arazzi. Le opere vengono presentate in varie sezioni. E’
nell’area Marsan del Louvre. Foto per
gentile concessione©Les Arts Décoratifs©Luc Boegly. Museo lato giardini du Carrousel.
Esposizione fino al 24 novembre 2013. Musées des arts décorati fs 107, rue de Rivoli –
75001 Paris. Téléphone : +33 01 44 55 57
50. Métro : Palais-Royal, Pyramides, Tuileries










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