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martedì 25 giugno 2013

GIAPPONE : GALATEO A TAVOLA

                              
Cibo e galateo a tavola. Nei miei viaggi in Giappone  ho appreso che la cucina è un’arte. Non solo nella presentazione delle pietanze ma anche nel modo di degustarle. Mi hanno insegnato ad iniziare prima con un sapore, poi passare al successivo. Questo per dar modo alle papille gustative di apprezzare il cibo servito. La presentazione dei cibi poi è spettacolare, artistica : un piacere per gli occhi. L’arte di disporre il cibo varia a seconda delle stagioni e degli ingredienti.  Il vasellame utilizzato è molto particolare in perfetta sintonia con le pietanze servite. Nelle ceramiche e porcellane  , all’interno, spesso  disegni che ricordano antichi dipinti, anche ricordi di ukiyo-e  di stile figurativo, rappresentazione del mondo fluttuante;  delicati  motivi floreali  bianco blu , motivi intrecciati con uccelli  e fiori. Il vasellame può essere in lacca, porcellana, ceramica, legno. Vengono utilizzate e presentate a tavola in colori  e modelli diversi.  Colori che si armonizzano con il nero e il rosso delle lacche. Ciotola con coperchio in lacca. Le ciotole  servono per il riso,  zuppe e brodo.  Anche quella per il tè può presentare le stesse caratteristiche di fini  decori. Posto d’onore :in Giappone questo posto, riservato a una persona importante, non è a capotavola ma davanti al famoso tokonoma.  E’ una nicchia che troviamo sia nelle case tradizionali che in vari luoghi. Al suo interno si può trovare una antica calligrafia, o un raffinato ikebana ,composizione floreale tipica giapponese. Una vera rappresentazione artistica floreale. L’ospite volta le spalle al tokonoma .Senza dimenticare il galateo a tavola ! Ricordate che in Giappone il galateo è raffinato . A tavola è importante osservarlo. Se siete in un ristorante tradizionale le scarpe si lasciano prima dell’entrata. Dopo il rituale saluto  viene  servita una salvietta bianca umida, calda, su un piccolo vassoio: serve per pulirsi le mani. Poi va riposta ,piegata, sul vassoio. Al posto delle posate si usano gli hashi, i bastoncini. Possono essere laccati,  in legno tradizionale, con varie fogge.  C’è una piccola base in ceramica, hashioki , per appoggiare la loro estremità che non deve toccare il tavolo. La posizione è orizzontale e parallela al tavolo. Gli hashi si tengono con la mano destra e con la sinistra si tengono le ciotole nel caso venga servito del cibo come il riso. In questo caso la ciotola si avvicina elegantemente alla bocca. Ricordate che il riso non va mai avanzato perché considerato un cibo sacro. Hashi: si tengono nella parte alta, tra pollice e medio, l’indice serve per muoverli. Il cibo non deve mai essere “infilzato “.Non sono difficili da usare basta fare un po’ di pratica. Ricordate di non  metterli puntati nella ciotola del riso o puntarli verso i commensali. Il sushi , riso ricoperto da pesce,  va intinto nella salsa di soia dal lato del pesce altrimenti il  riso si disfa. Alcuni estimatori lo mangiano con le tre dita della mano destra.  Generalmente  viene servita la bevanda tradizionale il sake. Ogni commensale serve il suo vicino, mai nel proprio bicchiere: se desiderate non riceverne più basta lasciare un po’ di liquido nel bicchiere. Altra bevanda è il tè verde con proprietà rinfrescanti, o dei tè tostati a seconda delle pietanze servite. D’uso i vari brindisi accompagnati dalla parola kampai.  Quando si porta una ciotola , o  tazza, alla bocca per bere si usano le due mani : si tiene nella parte inferiore  con la sinistra  e con la destra la si accompagna.  All’inizio del pasto si usa dire itadakimasu, buon appetito. Per ringraziare chi ha offerto gochismsama deshita, al termine arigato. Impossibile scrivere in merito alla cucina giapponese, non basterebbe un libro. Per finire vi segnalo un libro che amo particolarmente :Istruzioni a un Cuoco zen , ovvero come ottenere l’illuminazione in cucina, di Dogen – Uchiyama Roshi ( Ubaldini Editore ). Un testo che ci introduce  alle regole in uso nei monasteri zen. Regole che dovremmo osservare nella nostra vita quotidiana. “ preparare il pasto con attenzione “  “ riporre in alto le cose che vanno in alto e in basso quelle che stanno più stabili in basso “ . Maneggiare con cura gli attrezzi . Il ruolo del tenzo ( responsabile della cucina ) nei monasteri zen è molto importante : deve aver cura di tutta la comunità. Senza entrare nei dettagli del buddhismo vi consiglio di leggerlo. Foto in apertura “ Fucha –Ryori (Kanga-an)”per gentile concessione Copyright (C) City of Kyoto and Kyoto Tourism Council All rights reserved . Foto ©Mariagrazia Toniut






















 

martedì 12 luglio 2011

FUDENJI: ESTATE IN UN MONASTERO ZEN SOTO


                                                                         

Sulle colline adiacenti Salsomaggiore ( Parma ), immerso in uno spettacolare parco con tipico giardino zen,  si trova un Monastero buddista, Fudenji,  appartenente alla tradizione giapponese  Zen Soto Dal 31 luglio al 28 agosto 2011 si aprono le porte a chi vuole avvicinarsi alla pratica Zen e condividere, con i monaci, momenti di tranquillità, e le loro pratiche. Meditazione seduta (Zazen) .Meditazione in cammino (Kin-hin) .Recitazione dei Sutra - Incontri con il Maestro .Insegnamenti . Attività di lavoro.  Cucitura dell’Abito (Kesa).Calligrafia giapponese. Massaggi Zen . Qi Gong . Cerimonia del Tè .Pasti e utilizzo delle ciotole.
Il Monastero, detto “ il Tempio dell’altrove nell’altrove del tempo “, è un centro di spiritualità e cultura, aperto al dialogo e al confronto con le componenti d’avanguardia della cultura religiosa e scientifica contemporanea. Abate e guida spirituale del Monastero è il Maestro Fausto Taiten Guareschi, che insegnerà i principi fondamentali di questa antica disciplina buddista. Varie le modalità di partecipazione . 1) Fudenji giorno e notte Trascorrere un intero periodo a Fudenji condividendo tutto il programma . 2) Fudenji - giorno Trascorrere la giornata a Fudenji (dalle 8.30 alle 20.30).  pernottando in un  vicino Bed & Breakfast “Casa Daniela” o in un Hotel convenzionato nelle vicine città di Salsomaggiore Terme o Tabiano . 3) Fudenji – Terme Possibilità’ di integrare il soggiorno a Fudenji  con un programma di cure termali  nelle vicine Tabiano e Salsomaggiore. 4 ) Pomeriggi Zen Per gli ospiti delle vicine città termali possibilità di partecipare alle attività pomeridiane prenotandosi telefonicamente .  5) Fudenji - figli 31 luglio - 8 agosto Per tutti coloro che hanno figli e desiderano partecipare alle attività del monastero, l’Associazione Crescere, organizza, al Campeggio dell’Ortica, soggiorni per bambini e adolescenti, all’insegna del gioco, della disciplina e delle attività manuali a contatto con la natura. Per informazioni: Associazione Crescere Rosella Myoren 347-4662858. Alloggio Opzione 1: i partecipanti pernotteranno a Fudenji. Opzione 2 e 3: i partecipanti pernotteranno nel vicino bed & breakfast “Casa Daniela” o in Hotel convenzionati nelle vicine e accoglienti città di Salsomaggiore Terme o Tabiano (per questo contattare la segreteria entro e non oltre la seconda settimana di Luglio). Materiale necessario Sacco a pelo (solo per i partecipanti a Fudenji giorno e notte), occorrente per la toilette, un abito adatto alla meditazione, un abito da lavoro ed uno per le attività, un quaderno per appunti, un libretto dei Sutra reperibile eventualmente all’atto dell’iscrizione. Si può aderire all'intero periodo: 31 luglio - 28 agosto, ad un singolo periodo: 31 luglio-8agosto, 10-18 agosto, 20-28 agosto, a più di un periodo.Per accordi telefonare alla segreteria :  martedì, mercoledì e sabato dalle 8 alle 10 al 338-8594935; giovedì e venerdì dalle 10 alle 12 ai numeri 0524-565667 oppure 340-9222613.  Fudenji, Località Bargone 113 -Salsomaggiore  (PR)
http://www.fudenji.it/ 
Foto Fudenji.Copyright
Ufficio stampa Fudenji : Mariagrazia Toniut