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sabato 13 febbraio 2016

BIT 2016 INIZIATA LA GRANDE MANIFESTAZIONE DEDICATA AL TURISMO


Come premesso nell’articolo precedente è in corso questa importante manifestazione.  Girando tra gli stand . Inizio dal Giappone, Paese che amo particolarmente, presente al Pad.14- stand  B 05 –C 02. Allestimento che ci introduce al Paese con albero di fiori di ciliegio.  Signore in Kimono : dettagli dell’obi. Video con immagini illustrative : dai templi  Shokoku-ji Temple, To-ji Temple, Ninna-ji Temple, a momenti di vita quotidiana, arte e cultura, costume e società. In programma un ricco calendario di eventi: dalla calligrafia alla cerimonia del Tè. Ben suddivisi gli spazi dove potrete scegliere le vostre mete e scoprire quelle più adatte a voi.  Foto ©mariagrazia toniut. Per il soggiorno vi consiglio di alloggiare nei tipici Ryokan o Yado. Visitate il sito dei membri della Japan Ryokan & Hotel Association che propone una selezione, con criteri di valutazione,  accurata in base alle località.  Curata l’ospitalità.

Dormire sui futon , indossare lo yukata –kimono informale in cotone. Particolari quelli nelle località termali, dove rilassarsi negli onsen ( cure termali ).La cucina è molto importante e  rispetta le stagioni.  "Washoku" patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO  . (Altre informazioni dettagliate trovate in archivio .negli articoli dedicati a Expo 2015 ).  http://www.ryokan.or.jp/lang/it/Foto © Nello stand trovate anche le compagnie aeree Japan Airlines e Cathay Pacific. Ente del Turismo della Thailandia . Pad.14 B 9-C 10. Presente la nuova Direttrice degli uffici italiani dell’Ente del Turismo Thai, la Signora Rung Kanjanaviroj. Ci accoglie una signora in costume tradizionale che dipinge con maestria degli ombrellini di carta. Gli ombrellini sono un simbolo soprattutto per Bor Sang.  Due pannelli propongono ricette tradizionali : involtini di foglie ripieni Miang Khang e Crema con riso glutinoso di latte di cocco Kao Niao Sung Khaya. Ricette Involtini di foglie ripieni (Miang Kham) Gli involtini di foglie thailandesi sono un antipasto tradizionale, veloce e saporito: ciascun ospite versa gli ingredienti all’interno di una foglia di verdura fresca prima di chiuderla a cartoccio. La sapidità del contenuto crea un piacevole contrasto con la freschezza e croccantezza della verdura, sprigionando una piacevole piccantezza al primo assaggio. Questa preparazione, tipica dello street food thailandese è facilmente ripetibile in casa e a seconda dei gusti si può variare il piccante e la quantità degli ingredienti. Si tratta di un piatto molto salutare in quanto vengono normalmente impiegate erbe locali freschissime con proprietà spesso curative. Questa ricetta richiede un certo tempo di preparazione, con la sua miscela di noce di cocco, zenzero, foglie fresche, arachidi e peperoncino. Ingredienti per il ripieno:;180 ml (3/4 di tazza) di cocco grattugiato;2 piccoli lime, pelati e tagliati a cubetti; 90 ml (6 cucchiai) di scalogno, sbucciato e tagliato a cubetti; 90 ml (6 cucchiai) di arachidi tostate; 90 ml (6 cucchiai) di piccoli gamberetti essiccati;4-5 peperoncini freschi, tagliati in piccoli frammenti; 120 mg (4 once) di zenzero fresco, sbucciato e tagliato a cubetti. Ingredienti per la salsa: 1 cucchiaio di pasta di gamberetti, cucinare fino a renderla fragrante; 60 mg (2 once) di galangal fresco, tagliato a scaglie e arrostito fino a renderlo fragrante (vedi nota sotto);60 ml (1/4 di tazza) di cocco grattugiato, abbrustolito in forno a bassa temperatura fino a renderlo marroncino;120 mg (4 once) di piccoli gamberetti essiccati; 60 mg (2 once) di scalogni, sbucciati e tagliati grossolanamente; 1,5 cucchiaini di zenzero fresco, affettato;230 mg (8 once) di zucchero di palma (sminuito in piccoli pezzi); zucchero da tavola  (2 cucchiai); sale per il condimento. Metodo di preparazione per la salsa: In un mortaio, pestare insieme lo scalogno e il galangal. Aggiungere la pasta di gamberetti arrostita, zenzero, noce di cocco e gamberetti essiccati. Continuare a pestare nel mortaio fino a rendere il composto omogeneo. Togliere dal mortaio il composto e metterlo in una pentola con 360 ml (1,5 tazze) di acqua. Portare ad ebollizione a fuoco medio, aggiungete lo zucchero di palma e lo zucchero da tavola.  Abbassare la fiamma e lasciar cuocere, attendere fino a ridurre il tutto a circa 240 ml (1 tazza) o poco meno. Togliere dal fuoco e trasferire il tutto in una piccola ciotola. Foglie per il confezionamento: La scelta di quali tipi di foglie utilizzare dipende dai gusti personali. Alcuni usano lattuga o spinaci ma per ottenere un sapore autentico è necessario utilizzare le foglie fresche Cha-phloo (si possono trovare da ImportFood.com). Queste foglie sono note anche come foglie di betel, o Piper Sermentosum. In lingua vietnamita, queste foglie vengono chiamate La Lop. Come servire: Arrostire il cocco grattugiato in forno a bassa temperatura fino a renderlo leggermente marrone. Porre il cocco tostato in un piatto di portata. In piccole ciotole separate, organizzare ogni ingrediente necessario per il riempimento degli involtini. Prendere una foglia fresca da incarto in mano e piegarla una volta sul fondo e poi lateralmente fino a formare una tasca. Mettere circa 1 cucchiaino di cocco arrosto nella foglia insieme ad una piccola quantità di ogni ingrediente precedentemente preparato per il riempimento: creare una quantità delle dimensioni di un morso e sversare sulla parte superiore la salsa. Avvicinare infine alla bocca e….assaporare! Crema Thailandese con riso glutinoso in latte di cocco (Kao Niao Sung Khaya). Il riso glutinoso unito al latte di cocco è un dolce tipico della cucina thailandese. Il nome originale di questo dessert è Khao Niao Sung Khaya, letteralmente riso appiccicoso con latte di cocco, e il risultato finale dal punto di vista estetico è molto simile al budino di riso nostrano. La tipologia di riso utilizzato per la preparazione di questo dolce è il riso glutinoso, sticky rice, coltivato principalmente in Asia meridionale e così chiamato non perché contenga glutine ma perché, una volta cotto, risulta essere molto appiccicoso. Viene normalmente mangiato come dessert oppure per la colazione del mattino. Come gran parte dei dolci thailandesi anche questo piatto ha una forte influenza portoghese, adattata, però, ai gusti thai . Ingredienti per la crema:  1 tazza di latte di cocco ; - da ¾ a 1 tazza di zucchero di palma; - 4 uova Ingredienti per il riso glutinoso con latte di cocco;- 2 tazze di riso glutinoso;- 1 tazza di latte di cocco;- ¾ cucchiaino di sale; - ¾ tazza di zucchero . Crema Thailandese al cocco:  Mescolare insieme il latte di cocco, lo zucchero e le uova, sbattendo energicamente. Deporre il composto in una ciotola e metterlo a cuocere al vapore per 30 minuti. Una volta ultimata la cottura conservare in frigorifero per far fissare la crema. Sversare poi la crema sulla parte superiore del riso glutinoso al latte di cocco e servire come dessert. Riso glutinoso al latte di cocco:  Sciacquare il riso 2 volte ed immergerlo poi in acqua pulita per almeno 3 ore. Scolate il riso e riponetelo – avvolto in un panno di cotone o lino – nell’apposito contenitore per la cottura a vapore. Sarà pronto dopo circa 30 minuti.  Nel frattempo versare il latte di cocco in una piccola pentola. Aggiungere il sale e lo zucchero e far cuocere a fuoco medio, mescolando continuamente per evitare grumi. Quando si formerà una sorta di sciroppo, togliere immediatamente dal fuoco e conservare 3 cucchiai del liquido, che verrà utilizzato in seguito. Una volta che il riso sarà cotto, deporlo in una terrina e versarci sopra il restante latte di cocco. Mescolare bene fino ad ottenere una buona miscelatura fra gli ingredienti. Coprire e lasciare riposare per 15 minuti. Al momento di servire, versare il latte messo da parte in precedenza sul riso e completare aggiungendo la crema di cocco.

 
  Piatti con varie preparazioni di cibo. Numerose le località proposte. Per un matrimonio in stile Thai :  
il bellissimo Pimalai Resort, boutique hotel 5 stelle nel Lanta Marine National Park. Foreste tropicali, natura incontaminata e lusso discreto, esclusivo. Sulla spiaggia  del Mare delle Andamane.  Ideale anche per una luna di miele o   un matrimonio sulla spiaggia. Tra le mete più belle al mondo per il vostro giorno speciale.  Ville eleganti tra cui le Beach Villas con piscina privata a sfioro. Living, sala pranzo, camere da letto. Servizio privato . Ristoranti e bar con vasta scelta di menu. Verdure di loro produzione b
iologica. Cene private,  romantiche,  in spiaggia con vista delle 5 isole di Koh Haa e il mare di Andamane.  Champagne e cameriere dedicato.  Il resort offre anche una
Spa. Foto  Copyright © 2014 Pimalai Resort & Spa Co., Ltd.  Pimalai Resort & Spa, 99 Moo 5, Ba Kan Tiang Beach,  Koh Lanta, Krabi 81150, Thailand. Tel: +66 (0) 75 607 999  http://www.pimalai.com/home/. Un altra meta per il vostro matrimonio e non solo è Cap Juluca Maundays Bay. Anguilla, Leeward Islands. British West Indies. P.O. Box 240 Sito web: www.capjuluca.com. Il Cap Juluca : romanticismo assicurato,
nome del Dio dell’Arcobaleno degli indiani Arawak nativi di Anguilla. Suggestivo, lussuoso. Particolare il gazebo all’estremità orientale del Resort, rivolto verso il Mar dei Caraibi e le colline di St. Marteen. Sono disponibili 4 diversi Wedding Packages. Il Cap Juluca sorge lungo la Maundays Bay, sulla costa sud-occidentale dell’isola di Anguilla, nei Caraibi, 13 chilometri a nord di St. Martin. Architettura e design in stile moresco con archi, cupole e torrette. Gli esterni :candore del colore bianco, in contrasto il blu del cielo limpido e l’acquamarina del mare. Natura con fiori tropicali,  palme , fontane. Anguilla è l’Isola Sottovento più a nord dei Caraibi orientali ed è un territorio dipendente dalla Gran Bretagna lungo 26 chilometri e largo cinque. La temperatura media si aggira intorno ai 28 °C, la lingua parlata è l’inglese mentre la moneta è il dollaro dei Caraibi orientali. Foto © 2015 Cap Juluca Anguilla, British West Indies   Pad 14 G 29. A breve un articolo dedicato con attenzione anche al food. Presentati alla Bit i due importanti annuari 2016  GIST e NEOS . GIST : Gruppo Italiano Stampa Turistica Presidente Sabrina Talarico nella foto con G. Perri ( regione Basilicata ) Quest’anno dedicato alla Regione Basilicata. Cover di copertina Matera. Patrimonio dell’Umanità dell’ Unesco 1993.  NEOS giornalisti di Viaggio Associati: Presidente Giosi Sacchini. Sono i  due più importanti annuari che presentano i giornalisti associati, uffici stampa, operatori di settore. Tra gli espositori di eccellenza nel food :
Leonardi Artigiani produttori dal 1871 di aceto balsamico. Seguirà articolo dedicato date le caratteristiche del prodotto e la sua storia. Pad.9 C30. Foto ©mgrazia toniut. :  Bit 2016 presenta eventi, convegni, di diverso tipo. Aree particolari dedicate al Luxury e I Love Wedding.  "Stiamo impostando una manifestazione che segua i trend più naturali del turismo. - dichiara l'Ad di Fiera Milano Corrado Peraboni - Oggi non ci si chiede più dove andiamo ma cosa andiamo a fare. Per fare sistema nel turismo in Italia dovrebbero essere valorizzati i tratti unitari del nostro Paese, l'enogastronomia, le bellezze naturali e la cultura, per costruire delle proposte di viaggio basate su temi concreti e tangibili". Bit 2016 fino a sabato 13 febbraio, aperto al pubblico,    nel cuore del quartiere di Fiera Milano a Rho. Foto fiera Rho ©mgrazia toniut

 














 

 

































 































mercoledì 28 ottobre 2015

MILANO EXPO 2015 PAD.GIAPPONE PREFETTURA FUKUI CERIMONIA INAUGURAZIONE


                                     
                                      
                                                
Il 24  ottobre, sala eventi del Pad. Giappone, si è tenuta la cerimonia inaugurale della Prefettura di Fukui.  Tema : "FUKUI, provincia dello ZEN e della Cucina Shōjin Ryori”, la cucina zen. La sala è gremita. Presente la delegazione del Tempio di Eiheiji e del Tempio di  Fudenji. Tra i presenti per il Tempio di Eiheiji : Rev. Sensho Watanabe rappresentante di Eiheiji, Direttore della Propagazione. Rev. Taiken Yokoyama: Insegnante pro-tempore di Eiheiji,  Rev. Hodo Nihei Roshi Tenzo di Eiheiji,  Rev. Ryuju Muramatsu: Assistente di Hodo Nihei Roshi. Per il Tempio di Fudenji  :  Rev.  Fausto Taiten Guareschi,  Rev. Marosa  Myoko Agnoli, Rev.Rosella  Myoren  Giommetti, Rev . Mario   Tairyo  Serini, Rev. Elena Saeishin Viviani  e  Maurizio Anshu  Ferro.  Arrivo del Rev. F.Taiten Guareschi, Abate del Tempio di Fudenji : saluti. Delegazione di Fudenji : saluti . Cerimonia di apertura . Un suono di tamburo. Salgono sul palco i vari rappresentanti. Prende la parola Hiroyuri Iwasa, rappresentante della Prefettura di Fukui. Ci manda un messaggio del sindaco che spiega il fascino di questa Prefettura, i paesaggi magnifici,  lo Zen che è alla base della cucina Shojin Ryori e gli alimenti. E’ vietato sprecare, Avremo anche esibizioni dal vivo con degustazioni cibo e sakè. Inizia la cerimonia. Denominata “ apertura dello specchio “ .Molto antica. Lo specchio è la parte superiore della botte. Nelle cerimonie religiose significa  condividere la felicità e la fortuna. I partecipanti prendono un “martello di legno “, poi tutti insieme, con un forte colpo, rompono la parte superiore. Si spacca, cerimonia perfetta. Prende la parola il sindaco di Eiheiji Hisamitsu Kawai . Tutti hanno un bicchiere in legno per il brindisi con il sakè.  Poi una degustazione con onigiri con alga. Ci spiega che avremo anche una introduzione allo zazen. Cerimonia terminata. Inizia una dimostrazione di cucina Shōjin Ryori a cura del Tenzo di Eiheiji Rev. Hodo Nihei Roshi e Rev. Ryuju Muramatsu: Assistente di Hodo Nihei Roshi.” La cucina è preparata con il cuore, gustata con il cuore : è la cucina Shojin Ryori “. Viene presentato un piatto a base di  semi di sesamo. Sul palco l’attrezzatura necessaria. Un grande mortaio con pestello in legno. Inizia la lavorazione il Rev. Ryuju Muramatsu . Da questo procedimento si estrae un olio . Poi viene filtrato in un sacchetto di tessuto. Si cuoce, mescolando sempre, poi si versa in un contenitore per solidificarlo. Ci viene servito un delizioso piattino con la preparazione e zenzero.  Esperienza di Zazen. Introduce il Rev.F.Taiten Guareschi .Abate del Monastero di Fudenji. Ringraziamenti. Entrano i Maestri che prendono posizione sui tatami. Si siedono , sistemano gli abiti religiosi, kolomo e kesa,  assumono la postura di zazen – meditazione. Si inizia con una oscillazione da sinistra , poi a destra. Una profonda espirazione e si siede immobili. Al centro, rivolto verso il pubblico , il Rev. Sensho Watanabe, rappresentante di Eiheiji. Alle spalle, rivolti verso la parete la delegazione di Fudenji. Rev. Marosa  Myoko Agnoli, Rev.Rosella  Myoren  Giommetti, Rev . Mario   Tairyo  Serini , Rev. Elena Saeishin Viviani  . Il Rev. F.Taiten Guareschi prende la parola. In sintesi quanto ha spiegato.  Siddharta Buddha realizzò che gli esseri umani non riescono a realizzarsi perché oppressi da troppi desideri. Arrivò alla determinazione di “sedersi “ e sotto un albero , nel mese di dicembre, raggiunse il risveglio. Lo Zen fu portato in Cina nel V sec. da Bodhidharma , poi si diffuse.  Anche in Giappone. Dōgen Zenji , 1223- 1253, si recò in Cina . Dopo la sua realizzazione tornò in Giappone nel 1227. Nel 1244 fondò Eiheiji. Insegnò quanto imparato in Cina. Pratica e illuminazione non dovrebbero essere separati. Shikantaza – zazen : sedere e basta. L’intero corpo è libero dalla polvere. Lo zazen è la forza del Dharma di gioiosa pace. Zazen corretta postura , mani nel mudra cosmico, immobili. Non facciamo nient’altro che sedere. Potrebbero sorgere delle domande quali  aspettative, finalità. Aprire la mani , il cuore, il pensiero. Quando lasci andare il Dharma ti apri le mani. Dobbiamo realizzare il nostro vero sé. La Via Zen. E’ il motivo per cui Dogen Zenji disse che questa pratica è di 24 ore , lavarsi, dormire, mangiare, cucinare. Poi fa sperimentare al pubblico zazen : 5 minuti seduti in meditazione. In questo contesto seduti sulle panche della sala. Al termine , al suono di una campana, termina lo zazen. I Maestri si alzano, rivolti verso il muro  fanno gassho, ( mani giunte al petto, ) e  si inchinano. Poi si girano,   si inchinano ancora una volta e   si preparano  per  uscire. Sul grande schermo immagini che illustrano il Tempio di Eiheiji. Schermo : Il Monastero Soto  Zen di  Eiheiji  è a 10 Km dalla città di Fukui . Circondato sui tre lati da montagne. Fondato da  Dōgen Zenji  nel 1244. Da cui ha avuto origine il Buddismo Soto Zen. Il Monastero ha più di 70 stanze e costruzioni piccole e grandi. Ospita circa 200 monaci.  Shinrei : è il momento della sveglia. La campanella viene suonata e segnala , nel silenzio, l’inizio della giornata. Goka :  il lavatoio dove vanno i monaci dopo shinrei per lavarsi. Dogen ha insegnato che “ tutte le attività della vita di ogni giorno sono forme di pratica “Lavarsi il viso è insegnato nei minimi particolari. Kyoten zazen : primo periodo di zazen del giorno. Non viene praticato per raggiungere l’illuminazione perché tale esercizio è già illuminazione . Choka : servizio del mattino .Dopo lo zazen si va nella Sala del Dharma – Hatto ( più grande struttura del Monastero ), per  un servizio mattutino.  Recitazione dei sutra .  La parte centrale è dedicata a Shokanzeonbosatsu, il sacro di Avalokitesvara. Qui lo Zenji( sacerdote capo ) trasmette gli insegnamenti ai monaci .Kuin cucina. Difronte alla sala dei monaci nella sichido garan c’è kuin .La cucina è importante così come il cibo fonte di vita. Il monaco a capo è il Tenzo  osho. Al termine della preparazione dei pasti  effettuata delle prosternazioni.  I colpi che vengono battuti  sulla grande tavola di legno a forma di pesce – Ho, comunicano che il pasto è pronto. Shojiki è la colazione dei monaci. Zuppa cremosa di riso,  semi di sesamo  macinati salati e verdure pressate sotto sale. Il cibo viene servito nelle ciotole : “anche mangiare è una pratica religiosa “ . Dopo il pasto i monaci  iniziano la pulizia del corridoio del Tempio. Indossano il samue , abito da lavoro. Corrono per le scale che conducono alla Sala del Dharma. Al centro del shikido garan c’è il Butsuden la Sala Buddha del Buddha . Vengono venerati i Buddha del passato, presente, futuro.  Shakyamuni Buddha, Amithaba Buddha, Maitreya Buddha.  Ren : vi troviamo anche frasi e targhe incorniciate, per la preghiera e benessere di tutti. Bodhidharma ,fondatore ,  qui è custodita la sua statua. Yokushitsu, sala da bagno. Nello shichido garan lo Yokushitsu,costruito di fronte al tosu. Lavare  il sudore e purificare il corpo nella speranza che tutti gli esseri viventi  possano risplendere puri. Sanmoku  Dojo : i tre luoghi del silenzio.  Qui ogni comunicazione verbale è interdetta. Anche nei gabinetti. Yaza – zazen serale. I monaci rimangono seduti in silenzio senza aspirare a niente. E’ l’insegnamento del Maestro Dogen Zenji. Alle 21 viene suonato il Kaichinrei, campana del silenzio, della buonanotte,  si segnala lo spegnimento delle luci. Le singole strutture di Eiheiji  e lo Shichido Garan sembrano avere il respiro della vita. I colori delle vette, il fremito della valle diventano una cosa sola. Approccio fervido alla pratica : questa è la vera immagine di Buddha. Nella natura, nel susseguirsi delle stagioni,  i monaci continuano la loro formazione. Fukui la cultura della cucina giapponese. Fukui terra dello zen e della Shojin Ryori. Gokannoge : Quarta contemplazione il cibo è una buona medicina per curare i nostri fragili corpi.  Avere coscienza del cibo ricevuto. Usarli nelle rispettive stagioni. La cucina  Shōjin Ryōri ,  cucina zen, è  la cucina vegetariana buddista. Rispetta la vita, riduce avidità e desiderio.  Pesce, carne, alimenti come erba cipollina, scalogno, cipolle verdi, cipolla sono proibiti.  Dōgen Zenji  , fondatore di Eiheijii ,  la considerava una pratica per chi prepara e consuma il pasto come spiega nel suo testo Tenzo Kyō Kun, ( Istruzioni a un cuoco Zen ) Mente sincera, avere cura delle persone intorno a noi a prescindere dalla loro posizione. Interessante la dimostrazione della preparazione di Oboru Kombu : alga marina lavorata a mano. Un alimento che non può mancare nella cucina giapponese.   Entra il Maestro artigiano . Si siede in modo particolare per lavorarla con una spatola molto tagliente. Ottiene delle strisce sottilissime. Viene fatto sentire anche il “ suono “ che emette. Segue una dimostrazione di lancio in una ciotola di vetro. I maestri hanno 10 anni di pratica ,addestramento.  Quest’alga si può mangiare sopra gli onigiri, o servita con una salsa di soia per una zuppa. Varia il gusto in base alla qualità. Viene servito un assaggio. Ottima, per me ricorda il sapore del riccio di mare. In sala set con il cibo e varie preparazioni.    Esposti oggetti dei  maestri artigiani di "Echizen" (antico nome di Fukui) nei settori delle lacche, della ceramica e della coltelleria. Ciotole per stufato, lacca nera “ume oboro “ (pruno velato ). Decorate con una particolare tecnica. Hashi  Wakasa Nuribashi, bacchette laccate . Scatola  nera  decorata di Shikishi “Kaei “.Tavola apparecchiata piatti in ceramica.  Vaso di Hoaguro (grigio ) più  vaso marrone . Ceramiche Hirara.  Echizen Washi carta giapponese. Rotoli in carta. Riso di Fukui. Un riso molto sano. Koshihikari è una nuova qualità. Ottimo per la prima colazione. Sacco di paglia intrecciata per riso ,modellino. Anticamente si usava per conservare, imballare e trasportare il riso. Coltelli. Vasca. Artigianato tradizionale di Echizen Uchihamono coltelli, Echizen Shikki ciotole laccate . Tradizioni artistiche  da ben  700 anni . Immagini città di Tsuruga. Foto ©mgrazia toniut. Per le foto di Eiheiji : ©copyright 2013 Sotoshu Shumucho Daihonzan