Un nuovo
spazio dedicato al “mondo Burberry” apre
presso Covent Garden a Londra . Make-up, fragranze
e accessori . un nuovo concept di
vendita al dettaglio. Christopher Bailey, Burberry Chief Creative Officer: “The Burberry Beauty Box riunisce i nostri
mondi beauty e moda, permettendo alle persone di esplorare make-up, fragranze e
accessori in un modo nuovo e divertente attraverso il quale esperienze fisiche
e digitali si fondono insieme”.
Le mie segnalazioni che possono essere interessanti per voi. Viaggi, ricette, moda, bellezza, design, cultura,interviste
lunedì 16 dicembre 2013
sabato 14 dicembre 2013
ITALIA: S.S. il DALAI LAMA
Sua Santità il XIV Dalai Lama sarà
presente il 14 e 15 giugno 2014 presso il Modigliani Forum di Livorno. Due giornate, che permetteranno di incontrare il leader spirituale di milioni
di buddhisti nel mondo e premio Nobel per la pace nel 1989. Un invito che si
inserisce nel programma globale dell’Istituto Lama Tzong Khapa e della
Fondazione per la preservazione della Tradizione Mahayana (FPMT-Italia) per il
2014: insegnamenti, seminari, e convegni,
incentrati sullo sviluppo della Saggezza Compassionevole. La presenza
del Dalai Lama rappresenta il culmine
degli eventi. Già disponibili i biglietti per assistere agli Insegnamenti sul sito www.dalailama.it:.
Primo biglietto possibilità di assistere ai due eventi di sabato pomeriggio e
domenica mattina, indirizzati principalmente a un pubblico buddhista: Sua
Santità dedicherà infatti questi spazi al commento di un testo di
Nagarjuna, il più importante filosofo buddhista vissuto nel I° secolo d.C.
(che fornisce in forma laica e poetica una presentazione dell’intera
pratica del sentiero buddhista) e a un’iniziazione di Avalokiteshvara, il
Buddha della compassione. Secondo biglietto: permetterà di partecipare alla
conferenza pubblica che Sua Santità incentrerà sull’importanza dello sviluppo
di etica e compassione e della promozione dei valori umani e delle qualità
interiori, anche come antidoti alla crisi. Informazioni al info@dalailama.it Foto copyright© visit
vasarani
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venerdì 13 dicembre 2013
LIBRO: LA CITTÀ DIPINTA. Il rotolo di Suzhou, il capolavoro della pittura cinese
Vi segnalo un
libro molto interessante e particolare .
Pubblicato da Electa. Si tratta della riproduzione del rotolo L’età d’oro di Suzhou, un’opera tra le più importanti del patrimonio artistico della
Cina. E’ il capolavoro di Xu Yang, un pittore di corte della
dinastia Qing che impiegò ben 24 anni
per realizzare l’opera che illustrava la ricchezza economica e culturale della
città cinese nel XVIII secolo. Fu
presentata all’imperatore Qianlong nel 1759.Rappresenta l’espressione
spontanea , sincera, della gratitudine
del pittore per la prosperità dell’impero Qing. Non venne realizzato per conto
imperiale. Da notare che il rotolo è
lungo 1241cm, largo 36,5 cm. Uno spaccato
della vita urbana e riprende le attività quotidiane come viste dall’alto: le
persone all’interno di case e palazzi o sui ponti, i rematori sulle barche, le
donne che ricamano la seta, gli uomini che trasportano la merce, i negozi e
ristoranti. Sono i costumi locali nel periodo d’oro della Cina. Ben 4.600
persone, registrati 1.140 edifici, 40 ponti, 300 imbarcazioni e 200 insegne
commerciali. Il rotolo inizia con la “Montagna delle rocce incantate” a
sud di Suzhou e termina con il “Poggio della tigre” situato a
nord-ovest. Un percorso di decine di
chilometri che attraverso un villaggio Shanqian,
una cittadina Mudu, una metropoli Suzhou e un grande viale viale Shantang .Suzhou, città
antichissima con oltre 2500 anni di storia,è situata tra il fiume Yangtse e le rive
del lago Tai nel sudest della Cina. Fin dalla sua fondazione nel 514 è stata molto prospera.
Nel XVIII secolo nota sia come piazza d’affari che come città colta e
sofisticata. Le acque e i monti che la circondavano : uno straordinario panorama con i canali e ponti che le valsero
il soprannome di “Venezia d’Oriente”. Grazie alla sua posizione ha avuto un
ruolo importante per l’agricoltura, l’industria e commercio. Famosa le pagode,
i meravigliosi giardini, ponti di pietra. Fu visitata e descritta da Marco Polo come
una città grande e nobile durante la dinastia Ming e Quing e diventò la prima
metropoli del sud est della Cina. La
riproduzione del rotolo è accompagnata da un volume critico: spiegazione
del suo valore storico e
artistico, ripercorrendo le scene più significative del rotolo, analizzando la
storia e i costumi di un’intera popolazione. Il dipinto, conservato nel Museo
provinciale del Liaoning Scheda volume: Sommario. Prefazione.
Capitolo I Premessa. La lunga storia
della pittura di genere (fengsu hua ) in Cina. Un pittore di fiducia di Sua
Maestà. I viaggi dell’imperatore Qianlong nelle regioni meridionali e la pittura della prosperità .Capitolo II Una città incantevole.
Montagne e laghi. Giardini. Ponti e acque. Una sinfonia di bastimenti. Capitolo III Commercio e industria: la
chiave del successo di Suzhou. Cibo, vino e tè. Seta e cotone, vestiti e
scarpe. Un vasto assortimento di altri prodotti. Contatti con tutto il mondo. Capitolo IV. Vita di città. Studiare
per diventare mandarino. Riti matrimoniali tradizionali. Teatro e opera
popolare. Vita religiosa. Apparati. Cronologia. Indice. Foto per gentile concessione ©
LA CITTÀ DIPINTA. Foto . 1: estratto da age 02©Cultural Relics Press,The Palace Museum, Getty Images, Panorama
Stock. 2: estratto da age 03©Cultural Relics Press,The Palace Museum, Getty Images, Panorama
Stock. 3: estratto da age 04. 4: estratto da age 05 copia. 5:image for
marketing. 6:secondo estratto da age 02. 7:secondo estratto da age 05. Il rotolo di Suzhou, il capolavoro della
pittura cinese. Volume composto da un facsimile e un volume. Pag. 250,illustrazioni:350. Editore Electa. Prezzo € 120
Conosciamo la città di Suzhou. Famosa come abbiamo detto per i
suoi magnifici e splendidi giardini. Gli antichi sono patrimonio culturale
mondiale dell’UNESCO. Il più
spettacolare è Il Giardino dell’Umile Amministratore. Capolavoro di arte dei
giardini cinese, tra i migliori della
Cina. Fu costruito nel 1509. La parte centrale è il suo simbolo : la superficie dell’acqua
occupa 1/3 della superficie totale. Da visitare la sala Yuanxiang, Xianzhou, il
padiglione Hefeng Simian, il palazzo Jianshan, Xiaofeihong e il giardino Pipa.
Vi si trovano percorsi d’acqua, laghi, rocce, ponti, pagode, padiglioni. Vegetazione rigogliosa e un giardino bonsai.
Via Dongbei n.178. Il più grande della città.Un altro giardino molto
particolare è The Master of Net Garden:
rocce ed edifici unici. Vicolo Kuojiatou.
Suzhou è anche la città dei canali: si possono vedere ancora le case sulle
rive in muratura e legno, i ponticelli. Sapori antichi. Da vedere
la Porta di Panmen : su acqua e terraferma
.Due passaggi sull’acqua, tre passaggi sulla terra e la porta esterna. Simbolo
dell’antica città. Con il ponte ponte Wumen e la pagoda della Luce della
Fortuna. Nel centro dell’antica città si trova anche il Monastero Xuanmiao
costruito nel 276. L’edificio principale
: padiglione Sanqing fu costruito
durante la dinastia Song meridionale. Esempio di unica architettura conservata
di legno della dinastia . Nel vicolo Dinghuisi da visitare la Doppia pagoda: la
prima costruzione risale all’ 811. Tre
fratelli della famiglia Wang, nel
982, costruirono le due pagode di mattoni. Dal 1996, la Doppia pagoda è stata
messa sotto la protezione statale. La città è molto pittoresca e gradevole
grazie al suo clima temperato. Ottima la cucina. Foto 1,2,3 giardino di
Suzhou . 4The Master-of-Nets Garden
4 (2013). Canale 2 :Fotografia di: CNTO.
Canale 3 :Fotografia di: CNTO
.Foto per gentile concessione Copyright
© 2013 Ufficio Nazionale del Turismo Cinese. Tutti i diritti riservati
martedì 10 dicembre 2013
UN LIBRO UNA STORIA : BACCARAT 1764 TWO HUNDRED AND FIFTY YEARS
Un libro storico, illustrato, per celebrare i 250 anni di storia della
cristalleria più famosa del mondo: Baccarat. Nata nel 1764 per Re
Luigi XV. Da sempre favorita da re, capi di stato, artisti, celebrità. Questo volume
contiene delle fotografie commissionate appositamente per l’occasione ,
disegni e documenti inediti tratti dagli archivi della Maison, incluse alcune
opere realizzate per le Esposizioni Universali. Foto. 2 “Coupe CDC 53” studio per
candelabro. A 18 candele,
cristallo triplé trasparente, bianco
opalino, rosso e smeraldo, 1855 circa. © Archivi
Baccarat Pagina 40 .4
Studio per lampadario classico LT 132. In cristallo opalino azzurro cielo, decorato da 30 bracci
per le candele in cristallo trasparente ritorto, dagli archivi Baccarat, 1858
circa. Questo progetto corrisponde ad un lampadario in cristallo opalino
azzurro cielo relizzato per il Palazzo di Dolmabahçe, che adorna il salone
delle udienze. © Archivi Baccarat .Pagina 42. 5 Narghilè, 1883. Questo narghilè dal disegno
complesso fu probabilmente realizzato per la corte ottomana. La creazione è
rappresentativa di un’epoca particolare nel corso della quale Baccarat
intrattenne dei legami privilegiati con l’Impero Ottomano. Pagina 43. 6 Visita dello
scià di Persia alla Maison Baccarat in rue de Paradis a Parigi, 1905. La
visita testimonia le ricche e costanti relazioni intrattenute tra Baccarat e il
regno persiano, come dimostrano i numerosi ordini per illuminazione e servizi
di cristalleria. © Archivi Baccarat Pagina 46. 7 Servizio detto “dello Zar”, 1909. Disegnato all’inizio del ventesimo
secolo per Nicola II, il servizio in cristallo trasparente doppiato in
cristallo colorato, con il suo gambo alto, la base smerlata e il decoro a punta
di diamante e palmette, è davvero spettacolare. In 6 differenti colori, questo
servizio eccezionale si è guadagnato l’ammirazione di molti aristocratici e
dell’intera corte imperiale. Fabbricato esclusivamente dai “Meilleurs Ouvriers
de France”, il servizio è ancora oggi in cataogo. Pagina 53. 10 Candelabro
detto “dello Zar”, 1896. © Archivi Baccarat Pagina 94. 11 Esposizione
Universale, Parigi, 1855.
Dopo la serie di Esposizioni nazionali dei prodotti dell’industria francese e
dopo l’Esposizione Universale del 1851 a Londra, l’Esposizione Universale di Parigi del 1855
fu l’occasione per Baccarat di presentare molti pezzi prestigiosi. Tra le
monumentali creazioni in mostra, si nota la presenza di due grandi candelabri
-90 candele e 5,25 metri d’altezza- e di uno spettacolare lampadario a 140
verrine di 4,85 metri di altezza. I due torreggianti vasi in vetro opalino
“pâte-de-riz” con decorazioni vegetali in crisoprasio opaco impressionarono
visitatori del calibro dell’Imperatore Napoleone III. Baccarat ottenne la
Grande Médaille d’onore nella categoria “Vetri e Ceramiche”. © Biblioteca Rakow Pagine 98-99.12 Esposizione Universale, Parigi, 1867. Costruita sul Campo di
Marte, la seconda Esposizione Universale di Parigi si distinse per il fasto dei
padiglioni europei e per la presenza dei paesi di Asia ed Estremo Oriente. La
Manifattura presentò dei pezzi eccezionali in una scenografia ambiziosa:
attorno a un fontana in cristallo alta 7,3 metri svettavano due vasi coperti in
cristallo trasparente doppiato in cristallo rosso rubino, mentre maestosi
candelabri e lampadari rendevano omaggio al genio dei maestri vetrai di
Baccarat. La manifattura attinse all’intero repertorio delle arti decorative
per mostrare le sue migliori creazioni, ricevette il Gran Premio e il suo
direttore, Émile Godard-Demarest, si vide assegnare la Legione d’Onore. ©
Archivi Baccarat Pagine 102-103.13a Coppia di vasi coperti “Simon”,
presentati all’Esposizione Universale di Parigi, 1867. Creati per
l’Esposizione Universale del 1867, “L’Allegoria dell’Acqua” e “L’Allegoria
della Terra” erano vasi gemelli di dimensioni eccezionali (76 cm di altezza) i
cui decori erano ispirati dalle opere del pittore Charles-Joseph Natoire
(1700-1777). Ognuno è frutto di un anno di lavoro, la cui complessità e
raffinatezza valsero al maestro incisore Jean-Baptiste Simon il privilegio
unico di firmare la propria opera. © Patrick Schüttler
Pagine 106-107. 17 Vaso “Harcourt
Fool”, Philippe Starck, 2005. Disegnato da Philippe Starck nel 2005 all’interno
della collezione Darkside, questo vaso monofiore è una reinterpretazione del
vaso “Marie-Louise”, creato originariamente nel 1910. È un perfetto esempio del
taglio a coste piatte, icona del savoir-faire Baccarat. © Adolfo Fiori Pagina 136. 22 Lampadario “Zénith Alvorada”, dalla collezione “Fusion”, 24
luci, in cristallo e bambù, edizione limitata di 50 esemplari, Fernando e
Humberto Campana, 2013. © Yves Duronsoy Pagine 188-189.23b
“Maison de vente” Baccarat, rue de Paradis, Paris -negozio. Illustrazione, 1860 circa,
fotografia, 1898 circa. A partire dal 1832, Baccarat investì negli spazi al 30
bis di rue de Paradis in prossimità della Gare de l’Est. La Maison vi trasferì
la sua sede così come un negozio che comprendeva un’ampia showroom per esporre i
suoi manufatti. Il museo vi fu fondato negli anni ’60. © Archivi Baccarat Pagina 207. 24 Maison Baccarat, Mosca. © Claude Weber Pagina
209. 26 Maestri vetrai, manifattura Baccarat, vista interna
della sala della fornace, 1887. Sin dagli anni ’30 dell’’800, gli amministratori di Baccarat
intrapresero una serie di iniziative che riflettono un senso di paternalismo
industriale e liberalismo cristiano mettendo in atto politiche sociali e misure
sanitarie innovative che valsero alla Maison il Gran Premio all’Esposizione
Universale di Parigi del 1889. Generazioni di artigiani d’élite si sono
succedute di padre in figlio all’interno dei laboratori a caldo della
manifattura, mentre le donne arrivarono nel 1860, esercitando il loro
savoir-faire soprattutto nella lavorazione a freddo. © Archivi Baccarat Pagine 242-243. 27 Vaso “Spirale”, edizione limitata e numerata di 500 pezzi,
Thomas Bastide, 2004. Pagina 361. 28 Vaso “Uttu” della collezione
“Rencontre,” Ettore Sottsass, 2002. Particolarmente massiccio, il vaso Uttu
gioca su tagli geometrici che preservano la purezza del cristallo e donano un
effetto di trasparenza inusuale. E’ surmontato da un collo in cristallo verde o
rosso. © Patrick Schüttler Pagina 370. 30 “Seule la perfection peut se permettre
toutes les audaces” (“Solo la perfezione può permettersi di essere audace”)
pubblicità, 1979. © Archivi Baccarat
Pagina 400. ©
Confidentiel 2013 Baccarat . Fotografie e testimonianze degli esclusivi ordini della Manifattura per re,
emiri, maraja e presidenti, da Luigi Filippo al Sultano Abdülaziz, primo
a venire in Europa, da Edoardo VIII e Wallis Simpson all'Imperatore giapponese
Mutsuhito, dall'Aga Kahn al Presidente Roosevelt fino ad arrivare alla regina
Elisabetta II d'Inghilterra. Solo per
citarne alcune Non mancano pagine
dedicate alla storia recente, con creazioni della Maison - illuminazione, art
de la table, gioielli, design e décor .E le prestigiose collaborazioni con designer di fama mondiale a
cominciare da Georges Chevalier fino ad arrivare a Ettore Sottsass, Philippe
Starck. Un
libro che rende omaggio all’
artigianalità francese, vetrai,
tagliatori, incisori, doratori , ai
progressi tecnologici, alle partnership
artistiche. Un know how esclusivo che è vivo grazie al “Maître d’Art” e dai
ventidue“Meilleurs Ouvrier de France” (migliori artigiani di Francia).La
maison è riconosciuta e apprezzata per la purezza e lo scintillio del suo cristallo, per il design elegante, e la bravura dei suoi
artigiani. Il primo set di bicchieri fu commissionato da Luigi XVIII, i suoi
maestosi candelabri creati per lo Zar Nicola II, poi commissioni dai Marajà,
l’esclusivo set per il matrimonio di Grace Kelly e il Principe Ranieri di
Monaco. Il bicchiere icona Harcourt,
creato nel1841, presente ancora sulle tavole più importanti del mondo. I
manufatti della Maison Baccarat , comprese le lampade, i gioielli, le bottiglie
di profumo sono di rara bellezza. Testi
di: Murray Moss e Laurence Benaïm. 400
illustrazioni a colori, 420 pagine. Rizzoli New York. Del libro esiste una versione deluxe ,cofanetto di lusso, con copertina rossa
e custodia rigida, già in vendita su baccarat.it. Conosciamo
meglio la Maison Baccarat sinonimo di lusso.La Cristallerie nasce nel 1764 e da subito maestri artigiani danno vita al lucente
cristallo che artisti, designer e creatori disegnano e modellano
sapientemente.Ancora oggi si trova in
Lorena, nei Vosgi, nel paese di Baccarat. Possiede archivi e un
patrimonio museale : fonti preziose di ispirazione. Da tempo la chanson
de geste dei vetrai rimanda ai segreti degli alchimisti – il leggendario
forno Athanor, ai misteri della trasformazione, ai miti dei quattro elementi aria, fuoco, terra e acqua.
Importante la “ manualità “ il gesto dell'uomo che crea , grazie alla forza del
suo soffio, un oggetto di cristallo, fragile ma eterno. Baccarat ha mantenuto
una propria politica di conservazione della tradizione e
dell’innovazione : tecnica e design. Forma gruppi di artigiani di élite -
soffiatori, tagliatori, incisori e doratori . Alto e rigoroso il livello di qualità. Artisti e maestri vetrai collaborano per dare vita a oggetti unici, di
valore. Attualmente Baccarat è l’azienda francese del lusso con il più
alto numero di Meilleurs Ouvriers de France, i “migliori artigiani di Francia”
, Oltralpe. Viene premiato il merito delle arti e dei mestieri : un’onorificenza che richiede ai premiati di
dimostrare non solo il valore del lavoro svolto ma anche il fattivo passaggio
delle competenze a giovani apprendisti.
Baccarat vanta anche un Maître d’Art, l’equivalente del tesoro nazionale
vivente per i giapponesi. Purtroppo questo non accade in Italia ! Cenni
storici: dopo importanti committenze
dell’Ottocento per le famiglie reali di tutto il mondo , celebri le creazioni
per la Famiglia Romanov, per la quale ardeva il cosiddetto “forno dei russi” e le
meravigliose creazioni per le
esposizioni universali, in primis quella di Parigi del 1889, Baccarat
inizia le collaborazioni con designer internazionali. La prima nel 1916, con Georges Chevalier,
trentunenne designer, che dà un impulso decisivo alla Cristallerie, guidandola nella diversificazione della produzione.
Negli anni ’70 tre
artisti hanno un ruolo fondamentale nell’evoluzione creativa di Baccarat: lo
scultore francese Robert Rigot, l’italiano Roberto Sambonet, che introduce
forme curve, sensuali e organiche e l’americano Van Day Truex. Gli
anni ‘80 sono segnati dalle creazioni di Thomas Bastide: fantasiosi
bicchieri, vasi e oggetti decorativi, come il cuore rosso
rubino o il vaso Océanie (2001),
ancora oggi un best-seller. Negli anni ‘90, Catherine Noll e Evelyne Julienne
disegnano le prime collezioni di bijoux
Baccarat. Oggi la Maison collabora regolarmente con i più audaci
creatori contemporanei di gioielli come Philippe Airaud e Stefano Poletti, Peggy Huynh Kinh e Elie
Top, designer di successo dei gioielli Lanvin.A partire dal 1992, Marcial
Berro, Andrée Putman, Claude Lalanne, Jean Boggio, Savinel&Rozé e Mathias
collaborano regolarmente con Baccarat creando pezzi eccezionali: la linea Mille Nuits di Mathias, iniziata con i
lampadari, viene oggi declinata in oggetti art
de la table, ed è una delle collezioni emblematiche della Maison. Gli anni 2000 segnano per
Baccarat una svolta decisiva verso la contemporaneità e il design. Nel 2003,
Philippe Starck viene scelto per ideare
la fantastica decorazione della Maison
Baccarat, a Parigi, in Place des Etats-Unis,
leggendaria residenza parigina di 3000 mq,
dimora di Marie-Laure de Noailles, cui seguirà nel 2008 la Maison Baccarat a Mosca. Le due
esperienze hanno segnato l’inizio di una collaborazione che porterà a prodotti come il lampadario Zénith noir nel 2003, alla collezione Darkside nel 2005, al candeliere Our
Fire nel 2006 e all’umoristica sospensione Hic!
Nel 2000 l’incontro con il designer italiano Ettore Sottsass e l’architetto
designer William Sawaya nel 2004 che rappresentano segni di evoluzione. Seguiranno collezioni firmate Kenzo Takada e Arik Levy,
che interpretano liberamente i codici dell’illuminazione tradizionale. Nel
2006, Stéphanie Balini, firma per Baccarat la collezione Damoiselles: bicchieri d’eccezione, che riprendono le linee guida
della creatività della Cristalleria. Nel
2009 il designer spagnolo Jaime Hayon con la collezione Crystal Candy Set: unione di cristallo e ceramica. Nel
2010: inizio di un sodalizio con il
designer olandese Marcel Wanders: l’originale collezione United Crystal Woods. E lo studio iniziale
di una collezione Outdoor/Indoor del designer di illuminazione Yann Kersalé, il
più stretto collaboratore dell’architetto Jean Nouvel. Il
2011 per Baccarat è l’anno della luce: in occasione del Salone del Mobile
Euroluce 2011,, presenta Baccarat Highlights, firmata da Jaime
Hayon, Arik Levy, Alain Moatti‐Henri
Rivière, Yann Kersalé, Philippe Starck, Michele De Lucchi ed Eriko Horiki. Baccarat Highlights è una collezione
corale costituita da sette progetti diversi che scompone la luce come fonte
infinita. Il cristallo si sposa ai materiali più inattesi e la tecnologia LED
risveglia i mitici lampadari: giochi di combinazioni e strutture stupefacenti.
Il 2011 è anche l’anno che segna il 170° anniversario di Harcourt , il più antico bicchiere Baccarat nato nel 1841, da 170
anni in produzione con una grande
esposizione presso la Galerie-Musée Baccarat 11, Place des Etats Unis, Parigi. Nel 2012 per il Salone del mobile, Baccarat presenta in anteprima
collezioni come: Château Baccarat, bicchieri da degustazione ideati
per soddisfare le esigenze dei
sommelier e degli amanti del bere:
perfetti per svelare la quintessenza e la personalità di ogni vino. I bicchieri e i vasi Variations di
Patricia Urquiola, che reinventa i principi dell’intaglio e proietta ogni forma
in colorama; e Crystal Dream, i
lussuosi tavolo o consolle in cristallo nero, firmati da Philippe Starck. Al Salone
del Mobile Euroluce 2013 viene presentata la nuova collezione Baccarat Highlights: collaborazioni
prestigiose con Philippe Starck, Louise
Campbell, Arik Levy, Jaime Hayon, Fernando e Humberto Campana, Jean Marc Gady,
Philippe Nigro.Ne risulta una collezione incredibile e di forte impatto visivo: dall’inedita fusione
del cristallo Baccarat con il vero di Murano per opera di Starck, al connubio
del bambù e del cristallo riciclato dei fratelli Campana, fino ad arrivare al lampadario
“imperfetto” di Louise Campbell e alle pareti luminose di Levy. Il 2013 segna anche l’inizio dei
festeggiamenti previsti per i 250 anni della Maison nel 2014. In giugno,
l’apertura dell’imponente flagship store su Madison Ave a New York e la pubblicazione
del libro che ripercorre i due secoli e mezzo di storia di Baccarat. Il
termine Baccarat fa parte del vocabolario Petit Robert della
lingua francese come sinonimo di “cristallo” con la seguente definizione:
Baccarat n.m. “(1898, da Baccarat, nome
di città): fabbrica di cristallo. Bicchieri in baccarat”. Vi segnalo che il nuovo amministratore
delegato di Baccarat è Daniela Riccardi .La sede di
Baccarat è all’interno di una residenza storica, al n° 11 di place des
Etats-Unis a Parigi.Libro in vendita nei negozi, la versione deluxe ,cofanetto di lusso, con copertina rossa e custodia rigida, già in vendita su www.baccarat.com
lunedì 9 dicembre 2013
REGALI ESCLUSIVI PER NATALE: da SERGE LUTENS, SHISEIDO, CARITA
Edizioni
limitate, esclusive per i regali di Natale . Le Vaporisateur Tout Noir di Serge Lutens che contiene Fourrer Noir e Iris Silver
Mist le fragranze esclusive del Palai
Royal che arrivano per la prima volta in
Italia. Metallo nero, linee
essenziali, forme geometriche. Ispirato a quello di Nombre Noir, disegnato da
Lutens nel 1980. La confezione di
vendita contiene un vaporizzatore interno e una ricarica, entrambi da 30 ml. Edizione limitata. Iris Silver Mist
e Fourreau Noir sono due storiche
fragranze Serge Lutens . Iris Silver Mist è un profumo “costruito
ricco di iris” con note olfattive di iris,
benzoino cinese, incenso. Fourreau Noir 2009. Note olfattive di fava
Tonka, lavanda, cacao. Curiosità: tonka è una fava scura da cui si estrae la
vanillina e cresce in abbondanza su un albero dell’Amazzonia,profumo dolce.
Sheseido: Eau de
Parfum Gold Elixir . Edizione
Limitata. Una fragranza sensuale, floreale con le note del Gelsomino Sambac e della Magnolia, ambrata .
Packaging che ricorda i giardini zen giapponesi. Note olfattive. Testa: magnolia,Pompelmo,
Bergamotto, Pesca, Ananas, Rosa blu. Cuore:
gelsomino Sambac, Fresia, Gardenia, Violetta, Giacinto, Mughetto,
Fiore di Loto, Rosa Cinese. Fondo: Vaniglia, Patchouli, Legno di Cedro,
skin Musk, Muschio Bianco, Note marine, Ambra, Incenso. Maestro profumiere Michel Almairac. La sua ispirazione nasce
dal contrasto e dalla sinergia fra le trame di due sontuosi tessuti dorati , organza
e seta in un sensuale intreccio. Ne
risulta una fragranza delicata e sensuale, floreale ambrata. Il packaging.
Design lussuoso, ispirato all’arte giapponese dei Kare-sansui i
giardini zen giapponesi. Presenti nei templi zen dedicati alla meditazione. I Kare-sansui ricreano paesaggi idealizzati in miniatura, con valore
simbolico. Si caratterizzano per le linee curve tracciate con maestria intorno alle rocce
per evocare le onde del mare sulla sabbia e sulla ghiaia. Presenti pietre come
rappresentazione di montagne. Ne scaturisce un senso di pace .Sul flacone
ritroviamo fluenti linee dorate che avvolgono il vetro. L’artista che lo ha ideato è Marehide
Susuki il Maestro della pittura Sumi-e (la forma d’arte in cui i
soggetti sono dipinti con inchiostro nero) e ideatore del packaging della prima
fragranza ZEN del 1964. Vibranti le pennellate
che scorrono sul vetro. Carita :
per il Natale propone un prezioso
cofanetto che racchiude l’eleganza della maison parigina. Coffret
Noël Eau de Parfum. Insieme alla fragranza simbolo della Maison in
omaggio l’elegante versione prét-à-porter. Eau de Parfum Carita è una fragranza
raffinata, femminile. Il tema floreale e
cipriato, si sviluppa sulle note di
ambra, rosa, violetta e iris. Nel cofanetto Eau de Parfum 100 ml e Purse Spray Eau de Parfum 7 mlSHISEIDO : LINEA IBUKI
La linea Shiseido Ibuki nasce da una scoperta scientifica: uno stile di vita
non idoneo, l’alimentazione,lo stress, causano la contrazione delle
cellule epidermiche che favoriscono gli
inestetismi cutanei come aridità,
pori dilatati, brufoli. Questa linea comprende 7 prodotti per idratare, perfezionare,
prevenire. Sono prodotti da mixare in base al proprio tipo di pelle.
Tra questi : Ibuki Refining Moisturizer 24 ore. Idrata
la pelle per tutto il giorno e la rende uniforme e
levigata. Grazie alla sua formula multiattiva riduce la visibilità di pori evidenti, eruzioni
cutanee, segni dell'acne, ruvidità. Ideale contro la disidratazione.
Ibuki eye correcting cream ,
texture leggera . Crema indicata
per il contorno occhi , molto
rinfrescante. Grazie all’ Estratto di Lempuyang contrasta
occhiaie, gonfiore e linee sottili. L’ Inner Derma Light Enhancing Powder illumina
le zone d’ombra fin dagli strati interni. La vitamina E, v-E Acetato ed
Estratto di Houttuynia Cordata riduce il gonfiore. Si applica mattino e sera come ultima fase del trattamento. Da picchiettare
delicatamente sulla zona del contorno occhi,
con i polpastrelli delle dita . Alla base dei prodotti Ibuki c’è il Phyto resist complex : un esclusivo complesso composto da estratti
vegetali puri che promuove il ciclo fondamentale di rigenerazione della pelle. Ha 3 azioni: rinforza la membrana basale,
garantisce una resistenza ai fattori esterni; riempie e idrata, previene e contrasta la contrazione delle cellule epidermiche.
Il trattamento quotidiano deve essere fatto
mattino e sera per detergere, riequilibrare, idratare. E’ il “Beauty
ritual Shiseido “.Curiosità. Il significato di Ibuki :Come la natura resiste
ai rigori dell’inverno per poi rifiorire in tutto il suo splendore in
primavera, anche la pelle possiede una forza interiore,un respiro che porta con
sé bellezza e perfezione. In Giappone,
questo respiro è noto come Ibuki.
sabato 7 dicembre 2013
VIAGGIARE : La PREMIÈR DI AIR FRANCE
Tempo di
vacanze : concediamoci il lusso della Premièr Class di Air France. Attenzione, raffinatezza, modernità . Sin dall´arrivo
all´aeroporto Paris-Charles de Gaulle, terminal
2, godrete di un servizio esclusivo con percorso previlegiato, proposto per la Première d’Air France. Prima di presentarvela vi introduco subito nell’esclusivo mondo della ristorazione a bordo. La
Première : Una « table » curatissima. Servizio personalizzato per il
passeggero . E’ un momento di piacere gastronomico e relax. Si scelgono i
piatti quando si desidera. E’ « art de recevoir à la française » :
dalla qualità del cibo all’Arte della Tavola .Gastronomia : altissimo livello un ristorante gourmet “in volo “.
Alla guida Studio Culinaire Servair, presieduto da Joël Robuchon, chef di fama
internazionale 25 stelle michelin, con accanto Guy Martin, chef stellato del
Grand Véfour e Jacques Le Divellec,
chef conseil Servair
. De s. a d. : Guy
Martin, Joël Robuchon, Bruno Gousseau, Jacques Le Divellec, et Michel Quissac. Vi propongono
un menù creativo con le loro ricette : cucina moderna mescolata alla tradizione
dei classici francesi. Naturalmente si rispetta la missione della
gastronomia francese : qualità
dei prodotti e stagionalità, loro sapori
e le denominazioni francesi. Dalle
quenelles di papaya alle spezie, al foie
gras de canard au naturel, alle
vellutate. Velouté de cèpes ( vellutata di porcini ) . Entrée : le
rémoulade de céleri et de pommes vertes aux langoustines ( sedano, mela verde con scampi ). Rémoulade de langoustines. Tra i piatti principali : Pintade laquée ( faraona laccata ), e un prelibato « filet de boeuf poêlé sur une tranche d’aubergine acidulée et avocat, accompagné de
son jus à la tomate rehaussé au poivre du Sichuan» ( filetto di bue
stufato su una fetta di melanzana acidulata e avocado, accompagnato da sugo al
pomodoro e pepe di Sichuan. ). Per
quanto riguarda i desserts : alla partenza da Parigi la celebre pasticceria Lenôtre prepara la carta. Verrine
pannacota fruits rouges Lenôtre. Tutti i dettagli gastronomici vengono curati : dal pane caldo e croccante, ai formaggi di vario tipo serviti
su ardesia, insalate, sorbetti e frutta fresca. Corbeille de pain en
métal martelé, Service de fromages sur
ardoise, Corbeille de fruits en métal martelé, Assortiment de sorbets. Bar aperto, per consentire ai passeggeri di bere in qualsiasi
momento. Arte della Tavola:
raffinata. Importante la presentazione dei piatti . Vasellami e accessori dedicati. Le salse sono servite a parte nelle
salsiere. I piatti sono in porcellana bianca con un bordo beige
esclusivo per la Premier. Tavoli apparecchiati in bianco. Il set di posate sul
tavolo è composto da 6 pezzi, racchiusi in telo con nastrino rosso. La cave La Première : una selezione di
grandi vini. Da anni il famoso
Sommelier Olivier Poussier seleziona
la carta dei vini e champagne "cuvée spéciale". I vini selezionati sono
idonei anche all’ambiente di una cabina di volo. Vecchie annate che richiedono una
preventiva decantazione vengono escluse. Anche
i bicchieri sono studiati appositamente per la degustazione. Non mancano liquori e tè e tisane Hédiard. Feste di fine anno 2013 a bordo : menù
speciali creati dagli chef. Festeggiare in
viaggio, in cielo. Dicembre e gennaio : la Premiere è ancora più esclusiva. Nuove proposte
gourmet degli chef . Disponibili su tutti i voli a lungo raggio della compagnia
in partenza da Parigi, New York, Los Angeles e Tokyo. Foto piatti : Entrée de Langouste ( entrée di aragosta ); Dos de bar poêlé, fondue de poireaux ( branzino con fonduta di
porri) ; Mignonnettes de porc laquées aux épices ( bocconcini di maiale
laccato alle spezie) ; Confit de Canard effiloché à la truffe ( confit di
anatra cotta nel suo grasso, e tartufo); Filet de Barbue poêlée à l'huile de menthe e gnocchi à la ricotta
(filetto di pesce Barbue , pesce gatto , all’olio di menta e gnocchi di
ricotta). Galette des rois: delle fave Air France
firmate da Lenôtre! Per la prossima festa
dell'Epifania la pasticceria Lenôtre ha creato 6 fave ( figurine
) inedite in edizione limitata. ).
Sono nascoste alll’interno del dolce
tradizionale francese. Omaggio alla compagnia
Air France. Per i collezionisti una confezione particolare. Dal 15 dicembre 2013. Conosciamo ora la Première. Quando arrivate , all’esterno , un addetto
si prenderà cura di voi, dei bagagli ,del check-in, e vi accompagnerà nella lounge La Première.
Uno spazio di design, progettato dall'architetto Didier Lefort , decorato con opere d'arte contemporanea. Uno spazio dedicato al relax e alla ristorazione.
Già prima di arrivare in aeroporto potrete prenotare il vostro menù. La cucina
del ristorante prevede piatti creati da Alain Ducasse per Air France, vino e Champagne
che includono annate della
cantina Air France. A tavola o a buffet. Prima colazione, pranzo, spuntino, cena
.Drink, selezioni di acque minerali. Per il benessere un centro dedicato per cura
viso, corpo e massaggi . Studiati per i viaggiatori. Possibilità di doccia,
parrucchiere con prodotti Biologique
Recherche. Il personale vi informerà sulla partenza . Ascensore con accesso esclusivo.
Macchina per arrivare all’aereo. Poltrona a bordo. La poltrona assume una posizione letto
orizzontale di 2 metri. Automassaggio. Materasso, piumino, una coperta di lana merino , cuscino piuma antiallergie,
federe ricamate .Contenitori per
gli effetti personali. Tavolino per pranzare o lavorare. Grande tablet,
telefono individuale, luci soffuse e una lettura ottica lampada fibra.
Disponibile custodia per le scarpe, pantofole, completo da
viaggio, trousse per il viso e per il corpo, per idratarsi e rinfrescarsi , maschera di riposo .Si accede direttamente al corridoio
centrale. Servizio discreto del personale attento per ogni esigenza. Un
viaggio così può essere considerato “ un regalo “. Foto per gentile concessione copyright Air France.
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