mercoledì 9 dicembre 2015

Libri LOREDANA BERTÈ TRASLOCANDO È andata così


Loredana Bertè  si racconta fin dalla sua infanzia. Una vita travagliata.  Un libro “ nudo e crudo “. Anche nella scrittura. Ci introduce nel suo mondo senza mezzi termini, così è stato e così è. Infanzia caratterizzata dal niente. Dal prologo : “Niente giocattoli .Niente bambole. Niente regali. Niente ricorrenze. Niente di niente. Da piccola, non mi voleva. Nessuno “. Unico amico il cane Clito. Un padre padrone, violento. Non si può dimenticare e ti segna per sempre. Da bambina le domandavano cosa avrebbe voluto fare da grande: “La regina “. Scrive che aveva già un cuore duro. Ma regina della musica lo è diventata nonostante tutto: sfiducia, insicurezza, la violenza subita a 18 anni. A pag. 182 “La vita mi ha insegnato a tenere gli occhi bene aperti, perchè ho incontrato mascalzoni di ogni tipo. Le brutte esperienze ti insegnano a non affezionarti a niente. Le cose materiali sono materiali e fanno parte di un altro recinto. Ma il resto, le persone a cui vuoi bene, le perdi.  Se ne vanno. Oggi vivo alla giornata, senza mai fare progetti a lunga scadenza. Vivo giorno per giorno. Quello che viene, viene. Se viene qualcosa meglio, se non viene niente almeno non ci resto male. “. L’incontro con Renato Zero e il sodalizio  con lui e la sorella Mimì , come fratelli. Scorribande, primi lavori anche non pagati. . Alla storia di Loredana si intreccia quella di Mimì. Poi l’era del Piper, le prime audizioni, il successo nel 1970  nel ruolo di Janie in  Hair. Gli amori :  nel 1975 scrive Sei bellissima  pensando ad Adriano Panatta. Firmata però da Claudio Daiano e Gian Piero detto Giampietro Felisatti. Arriva il successo con tutto quello che comporta. Amore e carriera si rincorrono. Loredana dal 1975 aveva una relazione con Mario Lavezzi. Compagno e poi amico che in fondo non l’ha mai abbandonata. Musicalmente vicini. E’ nel periodo  di frequentazione della trattoria Arlati di Milano che ho avuto modo di conoscere Loredana tramite amici comuni. E vicine di casa quando era in Via Meravigli. La ricordo solare, onesta e irriverente così come si descrive. Lei è così. Prendere o lasciare. Loredana viaggia.  Al ritorno dalla  Jamaica , dopo aver sentito un concerto di Bob Marley, fa ascoltare dei brani a Lavezzi. Arriva il  reggae con  E la luna bussò. Altro brano storico. Dall’incontro con Ivano Fossati Dedicato  un brano su misura per lei.  “A chi non sono mai piaciuta e chissà mai il perchè”, “Dedicato a chi capisce quando il gioco finisce e non si butta giù ” . Poi Non sono una signora ,  Mare d’inverno. Canzoni che lei canta come le pare ! Loredana  si racconta anche in merito ai suoi abiti nelle esibizioni. Abiti che hanno suscitato  spesso critiche  ma che solo lei può indossare. Non manca un capitolo della sua vita , un passo forse fatto senza convinzione. Il tennista Bjorn Borg : la relazione sfociata in matrimonio . La segnerà moltissimo .Nella vita e nel cuore. Per una donna un fallimento. Ma non è stata colpa sua.” Non so se sia stato amore vero, me lo chiedo ancora, ma so che al principio della nostra storia mi feci trascinare dall’idea che potesse essere per sempre” .Mimi muore il 12 maggio del 1995. Nel libro il grido di dolore di Loredana. Forse il rimorso di non aver risposto il giorno prima al telefono. Il racconto dell’assurda storia della sfiga che tanto affliggeva la sorella. Un dolore che urla al mondo intero. Una ferita non ancora rimarginata. E non lo sarà mai. Pag 182 “Le brutte esperienze ti insegnano a non affezionarti a niente. Le cose materiali sono materiali e fanno parte di un altro recinto. Ma il resto, le persone a cui vuoi bene, le perdi… Vivo giorno per giorno “. Loredana  scrive anche il suo dolore per non aver avuto un figlio.” Per poter esprimere il mio punto di vista: Ti diranno tante cose su tua madre, sappi che non e vero niente. Vieni, te la spiego io la vera storia. Non e avvenuto ,non e successo, non accadrà più “.Riflette che a sessantacinque anni non riesce a perdonare, non si fida , è stata offesa, tradita. Ora la rinascita grazie a Francesca Losappio “ho dimenticato le cazzate e sono tornata a essere Loredana…. La belva e l’angelo, la fiera e l’agnellino. Perché io sono un pacchetto completo. Sono la persona complicata, irrisolta e non di rado disperata che padre e madre hanno contribuito a farmi diventare “ “Però non passa giorno che non ripensi a Mimi, ai suoi gesti, alle sue parole “. Un libro su cui riflettere . Loredana Bertè è un’ interprete e cantautrice tra le più amate e  controverse. Una carriera di successi, collaborazioni con i maggiori artisti italiani e internazionali. Il suo ultimo lavoro discografico, per celebrare i quarant'anni di carriera, è un'antologia dei suoi successi reinterpretati in duetto con altre artiste italiane. Editore Rizzoli Saggistica. pp. 252 Euro 18,00

 

 

 

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