lunedì 7 maggio 2012

INTERVISTA A MASSIMO PETRINI

                                                             
Anni fa, la decisione : basta essere al servizio degli altri, basta con l’attività commerciale. La creatività deve essere lasciata libera, arte senza mediazioni. Appoggiato dalla moglie Nicoletta e dai due figli cambia registro. Fotocamera digitale ad alta definizione in spalla si lancia in questa avventura. Inizia il suo nuovo cammino, con intervalli meditativi al mare, nella sua casa, di fronte a una baia stupenda. E’ il suo rifugio dal caos. Domando a Massimo Petrini qual è la sua visione artistica oggi dopo il lungo lavoro inerente il Duomo  : R:” La mia visione artistica non è cambiata, amo guardare dentro le cose e far emergere ciò che nascondono, ciò che è in loro ma non è visibile”. D:  Le sue opere sono caratterizzate da una linea  curva e ne chiedo la motivazione :R :”E’ lo squarcio nel velo che ricopre ogni cosa, morbida e senza spigoli conduce alla comprensione fluidamente”. D : Le sue opere sono elaborazioni digitali di suoi scatti fotografici: cattedrali, fiori, frutti, volti, ecc.. Oltre la linea “ curva “ che le contraddistingue, appare il suo pensiero. Utilizzo di inchiostri pigmentati certificati a livello internazionale montati su tela dipinta.  La digital art non è ancora accettata come forma d’arte ( scultura, pittura, ecc) perché si dice che sia facile utilizzare il computer  a scopo artistico . Come rispondi a queste accuse ?R:” La Digital Art è a tutti gli effetti una forma d’arte, il computer e la penna ottica non sono altro che gli strumenti che l’artista contemporaneo utilizza al posto della tela e dei pennelli. L’importante è piegare il computer al proprio volere e non sottostare a ciò che comunemente esso propone. Non è da tutti “.D :In Italia abbiamo numerosi artisti digitali ma la loro arte non ha ancora attecchito a livello del grande pubblico. Come mai ?R:” Ogni novità ha bisogno di tempo per essere assimilata, ma la Digital Art è un dato di fatto e le nuove generazioni non sentono questo problema “.D : I processi dinamici, gli happening, gli interventi sul paesaggio erano già presenti nelle avanguardie del novecento. Futuristi, dadaisti, ecc. Oggi si lavora in rete. Secondo te come cambierà il linguaggio espressivo ?R:” E’ già cambiato, parliamo di futuro senza renderci conto che è già presente”. Massimo Petrini: un artista. Ma l’uomo ? Cerchiamo di conoscerlo meglio. D : Cosa ti spaventa nella vita ?R :”Non mi spavento facilmente, ho domande, dubbi e incertezze alle quali cerco di dare una risposta”. D:La fede che posto ha nella tua vita ? Credi in  aldilà?
R:” Ho fede nell’uomo e nella sua esistenza, penso che sia fondamentale per la propria crescita e il proprio futuro”. D: Artista contemporaneo che più senti in sintonia con te ? R:” Apprezzo molti artisti ma non riesco a paragonarmi a nessuno”. Grazie.

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