Tralcio di Luce è una creazione dell’architetto Alexander M. Bellman, in collaborazione con l’azienda bolognese Viabizzuno che la produce Un oggetto funzionale, ideale per degustare il vino a tavola, e una sorgente di luce, capace di fondersi in diversi ambienti grazie al suo design essenziale. Ha una base senza fili ricaricabile, facilmente trasportabile, al cui interno è contenuto un sensore elettronico miniaturizzato che consente di accendere, spegnere la lampada e modularne i diversi gradi di intensità. Steli di ottone brunito incastonati in un basamento quadrato, sui quali si appoggia una foglia di vite in lamina d’oro, in grado di catturare la luce fredda di un proiettore a led e trasformarla in una luce calda e avvolgente da tavola. Ecco come ci spiega, in sei punti, le sue caratteristiche, il suo creatore Alexander M. Bellman: “1. La luce è distribuita per riflessione mentre la sorgente luminosa rimane nascosta alla vista. 2. L 'orientabilità dei riflettori permette il controllo formale del flusso luminoso, in modo da poter creare configurazioni di luce diverse e quindi atmosfere diverse. 3. La foglia d'oro arricchisce di preziose frequenze cromatiche la luce di ultima generazione proveniente da uno spot led miniaturizzato con ottica stretta. 4. Il risultato è una lampada estremamente versatile grazie all'alimentazione a batterie ricaricabili e può essere quindi utilizzata in situazioni particolari come una cena in giardino o su un balcone, un po' come si potrebbe fare con una candela. 5. La delicatezza e la preziosità dei materiali come la delicatezza e la preziosità della luce prodotta sono alla base di tutto. 6. Il forte legame con Luce della Vite è nella preziosità non solo dei materiali, ma anche della luce "d'oro" che viene portata in tavola, mentre la forma stessa nasce direttamente da una mia interpretazione o stilizzazione di una foglia di vite, o meglio di un tralcio di vite “.
Luce Della Vite, Montalcino
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